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"So che Yoongi è lì dentro, Jimin!"

Jimin si mise a sedere, riconoscendo momentaneamente la voce. Yoongi scese da Jimin per poi sedersi per terra accanto al letto, mentre il minore si alzava. Non vi era ragione di costringere Yoongi nell'armadio per la terza volta, beh... la prima volta era stato Yoongi stesso ad infilarcisi.

Si avviò alla porta, girando la chiave e spalancandola. "Andate via," lanciò un'occhiataccia verso la coppia dinanzi a lui.

Jungkook e Taehyung stavano lì, in tutto il loro non splendore.

"No," fu l'unica cosa che pronunciò Taehyung, incrociando in maniera testarda le braccia sul petto. Jimin non aveva la più pallida idea di come avessero potuto infiltrarsi in casa sua.

"Prima di tutto, perché siete qui? Chi vi ha fatti entrare?" domandò con curiosità Jimin, sbirciando dietro le spalle dei due per accertarsi che sua madre non fosse nei paraggi.

"Siamo entrati da soli, dovreste seriamente scegliere un nascondiglio più sicuro per la vostra chiave di emergenza. Sotto lo zerbino è troppo ovvio," sbuffò Taehyung, godendosi la visione dello sguardo agitato e seccato che Jimin gli rivolgeva.

"Perché?" chiese Jimin, poggiato contro la porta, tentando di non apparire tanto irritato davanti ai suoi amici, nonostante lo fosse chiaramente.

"Perché abbiamo bisogno di un punto di vista esterno, è questione di vita o di morte," parlò Jungkook, e Jimin si spostò dall'entrata per lasciar passare i suoi amici nella sua stanza.

Taehyung rise non appena entrò, notando Yoongi seduto sul letto, fissando il trio con i suoi adorabili occhi grandi. Lo faceva risultare ancora più giovane, anche se il ragazzo di suo aveva un viso con fattezze bambinesche. Le sue mani erano composte sulle ginocchia, e Jimin non poté fare altro se non trovarlo adorabile.

"Cavolo, lo sapevo che il tuo sugar daddy fosse qui con te," esclamò Taehyung, annuendo a se stesso in quanto le sue supposizioni si erano rivelate corrette. Jimin lo fulminò prima di sedersi sul letto accanto al suo ragazzo, protendendosi dalla sua parte in attesa di sentire qualsiasi stupido problema stessero affrontando Taehyung e Jungkook.

"Sentiamo," disse Jimin, le sopracciglia aggrottate.

"Beh, vorrei che Jungkook la smettesse di essere incazzato con me senza motivo, e non vuole dirmi il perché," spiegò Taehyung, lanciando uno sguardo torvo in direzione dell'altro ragazzo.

"Mi sembra che sia una cosa tra amici, dovrei andarmene?" propose Yoongi, osservando i tre.

"Rimani." Jimin afferrò la sua mano, e gli altri due ragazzi annuirono.

"Abbiamo bisogno anche dell'opinione di una quarta parte, nel caso Jimin dica qualcosa di stupido," scherzò Jungkook, e Jimin aprì la bocca per controbattere, offeso, ma venne subito interrotto.

"Comunque, io vorrei che Taehyung smettesse di essere così altezzoso e di fare lo stronzo."

"Che ho fatto?" sospirò esasperato Taehyung, guardando Jungkook per scorgere almeno un indizio del perché del loro litigio.

"Solo non mi piace il fatto che tu stia cercando di metterti con Hoseok."

"Ma ti sta bene che Jimin si frequenti con Yoongi? Senza offesa, Yoongi," aggiunse Taehyung, lanciando una veloce occhiata al maggiore.

Yoongi fece le spallucce. "Capita." Jimin si lasciò sfuggire una risatina, portando la testa all'indietro e coprendosi la bocca per trattenere il riso.

"Sì, perché è diverso," rispose Jungkook, un gemito di frustrazione che lasciò le sue labbra.

"In che modo esattamente?" Taehyung sollevò un sopracciglio.

hyung ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora