7 l'ospite inatteso

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<Ti ho detto mille volte che questa è la mia vita e che tu non la puoi cambiare>. Avevo l'orecchio premuto sulla parete per ascoltare meglio la conversazione dei due vicini :< che stai facendo?> Harry apparse dietro di me facendomi sobbalzare. <shhh zitto !>. Si accucciò con me per ascoltare la stessa conversazione . Reagan urlò di nuovo :< io dovrei partire per zanzibar con te? Te lo scordi! La settimana della moda a Parigi inizia nel bel mezzo della vacanza>. Andrea rispose :< Reg fidati che ci farà bene un bel viaggio di coppia , alle brutte parti e vai da sola a Parigi>. Lei urlò piú forte :< e allora tu vieni con me a Parigi , che ti costa!>. Andrea esasperato :< non vedo i miei amici da quattro anni , se permetti preferisco starmene un po' con loro e farteli conoscere meglio >. Reagan rise , e la discussione si placò. Dopo un filino di silenzio Andrea disse ad alta voce : < vieni a Zanzibar per una settimana , poi prendi il volo per Parigi >. Silenzio.
< hai sentito Nina?! Reagan parte dopo una settimana! Questa è la tua occasione ! Dovete rimettervi insieme!>. Non riuscii a trattenermi :< rimettermi insieme ad Andrea sarebbe una sconfitta personale... sono stata quattro anni senza di lui ( ed è stata davvero dura) e ce l'ho fatta . >. Harry alzò gli occhi al cielo:< è proprio questo il tuo problema! Ti preoccupi troppo dei tuoi traguardi personali, hai sempre paura di affossate te stessa e sei talmente rigida con la Nina che è dentro di te che spesso ti privi di cose di cui dovresti godere . L'amore è qualcosa di indescrivibile di cui nessun uomo o donna dovrebbe privarsene . Dammi retta >. Lo abbracciai commossa dalle parole che aveva detto , e lui ricambiò il mio abbraccio con il sorriso di un fratello.
Sentimmo qualcosa rompersi , bicchieri , piatti , percosse da ogni parte e poi una porta pesante che si chiuse facendo tremare il palazzo .
< Ma che cazzo è successo? > chiese Harry staccandosi da me . Aprimmo la porta ma non trovammo nulla fuori posto .
Quel giorno accompagnai Harry al negozio di Lisa e insieme passammo il pomeriggio a mettere in ordine gli abiti nel magazzino : a sirena , di tulle , senza spalline , a maniche lunghe , di pizzo , con i brillantini, pacchiani, eleganti, e semplici gli abiti da sposa erano bellissimi e facevano venir voglia di andare avanti e fare quel passo importante della propria vita. Non ero ancora pronta per quel passo , ma avevo una voglia matta di cambiare la mia vita e farne di essa un qualcosa di speciale . Come ero riuscita a cambiare radicalmente la mia vita trasferendomi ad Oxford cosí avrei potuto fare ora viaggiando senza una meta, vivendo alla giornata magari camminando scalza e facendo parte ad una tribù della lontana India. Sarei stata una perfetta codarda ? Sí è vero ma la verità era che Andrea era diventato un incubo da quando mi ero trasferita in quel condominio e lo sarebbe stato ancora di più se si fosse costruito una famiglia con Reagan nel mio stesso pianerottolo sbattendomi in faccia la sua felicità.
Pensieri mi invadevano la testa :" partite o non partite? Scappare o affrontare il problema?".
< a cosa pensi?> mi chiese Lisa mentre piegava i vestiti . < nulla , sono solo stanca>. Bugiarda.
Erano le 22:00 e mentre guardavamo un film sul divano Harry disse:< Oggi è il tuo turno!>. Alzai gli occhi al cielo : buttare l'immondizia era da sempre stato il mio incubo peggiore , ma dato che da quando avevo un coinquilino ero sempre riuscita a sfuggire da questa tortura decisi di affrontare il cassonetto e le tre rampe di scale che mi separavano da esso. Indossai le converse e nel mio pigiama scesi le scale con i capelli legati malamente e la stanchezza negli occhi.
Accanto al cassonetto trovai un ragazzo sconsolato seduto sul marciapiede :< Andrea?> si alzò di scatto e si sistemò i vestiti. < oi Nina tutto bene?>. Mi chiese facendo finta di nulla. Io continuai con la mia espressione interrogativa :< tu piuttosto?> . Si guardò intorno per sviare , poi disse con fare superficiale :< si ... ho avuto una piccola discussione con Reagan> . Solo allora notai un taglio sul sopracciglio :< Andre ma che hai fatto?>. Fece finta di non capire e indicando il sopracciglio aggiunse:< ma cosa? Questo?! Ah sí è solo un taglietto>. Ma appena toccò la ferita digrignò i denti.
< Perchè sei qui sotto?>. Rispose:< Reagan mi ha cacciato per questa notte>. Spalancai gli occhi :< ma la casa è la tua! E come farai questa notte?>. Andrea con fare incerto disse :< Ho chiamato Fede... > . Lo bloccai :< Fede oggi ha il turno di notte , ho parlato con Abbey>. Lui si corresse subito :< Si si infatti ho chiesto a Emiliano se ...> . Di nuovo :< veramente Lisa mi ha detto che avevano la cena con le famiglie>. Si interruppe , non aveva più scuse . Era cosí triste vederlo in quello stato , disperso , triste, arrabbiato e ferito sia fisicamente che mentalmente che qualcosa scattò dentro me . " No Nina non farti impietosire da questo stronzo che ti ha lasciata per la sua carriera, non farlo , non dargliela vinta, tu sei forte e indipendente " .
< puoi venire a stare da noi,  se vuoi > . Troppo tardi, l'avevo sparata grossa.
< ma no... a te e al tuo compagno potrei dare fastidio>. Ia mia mente decise di non parlare, ma le mie labbra partirono :< ma no figurati, sali>. Salimmo le scale in silenzio , consapevole di dover costruire un teatrino .
< tesoro abbiamo un'ospite>. Corsi in salotto prima di Andrea e obbligai Harry a levarsi i cetrioli dagli occhi . < Amore metti in ordine il divano>. Il mio amico non vide Andrea che si fermò all'ingresso e disse:< Nina ma che ti prende?>. Il ragazzo dagli occhi verdi fece il suo ingresso nel salotto e in un secondo Harry capí :< ciao Andrea , ti serve qualcosa?>. Continuai:< Andrea ha bisogno di un posto in cui stare per questa notte>. Harry disse:< abbiamo la camera degli ospiti che ora Nina ti mostrerà>. Parlavamo piano e scandivamo bene le parole affinché la nostra improvvisata di coppia perfetta andasse a buon fine . Non sapevo cosa inventarmi : non avevamo la stanza degli ospiti , ognuno aveva la sua . Andrea:< mi prendo il divano non vi preoccupate tranquilli , grazie davvero>. Harry chiese:< hai cenato?>. Scosse la testa , ed io gli preparai una pasta al pesto in poco tempo. Il mio amico osò chiedergli :< come mai qui?>. Andrea rispose :< Reagan è una donna difficile , quando litighiamo mi caccia per una notte>. Harry spalancò gli occhi :< non devi farti trattare cosí! Sii uomo!>. Detto da un omosessuale , il dialogo diventò quasi comico . Andrea continuò:< ora si è messa in testa di andare a Parigi quando staremo a zanzibar!>. Harry:< lasciala partite se è quello che vuole!>. Andrea si limitò a mangiare la sua pasta in silenzio , ma poco dopo riprendemmo la chiacchierata :< dove vi siete conosciuti?>. Andrea aveva colpito in basso . Harry disse :<a Londra>. Ma nello stesso istante risposi :< Oxford>. Harry continuò:< era una giornata nuvolosa e lei stava bevendo io suo solito thè mattutino , per strada > Andrea lo guardava con invidia , e allo stesso tempo con attenzione maniacale alle parole come se fosse un esame importante. Harry finí il suo racconto di fantascienza e convinse il nostro nuovo coinquilino ad andare a dormire.
< Io vado a letto, Nina vieni con me?>. Annuii ma lasciai che Harry lasciasse il salotto prima di me.
< E cosí sei fidanzata, hai un appartamento , ti sei laureata.... bel colpo Bianchini!>. Le sue parole erano vaghe , il suo sguardo indagatore cercava indizi nella mia casa dove ora, il mio peggior incubo sedeva e parlava amichevolmente con me , anche se di "amichevole " di lí a poco non sarebbe successo niente.

Io che odio solo te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora