▼singularity ;; kth•jjk▼

18

Taehyung ormai ricordava tutto. Ricordava tutto ciò che accadde quella sera.

Jimin lo aveva pregato di bere insieme per poi ingannarlo e drogarlo. Lo spogliò facendogli solo una semplice foto. Infine la mandò a Jungkook, il quale litigò con il castano.

Taehyung aveva ragione, lui non aveva mai tradito Jungkook.

Quindi, in teoria, tutta la sua vita era stata rovinata da un capriccio di Park Jimin.

Gli occhi del castano cominciarono a lacrimare e le braccia iniziarono a tremare dalla rabbia evidenziando le sue vene.

Si alzò di scatto correndo verso il ragazzo dei capelli rosa per poi sferrargli un pugno sul viso. Quest'ultimo cadde sul pavimento e Jungkook, sgranando gli occhi, si accovacciò accanto a lui.

Due poliziotti afferrarono Taehyung per le braccia impedendogli di avvicinarsi ai due.

«BASTARDO, SEI STATO TU! TU HAI FATTO CREDERE A JUNGKOOK CHE L'AVESSI TRADITO!» gridò il castano continuando a muoversi per sfuggire alla presa dei due ufficiali.

Il moro sgranò gli occhi ancora di più volgendo il suo sguardo verso Jimin, il quale scuoteva la testa con un'aria falsamente innocente.

«N-Non è vero..»

Taehyung spalancò gli occhi e iniziò a ridere nervosamente.

«Sporco bugiardo. Jungkook, davvero! Quella sera che tu avevi lezione fino a tardi, lui mi chiamò per bere. Dopo mi drogò e mi spoglio per farmi una foto mezzo nudo. Ma io non ti ho mai tradito!!» urlò il castano esasperato.

Jimin cominciò a piangere lacrime di coccodrillo. E Taehyung, preso ancora dalla rabbia, continuò ad urlargli contro.

Le sue urla furono fermate da un pugno che Jungkook gli sferrò nello stomaco. Taehyung si piegò dal dolore spalancando gli occhi.

I suoi occhi confusi e tristi incontrarono quelli spaventati del moro, il quale si avvicinò a Jimin.

«Sparisci dalla mia vita.» disse con tono freddo per poi voltargli le spalle.

Jimin cacciò un sorrisetto.

«..a-ah?..»

Il castano ormai non ragionava più, non sentiva più nulla. Era fermo. Non riusciva a muoversi. Quella frase tanto piccola fu abbastanza grande e dolorosa da stravolgere i sentimenti di Taehyung. Ormai nemmeno le lacrime uscivano più. Il suo cuore si era completamente fermato, così come le sue emozioni.

Tarhyung adesso era davvero diventato un corpo senza anima.

I due poliziotti trascinarono via il castano, il quale camminava a testa bassa.

Jungkook voltò nuovamente il suo sguardo e, vedendo la scena, ebbe una stretta al cuore. Ma era convinto della sua scelta.

Intanto, il castano, afferrò di nascosto qualcosa da una delle scrivanie mentre una piccola lacrima rigò la sua guancia.