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Jungkook non sapeva come rispondere. Perché Taehyung gli stava domandando tutte quelle cose? Era stato il castano a tradirlo, quindi il moro come poteva salvarlo dopo aver subito tutto ciò?

Taehyung, improvvisamente, avvolse il moro in un caldo e dolce abbraccio. Sì, era caldo. Il castano non sentiva quella sensazione di calore da molto tempo ormai. La solitudine era fredda e dolorosa.

Il moro restò fermo, con le braccia lungo i fianchi e si beava silenziosamente del profumo di Taehyung.

«Jungkookie..non vedi quanto io stia male? Sto soffrendo. Il mio cuore si procura cicatrici diverse ogni attimo, minuto, ora, giorno.» sussurrò il castano stringendolo come se avesse paura di perderlo.

D'un tratto Jungkook cominciò a sentire dei singhiozzi. Subito si accorse che Taehyung stava piangendo.

Piangeva come un bambino. Piangeva ripensando agli anni trascorsi senza Jungkook. Piangeva pensando a quanto tempo avevano sprecato: Jungkook odiando Taehyung, Taehyung odiando se stesso. Piangeva pensando a tutte le atrocità che aveva commesso senza volerlo. Piangeva pensando alla sua inutile vita.

«H-Hyung..» sussurrò dispiaciuto il moro per poi ricambiare l'abbraccio.

Taehyung sorrise. Jungkook l'aveva chiamato "Hyung". Non si sentiva chiamare così da anni ormai.

Improvvisamente, però, cominciò a ridacchiare fino a ridere a crepapelle.
Rideva come un pazzo..anzi..Taehyung era pazzo.

Si portò le mani al capo mentre continuava a ridere e spintonò via Jungkook.

«V-Va via..n-non voglio farti del m-male..» balbettò allontanandosi dal moro.

Si sedette sopra il suo letto e cominciò a ridere come non mai. Nel mentre, però, lacrimava anche.

Taehyung stava male. Non riusciva più a sopportare tutta quella sofferenza.

«J-Jungkook-ah..vai via..AHHAHA no no, vieni qui. Non mordo mica HAHHAHA. Ah! JUNGKOOK VATTENE!» gridò Taehyung alzandosi a vincolandosi a destra e sinistra fino a sbattere contro il muro.

Cominciò ad urlare ed il moro andò a chiamare aiuto. Arrivarono i poliziotti che gli misero le manette.

Jungkook uscì dalla cella tenendo lo sguardo fisso in quello divertito del castano.

Il moro era sconvolto. Era come se Taehyung avesse cambiato personalità in due secondi.

«Quello non è il Kim Taehyung che conosco..» sussurrò mentre una piccola lacrima cominciò a rigare la sua guancia.



¥^¥

Ci avviciniamo alla fine~

▼singularity ;; kth•jjk▼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora