11 A piccoli passi

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< Tesoro , andiamo in camera che sono un po' stanca > Lisa fece l'occhiolino al marito come se nessuno l'avesse vista , come se tutti credessero che quei due sarebbero andati realmente in camera per dormire . Il sesso . Il sesso è la morte degli esseri umani , ma allo stesso tempo è una delle poche cose ( se non l'unica) che unisce i due generi. Se un uomo vi guarda e vi chiede di prendere una cosa da bere con lui , non è per sentirvi parlare della vostra stupida laurea in psicologia o del vostro Ronnie che ha problemi a socializzare con gli altri cani  nel parchetto del quartiere, no: quando Andrea mi chiese di uscire per un caffè ero realmente convinta di interessargli , non pensavo che la sua mente stesse già viaggiando verso mondi proibiti. Queste cose si capiscono con il tempo , non che fossi un'esperta , ma le mie esperienze ad Oxford mi aiutarono . Rendy , Marvin, Cole, Ted e molti altri non mi diedero più del loro corpo magari dopo il mio turno di lavoro , dopo un sorrisetto o una sera al cinema , o una sigaretta scroccata alla pausa pranzo che mi portava nei loro letti . Dottori, studenti, avvocati, sognatori , quanti erano passati sotto le mie coperte ...
"Dipendenza da sesso" la chiamava la dottoressa Bridget Lewis . Era dovuta ad un episodio accaduto in Florida , quando un certo Samuele si approfittò di me . Pensavo di aver lasciato quello stronzo a marcire nel mio passato , ma il marcio me lo ero portato appresso , a quanto pareva...
Da quattro anni soffrivo di questa malattia psicologica che rovinava la mia vita sessuale e che mi proibiva di legarmi veramente a qualcuno . Era cosí frustrante avere continuamente bisogno di qualcuno su cui sfogare la mia rabbia repressa senza dare un cambio un briciolo di amore . Ero in un labirinto chiuso , nel quale avevo una grande voglia di amore paragonabile alla paura che avevo di donarlo. Amore e sesso erano binari cosí lontani nella mia testa che solo in alcuni momenti riuscivo a capire il perchè della mia solitudine . L'amore era solo un'idea , un ideale e un sogno mentre il sesso era un bisogno carnale . Due anni in analisi e nessuno sapeva del mio problema, nemmeno Lisa e Sole , nemmeno Harry.
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< Mi raccomando Nina , hai il mio numero e per qualsiasi problema potrai chiamarmi > Mi alzai dal divanetto e le strinsi la mano ringraziandola dei progressi fatti da quando misi piede in quello studio che odorava di liquirizia e quercia . < Dottoressa Lewis, la volevo ringraziare davvero ,le scriverò lo prometto >. I capelli raccolti mi ricordavano la mamma , e in effetti lei e il suo sorriso dolce ispiravano fiducia . Mi guardò e disse :< Mi raccomando , a piccoli passi. Fai buon viaggio  >.
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E a piccoli passi feci : dopo l'ultima visita dalla dottoressa Bridget Lewis non feci sesso per un mese , e continuai anche in Italia nonostante le continue tentazioni . Non ci cascai nemmeno quando incontrai Jerry in un pomeriggio di sole , o quando George mi offrí di salire a casa sua quel sabato sera, e nemmeno quando quello stronzo di Andrea piombò in mutande a casa mia .
Ma la gente che ne poteva sapere del mio problema infondo , che ne poteva sapere della mia vita , si limitavano ad un " bravissima" o ad un " dai che quello giusto lo trovi prima o poi" senza riflettere o senza soffermarsi , ma d'altronde avevo quasi paura che la gente ne fosse a conoscenza e che magari se ne uscisse con un " non me lo sarei mai aspettato" oppure con un " due anni in terapia!" , avevo paura della loro reazione , di quella delle mie amiche , di Harry, dei miei genitori ...
E cosí quando Lisa si alzò da tavola , ci alzammo tutti uno ad uno e con varie scuse . 
< ehi io ed Alex andiamo a fare una passeggiata , vuoi venire con noi?>. Rifiutai e rimasi da sola nella hall.
< Cate! La cena era ottima , il tuo resort è fantastico!> non so perchè ma quel poco di vino mi fece un effetto di allegria pacata , mi fece venir voglia di sorride e parlare con tutti per nascondere la mia rabbia e la voglia . Cate mi rispose :< Nina, grazie mille sei gentile come sempre... senti il tuo pacchetto ti offre la possibilità di avere attività serali come la discoteca che si trova dall'altra parte del resort... è riservata a tutti quelli che hanno il tuo stesso pacchetto. Non ci sono solo coppie: ti ho messo nella stanza vicino agli altri , ma c'è un'area per tutti i single dall'altra parte verso ovest e puoi prendere una navetta per andare nell'isolotto  affianco . >. La ringraziai per la dritta e andai nella mia stanza per decidere sul da farsi .

Mi gettai sul letto non appena varcai la soglia del mio bungalow , ma qualcuno interruppe il mio momento di relax. < Ehi Nina sono Abbey , apri dai >. a fatica mi alzi dal letto , e le aprii la porta :< Hai bisogno di qualcosa?> le chiesi data la sua visita inaspettata. Fece uno sguardo dolce , quasi comprensivo e mentre accostava la testa da un lato disse :< Stai bene?>. Abbey era così : si preoccupava per tutti senza mai essere troppo invadente , faceva finta di niente ma guardava e osservava tutto per poi consolare le persone . < tutto okay , sono solo stanca > . Abbey sorrise e disse :< sai cosa ti ci vuole? Una bella serata in discoteca !> . scossi la testa , anche se dentro di me la voglia era tanta :< Dici? ma dovrei andare da sola ... sono l'unica ad avere il "pacchetto avventura">. Ci pensò su , e poi disse :< Dai che ti frega! sai quanta gente c'è lì... Cate mi ha detto che questo resort ha come scopo quello di conoscere gente e fare esperienze... naturalmente chi ha il pacchetto come il tuo , altrimenti è costretto a stare qui con il proprio partner e seguire il programma >. Non mi vide convinta , così disse :< Fallo per me , vai e domani mi racconti okay?>. annuii , e prima che potesse chiudersi la porta alle spalle le dissi :< Ehi Abbey , grazie mille davvero >. mi sorrise e se ne andò.

La musica era assordante e i ragazzi e le ragazze che si scatenavano in pista dimostravano più o meno tra i 18 e i 30 anni. Mi affiancai ad un bar e chiesi un cocktail per passare almeno cinque minuti senza stare ferma a fissare la gente come un ebete . < osservi il territorio eh? Furba la ragazza ...> mi girai e il barista mi sorrideva porgendomi il secondo cocktail . Non gli risposi , la terapia non consentiva dei rapporti intimi ma io , siccome cedevo facilmente , cercavo sempre di non legarmi a qualcuno anche solo per una chiacchierata . il ragazzo mi lasciò in pace e i miei occhi presero a guardare il panorama di giovani che si estendeva , e i comportamenti più strani degli esseri umani. Un ragazzo che sbavava dietro ad una bionda, l'amica che rideva a quella scena.
< posso chiederle un' altro shot?> il barista mi sorrise e mi porse un bicchierino . Dovevo trovare il modo per passare quella serata , e qualche bicchiere avrebbe facilitato quelle cose , o forse no.

Ciao a tutti! Scusatemi ma come tutti ero in vacanza anche io... che mi dite?! Vi piace questo seguito?! Cosa volete che succeda?! Lasciatemi un commento!!!! 😘

Io che odio solo te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora