▼singularity ;; kth•jjk▼

19

_in questo capitolo descrivo (anche se una schifezza)  le emozioni di TaeTae_

A questo punto il castano si sentiva come se fosse bloccato nell'oscurità, all'interno di un oblio che l'avrebbe completamente divorato.

Era come se, pur correndo..

..non sarebbe mai arrivato in nessun luogo.

Il suo coraggio e la sua fermezza lo stavano abbandonando, così come la sua voglia di continuare a correre e a lottare.

Jungkook non lo voleva più.
Jungkook non lo amava più.
Jungkook era disgustato da lui.
Jungkook era spaventato da lui.

Quindi che senso aveva continuare a correre e ad andare avanti?

Ormai per Taehyung era finita, questa volta per davvero.

L'unica sua ragione di vita era andata via, lontana da lui..lontana dal mostro che era diventato.

E questo era molto doloroso per il povero Taehyung.

Il suo destino era quello di continuare a soffrire e a combattere contro se stesso, contro la parte di se che lui detestava.

Quasi come se fosse un girone dell'inferno tutto suo.

Jungkook per lui era come un piccolo fascio di luce nell'oscurità, come una piccola goccia d'acqua nel deserto, come un piccolo cagnolino che ti avrebbe sempre amato e aspettato..sempre.

E Taehyung, a sua volta, avrebbe stretto a se quel cagnolino..amandolo, proteggendolo e non lasciandolo mai. Gli sarebbe stato fedele..sempre.

Ma Taehyung si sbagliava...

..perché Jungkook non gli fu fedele come si aspettava.

 Jungkook smise di essere il raggio di luce di Taehyung, lasciandolo cadere nell'oscurità.
Jungkook smise di essere l'unica goccia d'acqua per Taehyung, lasciandolo morire disidratato.
Jungkook abbandonò Taehyung, lasciandolo solo come un povero cagnolino.

Taehyung ormai era imprigionato nel suo dolore, nel suo tormento. Nessuno poteva salvarlo, nessuno poteva sostituire il moro.

Kim Taehyung adesso era destinato a morire..

..nella più completa solitudine.