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"Piccolo, mi dispiace," pronunciò Yoongi, e Jimin annuì, fissando il vuoto.

"Lo so."

"Non avrei dovuto urlarti contro, non avrei dovuto ubriacarmi, non volevo ferirti."

"Hyung, lo so," grugnì Jimin. Non voleva pensare agli eventi della scorsa notte. Faceva troppo male per ripensarci.

"Allora perché sei così distaccato?" domandò Yoongi. Jimin sospirò, prima di voltarsi verso il ragazzo.

"Ti ho parlato di mio padre, eppure sei andato ad una festa, hai bevuto, sei venuto qui, mi hai chiamato e detto che non avresti dovuto immischiarti con un ragazzino," lo rimproverò con amarezza Jimin, e il viso di Yoongi s'incupì per la vergogna.

"Sono veramente solo un ragazzino per te?" chiese Jimin. "Si dice che le persone dicano la verità quando sono ubriache," affermò con voce spezzata.

Il maggiore prese il viso di Jimin tra le mani. "Certo che no, non era quello che pensavo. Ti amo davvero tanto," sussurrò Yoongi, e Jimin chiuse gli occhi, accoccolandosi contro il palmo del più grande. Non fece o disse nulla, eccetto nascondere il volto nel petto di Yoongi.

Jimin non gli aveva nemmeno detto che sua madre fosse a conoscenza della loro relazione e che l'approvasse.

"Mia madre... è, ehm..."

Il biondo voleva raccontare a Yoongi ciò che era successo, ma non se la sentiva di affrettarsi troppo. Le cose erano appena andate a rotoli, e la loro relazione aveva spiralato verso il basso.

"Cosa?" fece con curiosità Yoongi, e Jimin si limitò a chiudere gli occhi.

"Ha apprezzato i miei capelli."

-

Alle volte era difficile guardare Yoongi senza ricordare le sue condizioni dell'altra notte.

Qualche giorno dopo, la madre di Jimin era uscita a fare qualche commissione, mentre Jimin e Yoongi non si parlavano più di tanto ultimamente. Mandavano uno o due messaggi monosillabico, o qualche volta proprio nessuno, e Jimin si sentiva responsabile per ciò. Forse era ingiusto nei confronti di Yoongi, poiché bere gli era concesso, ma lui detestava completamente la sola idea.

Ci fu un bussare alla porta, e Jimin si alzò dal divano, posando la sua ciotola di cereali. Trascinò i piedi e aprì la porta, trovando Yoongi dinanzi a sé, le mani nelle tasche. "Jimin," disse, allungando il braccio per prendere la mano di Jimin.

"Sì?" chiese il minore, e Yoongi si accigliò.

"Mi stai evitando," dichiarò il più grande, protendendosi per baciare le labbra di Jimin, ma questi voltò la testa, porgendo a Yoongi la guancia. Chiuse gli occhi, scuotendo la testa. "È a causa dell'altra notte?"

"Ovvio, hyung. Odio ancora il fatto che tu ti sia presentato alla mia porta ubriaco fradicio solo per fare lo stronzo stratosferico con me. So che ne abbiamo parlato anche prima, ma... non mi piace."

"E mi dispiace tantissimo, è solo che Hoseok, da coglione qual è, mi costringe ad andare alle feste," sospirò Yoongi, e Jimin digrignò i denti.

"Per favore, non bere."

"Potresti venire con me," propose il maggiore, sollevando le sopracciglia, ma Jimin lo guardò confuso. "Puoi tenermi sotto controllo," lo rassicurò, posando la mano sulla vita di Jimin. "In più, penso che sarà divertente andare ad una festa con te." Yoongi strofinò il naso contro quello di Jimin, che contemplava il suo suggerimento. Sarebbe potuto essere divertente.

"Potrebbe essere divertente," accettò Jimin, e Yoongi sorrise ampiamente, stringendolo al suo petto.

Jimin adagiò la testa sulla spalla di Yoongi, sospirando lievemente. "Vuoi entrare?"

Il maggiore annuì, venendo trascinato all'interno dall'altro, chiudendo la porta alle loro spalle.

Finirono allo stesso punto di un paio di sere fa, a petto nudo coccolandosi, Jimin che accarezzava il petto di Yoongi con le dita, tracciando diverse figure sul suo petto. Il ragazzo si era addormentato, il viso tra i capelli di Jimin, quando il telefono di Yoongi squillò.

"Puoi rispondere per me?" mormorò Yoongi. Jimin annuì, voltandosi per prendere il telefono dal comodino. Yoongi aveva cambiato la sua password in 1013, e Jimin lo trovò adorabile. Il messaggio era da parte di Hoseok, e il minore sbuffò.

"È Hoseok hyung."

"Digli che siamo occupati," disse Yoongi, girandosi dall'altra parte del letto, la schiena rivolta a Jimin. Abbracciò il cuscino, e Jimin alzò gli occhi al cielo per quanto sembrasse a volte un bambino il suo fidanzato.

testa di cazzo #2:
dove sei?

yoongi:
siamo occupati, yoongi sta dormendo

testa di cazzo #2:
non guardare la sua galleria ;)

Jimin arricciò il naso, digitando in risposta un 'okay?'. Non gli sarebbe mai venuto da farlo, ma ora che Hoseok gli aveva detto di non guardare, non riuscì a trattenersi, ficcanaso com'era. In ogni caso, sapeva che Hoseok lo aveva detto affinché lui lo facesse. Si guardò alle spalle, per accertarsi che Yoongi stesse dormendo, e schiacciò l'icona della galleria.

All'inizio non trovò nulla fuori dall'ordinario. Immagini di lui e Jimin insieme, foto imbarazzanti di Hoseok, Namjoon e Seokjin. Continuando a scorrere, trovò foto di paesaggi e altre foto esteticamente piacevoli. Si bloccò ad una in particolare, e le sue guance si tinsero di rosso al vedere la foto di quando si erano conosciuti per la prima volta. Yoongi doveva averla inoltrata al proprio telefono.

Jimin tentò di nascondere il sorriso, osservando l'immagine di Yoongi che gli baciava la guancia.

Sì inoltrò più a fondo nella galleria, trovando anche alcuni meme, e non riusciva a capire a cosa si riferisse Hoseok. Non vi era nulla di male- oh. Jimin finì quasi per strozzarsi, quando una specifica foto attirò la sua attenzione. "Cazzo," imprecò, controllando Yoongi, pacificamente addormentato.

"Oh mio Dio," disse Jimin, mordendosi il labbro inferiore. Non ci pensò due volte prima di mandarla al proprio numero e cancellò il messaggio, rimettendo il telefono sul comodino.

Jimim si voltò, picchiettando con urgenza il dito contro la schiena di Yoongi. "Hyung."

"Cosa vuoi, marmocchio?" mugolò Yoongi, rigirandosi sul fianco, naso contro naso con Jimin. Il minore abbassò lo sguardo verso i pantaloni da tuta di Yoongi.

"Sto solo mettendo a confronto e cercando di immaginare, tutto qui," sorrise Jimin, e Yoongi sollevò un sopracciglio prima di stringere forte il ragazzo.

"Sei strano a volte."

Con quello Yoongi chiuse di nuovo gli occhi, e Jimin sospirò. "Perché non l'hai condivisa con me?" bisbigliò al maggiore, pur sapendo che non fosse in grado di sentirlo.

"Non sono diciotto, ma comunque... wow."

-

allora, ieri è stato piuttosto demoralizzante dover tradurre il capitolo con la minaccia dell'articolo 13, ma per fortuna è stato respinto, quindi sono strafelice e non vedo l'ora di blessarvi con altri capitoli e di pubblicare le mie storie(che sto attualmente sviluppando nelle bozze)☺️☺️☺️
vi ringrazio all'infinito di tutti i commenti carini e divertenti che lasciate su questa storia💓

hyung ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora