14< non ci mancherà piú di tanto>

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Aprii gli occhi nella speranza che quel brutto mal di testa cedesse , e mentre mi stropicciavo gli occhi mi chiedevo spiegazioni sul motivo per il quale io avessi i capelli umidi. Non ci pensai , mi vestii ed uscii per fare colazione cercando di ricordare la serata trascorsa. < Buongiorno Nina!> Caterina mi salutò pimpante mentre nella mia testa rimbombava la sua allegria :< sei pronta per la tua giornata?>. Annuii anche se di pronto non avevo un bel nulla.
Fede saltellava sulla sabbia portando con sè la borsa della fidanzata , che lo aspettava spazientita all'entrata del gazebo. Asia e il signor Bloom arrivarono tardi e senza chiedere scusa si unirono al gruppo . Mentre erano tutti impegnati nelle loro attività , io e le mie occhiaie ci sdraiammo al sole cercando di ricordare le follie della sera prima. Mentre nella mia testa scorrevano immagini sfocate della serata precedente , la vodka , la mia risata , mi accorsi di avere un vuoto di memoria dopo il party in piscina : alcool, l odore del cloro, camicia di lino, buttafuori era l ordine cronologico che appariva chiaro nella mia testa , poi il vuoto totale. <Ciao Andre, come mai qui?>. Lo salutai sorpresa dalla sua presenza . Mi guardò con occhi spalancati e solo in quel momento mi accorsi che era agitato: si passava le mani sui pantaloni compulsivamente, tossicchiava più del solito e si rosicchiava le unghie di tanto in tanto. < Ciao>. Svagava con gli occhi mentre guardava il mare con sguardo assente . Mi misi a sedere e gli chiesi incuriosita :
< Come mai non sei alla lezione di Yoga?> Mi guardò di nuovo sotto gli occhiali scuri che coprivano le occhiaie, il vento che gli smuoveva i capelli curiosamente umidi :< volevo parlarti, posso?  > indicò la mia sdraio e mi scansai per fargli un po' di spazio . Ero incuriosita dal suo strano umore , cosí con faccia interrogativa chiesi < ma va tutto bene?> sbuffò e disse :< No, non va tutto bene >. Continuò dopo una breve pausa :< volevo solo precisare che ciò che c'è stato ieri rimane lí e che non ci sarà nessun futuro per questa cosa . Io ho Reagan e tu... insomma ognuno ha la propria vita e ...> Non capivo , mi sentivo come una estranea nella mia vita e mi sembrava che lui lo avesse notato . Sgranai gli occhi e gli chiesi :< Andrea cosa è successo ieri sera?>. Cambiò espressione , tossicchiò e disse :< mi hai baciato>.
Non era possibile : una cosa del genere me la sarei ricordata . Provai a sdrammatizzare con una risata, poi risposi :< Non ci credo>.  Annuí fermo . Azzardai a chiedere :< E tu? Hai ricambiato?>. Una parte di me bramava la risposta , un'altra la temeva ma la mia memoria non mi aiutò piú di tanto. Sospirò e disse :< No, ti ho scansato e siamo andati a dormire >. Se avessi avuto una zappa, mi sarei scavata una fossa tra la sabbia . Risposi solo:< Scusami davvero , non mi sono regolata e non ho avuto rispetto né di te né di Reagan>. Mi vergognavo, mi sentivo una disperata in cerca di attenzioni, mi guardò imbarazzato e disse :< tranquilla>. Lo vidi allontanarsi , poi presi le mie cose e tornai nel mio bungalow.
                    *     *     *
La mia stanza in quel momento era l unico riparo contro un mondo che sembrava mi odiasse . Detestavo ogni essere sulla terra a tal punto che quando sentii dei colpi alla porta non mi degnai nemmeno di rispondere. Come potevo essere piú stupida di cosí? Io che bacio Andrea , lui che mi respinge. Cercavo di sforzarmi ma non riuscivo ad immaginarmi quella scena.
Dopo due ore, verso tardo pomeriggio mi avviai verso la hall per prendere qualcosa da mangiare  al bar  insieme a Matteo che sembrava affamato quanto me quando ad un tratto le mie orecchie furono attirate dalle parole di una discussione  tra i denti . < Non pensavo mi prendessi sul serio!>. Andrea era furioso ma conteneva la rabbia sapendo di essere in un luogo publico . < Io non posso sapere quando sei ironico o quando sei serio .> Reagan non aiutava la situazione ormai esplosiva :< vabbè ormai ho le valigie pronte, ci vediamo tra una settimana >. Andrea:< ma non me ne potevi parlare?>. Il rumore dei suoi passi sul pontile , diedero il via ad Andrea di sfogarsi :< ma guarda te sta stronza! > digrignò tra sè questa frase prima di scoprire di non essere solo . < scusa matte non vi avevo visto >. Poi se ne andò verso la sua stanza a passo svelto.
Se avevo capito bene la strega di ghiaccio sarebbe partita lasciando il suo fidanzato in un resort solo soletto? C'era qualche falla nel piano di Reagan. Dopo qualche minuto la ragazza tornò con il suo trolley e dopo aver suonato il campanello del bancone , pretese di essere portata all'aeroporto.

Troppe emozioni tutte assieme , il mio cervello confuso si ritirò nuovamente nel bungalow.
Ero confusa, arrabbiata, imbarazzata, mi scoppiava la testa e nel mentre provavo a riordinare le mie cose per rendere piú vivibile la mia stanza. In mezzo a tutti i miei pensieri e quel casino trovai il mio nastro grigio perla nel bagno . Perchè quel nastro che avevo indossato la sera prima era in bagno , ancora umido e sporco di sabbia? Mi ricordai dal nulla di essere entrata la sera prima zuppa e senza vestiti e di aver lasciato il nastro in bagno. Perchè ero zuppa? Mi ricordai di essermi fatta il bagno e di aver baciato Andrea , ma non mi ricordo di essere stata scansata. Mi sforzai a tal punto che    uscii per schiarirmi le idee .
< Nina ! Che hai fatto di bello ieri sera?> incontrai Sole che mi accolse con un abbraccio , risposi vagamente :< nulla di che...> Non riuscii a finire la frase che mi interruppe :< Hai saputo di Reagan? >. Sorrideva maliziosamente cercando la mia complicità nel suo ghigno . Continuò:< è partita! Non ci MANCHERÀ PIÚ DI TANTO>.
Con quella frase mi si aprí un mondo .

Io che odio solo te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora