Lux Blaike.
Capitolo 22
Non sapevo davvero che mi stava succedendo, ma improvvisamente sentii gli occhi bruciarmi mentre Harry sfiorava le mie labbra con fare esperto. Lo guardai per qualche secondo, teneva gli occhi chiusi ed aveva un'espressione serena ma preoccupata allo stesso tempo. Aveva paura che potessi andarmene di nuovo. A quel punto scoppiai in lacrime. Non volevo fargli del male, ma lo stavo facendo nel peggiore dei modi: allontanandomi in silenzio. Dovevo pensare lucidamente prima di prendere una qualsiasi decisione che comprendeva Harry. Questa situazione non poteva andare avanti il quel modo così assurdo: Harry che mi cercava ovunque, ed io che cedevo con un solo tocco. Sentii un dolore al petto che quasi non mi fece respirare. Emisi dei singhiozzi spezzati, e il sapore salato delle lacrime sulle mie labbra. Avevo pianto così solo in un'unica occasione. La morte di Faye. Tremavo, ma ero al sicuro tra le braccia forti di Harry.
《Oh, Lux, no, no, no, ti prego non piangere, i-io no..non..》Sospirò pesantemente e mollò di poco la sua presa su di me. Aveva timore che potesse fare qualcosa di sbagliato, di nuovo. Ma non era lui a comportarsi in modo errato. Ero io. La colpa era mia. Non riuscii ad emettere nessun suono che potesse confortarlo e spiegargli che quella che stava sbagliando ero proprio io. Le parole sembravano bloccate in gola, quasi divorate dai singhiozzi. Lo stomaco mi fece male dopo un po', ma non era nulla confrontato con lo sguardo impaurito di Harry. Mi lasciò, allontanandosi dal mio corpo tremante.
《Dan, riportala a casa per favore.》disse freddamente al suo autista. Harry aveva lo sguardo rivolto fuori dal finestrino. La strada era illuminata solo dai lampioni a luce debole, ed era notte fonda. Chissà quanto tempo era passato dall'ultima volta che avevo visto Camilla in quel locale. Era preoccupata? Mi stava cercando? Magari stava pensando a me in questo momento, ed io lei. Volevo un suo abbraccio, una parola di conforto, qualcosa che potesse aiutarmi a superare questo momento. Mi sorprese la reazione di Harry. Aveva deciso di chiudersi, e non farmi entrare più in lui. Me l'ero cercata in fin dei conti. Se lui non mi avesse più cercata, l'avrei capito e me ne farei fatta una ragione. Forse avevo tirato troppo la corda, finendo per spezzarla. Avevo distrutto l'unico filo conduttore che legava il mio cuore a quello di Harry. L'avevo deluso, illuso e ferito. Mi sentivo terribilmente stupida. Dan accostò lungo la strada di casa mia. Guardai Harry, in attesa forse di una sua risposta, di qualcosa che potesse dirmi che lui domani mi avrebbe chiamata, lasciandosi questa brutta serata alle spalle. Invece si limitò a guardare un punto fisso nel vuoto, senza mai girarsi verso di me. Aspettati per altri 30 secondi e poi capii che dovevo scendere dall'auto e dirgli Addio. Dan mi aprì lo sportello e mi fece un piccolo sorriso tirato. Non aiutò affatto ad alleggerire la tensione nell'aria, anzi, volevo solo piangere ancora di più. I silenzi fanno più rumore delle parole. E quello di Harry urlava, gridava, rimbombava nelle orecchie, stordiva. Era assordante. Andai verso il portone con passi pesanti e lenti. Speravo ancora che Harry scendesse da quell'auto e mi chiedesse di salire in casa mia e dormire abbracciati. Diedi un'ultima occhiata alla limousine prima che partisse, lasciandomi attonita. Harry se n'era andato. Per sempre. Quando entrai nell'appartamento, il buio mi inghiottì e lo lasciai fare. Chiusi la porta e mi appoggiai ad essa, lasciandomi scivolare a terra. Nuove lacrime lasciarono i miei occhi, rigando il mio viso e bagnando il pavimento. Che avevo fatto? Le guardavo macchiare la superficie liscia, ed ogni volta che una goccia toccava terra, realizzavo che Harry era sempre più lontano e che se non avessi fatto qualcosa per riconquistare la sua fiducia lo avrei perso per sempre.
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Un dolore alla schiena mi fece svegliare. Guardai intorno con occhi impastati dal sonno, e notai che ero sul mio letto e nella mia stanza. Un calore strano proveniva da dietro di me. Un Harry addormentato e bellissimo mi teneva stretta a sé da chissà quanto tempo. Stavo sognando? Lo fissai ancora per un po', studiando i suoi tratti perfetti e quelle labbra carnose che mi facevano venir voglia di baciarle all'infinito. Presi coraggio e decisi di sfiorargli una guancia, ma quando la mia mano fu a contatto con la sua pelle, Harry sparì sotto il mio tocco. Non c'era.
《Lux, sei sveglia. Come stai?》La voce di Camilla mi fece ritornare alla realtà. Harry non c'era, non era accanto a me e non aveva passato la notte nel mio letto. Un senso di vuoto e di tristezza si impossessò di me. Era stato davvero un sogno, ma di quelli reali che lasciano il segno.
《Sto bene.》mormorai irritata, alzandomi e appoggiando i piedi a terra. Il pavimento era freddo, ma non me ne curai. Dovevo assolutamente andare in bagno e lavarmi la faccia, lasciandomi alle spalle le sensazioni di poco prima. Harry non c'era, era questa la realtà. Mi guardai allo specchio. I miei occhi erano come l'ambra. Nessuna traccia di Faye.
《Sei contenta, eh? Stai godendo. Che stupida che sono. Fanculo, Faye.》Fissai la mia figura in cerca di lei, ma ancora nulla. Neppure la mia reazione di prima aveva funzionato. Domani sarebbe stato il suo anniversario, e come ogni anno sarei dovuta andare a Portland dai miei. Quasi l'avevo dimenticato.
《Faye, è l'ultima volta questa. Giuro che domani ti dirò Addio e non mi rivedrai più. Andrò a riprendermi Harry, con le unghie e con i denti.》Recitai queste mie promesse davanti allo specchio. Le dissi più a me che a lei. Basta. Stavo rovinando la mia esistenza per lei, e non dovevo. Lasciai il bagno e corsi in camera mia in cerca del mio telefono. Volevo sentire la sua voce. Volevo sapere che dopo ieri sera c'era ancora. Composi il suo numero e chiamai. Non mi importava più di nulla. Volevo Harry. Il telefono squillò un paio di volte, e mi risposte una voce femminile.
《Pronto?》Mi bloccai. 《Pronto?》ripetè quella voce da donna che mi mise i brividi. Non era possibile. Non potevo crederci. Riagganciai, e mi sedetti sul bordo del letto sconfitta. Mi aveva già sostituto, in una sola notte.
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Colpo di scena..♡ Grazie mille per tutto il sostegno che mi avete dimostrato in tutte le mie storie e soprattutto in questa. Lux Blaike ha ancora tantissimi capitoli, sarà una storia lunga. ♡
Vi ricordo che scrivo anche Mrs Styles 2, Apocalypse ( Sequel di Green Light) e Obsessed, l'ultima arrivata.
Per qualsiasi cosa sono sempre a vostra disposizione. Instagram ( fede_for_music) Facebook ( Mrs Styles - Official Web Site ) Twitter ( fedexlamusica) ♡
F.
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Lux Blaike.
FanfictionA Lux Blaike, famosa giornalista e scrittrice di Seattle, viene assegnato un compito inaspettato dalla sua casa editrice: scrivere la biografia di uno degli scapoli d'oro di tutti gli Stati Uniti d'America, Harry Styles, imprenditore nel campo della...