epilogue + info sul sequel

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Yoongi e Jimin non erano più niente.

Dopo quell'episodio non si erano più rivolti la parola, e Jimin si era rifiutato persino di trovarsi a pochi metri dal maggiore. Non poteva perdonarlo e ne era consapevole, era finita.

Jimin semplicemente si convinse che la loro relazione non fosse altro che un amore giovanile e immaturo.

I cuccioli crescono, proprio come i sentimenti. Alle volte crescono amorevoli e dolci, altre feroci e aggressivi. La loro relazione era quest'ultimo caso. La loro relazione era passata dall'essere un cucciolo ad essere un cane randagio lontano da casa.

Tralasciando la vita amorosa di Jimin, la relazione di Taehyung e Jungkook prosperava. Certo, entrambi erano strani e disagiati, a parere di Jimin, ma erano teneri l'uno con l'altro, e lui non poteva fare a meno di sentirsi il terzo incomodo. Odiava vedere i suoi amici tanto innamorati, quando lui aveva perso il suo, di amore.

Era inevitabile per Jimin incrociare Yoongi ogni tanto, mentre rientrava a casa da scuola. Il maggiore probabilmente tornava dal college o dal lavoro. I loro sguardi s'intrecciavano, e Jimin sentiva di avere cottone nella bocca. Era come se non riuscisse a respirare ogni qualvolta lo vedesse.

Era seduto in veranda, assorto nella lettura, poiché era davvero una bella serata fuori. Non vi era che la luce del porticato accesa, e il ragazzo si sentiva sereno, le cuffiette nelle orecchie. Era estate, di conseguenza non aveva nulla da fare: Taehyung era andato in vacanza e Jungkook al campeggio, il che lo lasciava solo con i propri pensieri.

Voltò la pagina del suo libro, quando vi fu il rumore di una portiera di macchina che si aprì e si chiuse subito dopo. Allungò istintivamente il collo per soddisfare la propria curiosità.

Il suo cuore accelerò i battiti non appena vide Yoongi uscire dal sedile dell'autista, indossava i soliti vestiti che si metteva per andare alla festa, e Jimin si limitò a sospirare al vedere la bottiglia di soju che penzolava dalla sua mano. Fece il giro dell'auto per aprire la portiera dalla parte opposta, e lo stomaco di Jimin si contorse.

Ad uscire fu una ragazza, e quando Yoongi incrociò lo sguardo di Jimin, questi lo abbassò timidamente sul libro. Con la sua visione periferica osservò Yoongi mettere il braccio intorno alla sua vita, conducendola verso il prato.

"Ovvio, è così etero," sbuffò Jimin un po' troppo forte, abbastanza da far girare di scatto la testa di Yoongi, le sopracciglia aggrottate. Il minore si morse il labbro, non appena se ne rese conto, e sollevò il libro. "Il ragazzo del libro, super gay, stronzo come pochi. Godetevi la serata," disse nervosamente Jimin, prima di nascondersi imbarazzato dietro la copertina.

Yoongi gli rivolse un'occhiata, un sospiro che sorpassò le sue labbra, mentre accompagnava la ragazza alla porta d'ingresso, inserendo le chiavi nella toppa. Appena aprì la porta, Holly sfrecciò tra le sue gambe e attraversò il giardino per poi correre verso Jimin.

Jimin rimase di stucco quando il cagnolino marroncino afferrò il suo libro con i denti, lo strappò dalla sua presa e scorrazzò giù per la via.

"Holly!" urlò Yoongi sorpreso, lasciando la ragazza.

"Il mio libro!" sussultò Jimin. "Volevo dire Holly!" esclamò poi, balzando dal suo posto in veranda e mettendosi ad inseguire il cane.

Pure Yoongi non si fece aspettare e disse alla ragazza di aspettare, per poi rincorrere Holly e Jimin.

Quest'ultimo tirò fuori il telefono e ne accese la torcia, fischiettando e chiamando il nome di Holly, poiché era scomparso dalla vista. "Lo hai trovato?" domandò Yoongi col fiato corto, e Jimin s'imbambolò.

hyung ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora