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"Non ne sono tanto sicuro," borbottò Yoongi, le braccia intorno a Jimin, mentre camminavano lungo le varie corsie del negozio, in cerca della scatola che Jimin tanto disperatamente voleva.

"Perché no?" domandò Jimin, trovando finalmente la corsia che faceva al caso suo. I suoi occhi si sgranarono al vedere quante tipologie diverse vi fossero.

"Non penso che tu sia pronto, è questione di sicurezza, soprattutto se sarò io a mettertelo," sospirò Yoongi, il mento sulla spalla del minore.

"Pensi che Seokjin hyung sarà disposto a farlo per me?" fece Jimin, ricambiando lo sguardo di Yoongi. "Voglio dire, almeno sa come si fa?" sollevò un sopracciglio.

"Ne sono abbastanza sicuro, l'ha fatto un paio di volte per me e per Namjoon, di recente anche per Hoseok," espose Yoongi, e Jimin annuì, un piccolo sorriso sulle labbra, mentre il suo dito scorreva lungo il petto di Yoongi fino ad arrivare alla cintura.

"Scommetto che tu sia stato carino tutte queste volte," ridacchiò Jimin, battendo delle pacche sulla testa del maggiore.

"Scegline una e facciamola finita," roteò gli occhi Yoongi, e Jimin fece sì con la testa, prima di voltarsi e afferrare quella che gli sembrava il più adatto.

"Fatto," sorrise, e Yoongi afferrò la sua mano, trascinandolo via da lì, ma Jimin si fermò bruscamente per poi imboccare un'altra corsia.

"E adesso che c'è?"

"Solo in caso," disse Jimin, piegando la testa al lato, e l'altro aggrottò le sopracciglia, mentre il più piccolo prendeva una scatola e saltellava verso il suo fidanzato.

"Cristo, Jimin, no, di preservativi non se ne parla neanche," sibilò, artigliandogli la scatola dalle mani e rigettandola sullo scaffale.

"Perché no? La sicurezza è fondamentale."

"Jimin, l'unica sicurezza di cui tu ti debba preoccupare è il blocco di sicurezza per bambini nella macchina di tua mamma," sbottò Yoongi, e Jimin s'indignò, picchiando il braccio di Yoongi.

"Andiamo," disse il maggiore, afferrando per l'ennesima volta la mano di Jimin e strattonandolo verso le casse, la maggior parte delle quali, per ragioni ignote, erano chiuse. Era una delle cose che Yoongi disprezzava dei supermercati: così tanti dipendenti e clienti, tutte quelle casse, eppure su venti ne erano aperte massimo tre.

"Hyung," proferì Jimin, accentuando la parola. Yoongi si girò verso di lui, inarcando un sopracciglio. "Devo andare in bagno, torno subito," lo informò, e Yoongi annuì. Jimi scorrazzò verso una delle corsie, accertandosi che Yoongi non lo stesse tenendo d'occhio.

Osservò gli scaffali, squadrando i pacchi di preservativi. "Cazzo, che taglia porta?" grugnì Jimin, realizzando che ci fossero taglie differenti. Chiuse gli occhi, cercando di decidere. "Almeno spero che sia una bella taglia," ridacchiò Jimin tra sé e sé. Si trovò indeciso fra due in particolare. "Diciotto centimetri? Non sarebbe male," mormorò.

Prima ancora che potesse avvicinarsi al pacco, percepì una stretta intorno alla sua vita, che lo fece voltare. Jimin spalancò gli occhi e si rese conto che Yoongi lo stesse fissando intensamente. "Lo sapevo, marmocchio."

"Hyung, dimmi la tua taglia, non tanto per il pacco, sono solo curioso," ridacchiò Jimin, e Yoongi sbuffò.

"Quanto sei assillante."

Jimin strinse l'altro pacco tra le mani, ma Yoongi le schiaffeggiò al fine di farlo cadere. "Non essere così cattivo," piagnucolò Jimin, mentre Yoongi lo trascinava di nuovo verso le casse, dove avrebbero dovuto aspettare più di prima, in quanto la fila sembrava essere aumentata.

hyung ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora