Capitolo 4

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Lux Blaike.

Capitolo 4

Dan arrivò puntuale, anzi in anticipo di ben 20 minuti. Camilla aveva appena finito di stirarmi i capelli e di truccarmi. Dissi a Dan di aspettarmi per almeno altri 10 minuti, visto che mi servivono per infilare quel vestito e quelle scarpe scomode, nere lucide col tacco.

Scesi nervosamente le scale d'ingresso, facendo attenzione a non inciampare sull'orlo del vestito lungo, avrei preferito che l'ascensore mi portasse direttamente in macchina. Ero consapevole del fatto che avrei rovinato la serata a causa del mio essere goffa in ogni situazione, ma non mi soffermai più di tanto su questo aspetto. Dan mi stava aspettando con lo sportello della limousine nera aperto e un sorriso enorme, questo mi mise un po' a mio agio anche se ero tesissima. Entrai nella lussuosa macchina, con i sedili in pelle, e mi sentii fuori luogo. C'era dello champagne fresco, accompagnato da una piacevole musica rilassante. Mi lascia andare per tutto il tempo, mantenendo una postura dritta ma rilassata. Dovevo essere al pieno delle mie forze per affrontare Harry Styles.

《Signoria Blaike, siamo arrivati.》mi informò Dan. Scese subito dopo dalla limousine e mi aprì lo sportello. Mi tese una mano per aiutarmi e mi fece scendere con molto garbo. Era davvero una persona eccezionale, e sicuramente molto paziente per stare con la persona più egocentrica di questo mondo.

《Grazie.》risposi gentilmente una volta che fui sul vialetto d'ingresso della villa. Era lussuosa. Ma che potevo aspettarmi? Un fastfood? Un pub? Un Motel? Era ovvio che Mr Styles aveva impegnato tutto sè stesso per questa cena di lavoro. Aveva scelto l'Hotel con uno dei ristoranti più famosi e spettacolari di Seattle. Ci volevano un mucchio di soldi in banca e un nome di tutto rispetto per entrare. Era un sogno poter varcare la porta dell'Hotel Planet, e addirittura cenare al suo interno. Non riuscii a tenere a bada la mia immaginazione: chissà com'erano le camere. Un mini appartamento? Una suite con vista tramonto? Per la prima volta in vita mia mi sentii sommersa da così tanto splendore, anche se odiavo questi luoghi. 《Signorina Lux, buona sera.》Un Harry Styles in smoking mi accolse sorridendo. Ma quel sorriso era furbo, pieno di lussuria e piacere. Non era un sorriso amichevole e benevolo. Le fossette lo rendevano solo più dolce di quello che poteva essere, ma dubitavo. I suoi occhi verdi fecero il giro di tutto il mio corpo, scrutando ogni singolo e insignificante dettaglio. Mi venne incontro e quando fu a un passo da me posizionò la mano destra sul mio fianco e mi diede un leggero bacio sulla guancia. Non feci altro che arrossire, piacevolmente sorpresa. Le sue labbra rosee e morbide avevano toccato la mia pelle per un secondo. Mi irrigidii subito dopo e feci un passo indietro.

《Buona sera, Signor Styles.》risposi cordialmente. Ci guardammo per un tempo infinito, fino a quando non si degnò di prendermi per mano e trascinarmi via da lì.

《Dan, avvisa il personale che io e la Signorina Lux mangeremo in camera.》ordinò in tono serio. Deglutii a fatica. Che cosa significava? Aveva progettato di mangiare in sala insieme a tutti gli altri e ora voleva portarmi in camera? C'era qualcosa di sbagliato in me? Si vergognava per caso? Avevo qualcosa che non andava bene? Mille domande mi frullarono in testa, anche quando entrammo nell'ascensore e Harry premette il tasto 5 del suo piano. Un silenzio imbarazzante si fece spazio tra noi, facendoci mantenere le debite distanze. Una volta che la corsa dell'ascensore si arrestò, Harry prese la mia mano e mi guidò verso la sua camera. Ero certa che non era una camera qualunque. Infatti, quando entrai non era come mi aspettavo: era di più, molto di più. La suite presidenziale. Era un vero e proprio appartamento. L'ingresso era costellato da 3 divani in pelle bianca che formavano una U, le pareti di color rosso tranne una, un tavolino da thè, o colazione, un soggiorno e una cucina scura con ripiani in quarzo. Non riuscii a vedere nient'altro perché c'era una porta chiusa che credo portasse alla camera da letto e al bagno. Il tavolo del soggiorno era già ben apparecchiato, e una cameriera ci aspettava accanto ad esso. Harry mi tolse il copri spalle e la borsetta, con fare gentile. Fece lo stesso anche con la sua giacca e mi indicò la direzione che dovevo prendere. Prima di sedermi ovviamente mi spostò la sedia e mi ci adagiai leggera. Fu una grande novità per me. Non ero goffa e neanche sbadata. Tutto procedeva al meglio.

《Allora, Signorina Lux, lei quanti anni ha?》la sua domanda mi prese alla sprovvista. Era una cena di lavoro, o di conoscenza? Perché mi chiedeva cose personali?

《Sbaglio, o dovrei essere io a farle delle domande, Signor Styles.》risposi a tono. Una smorfia si fece largo sul suo bel viso, segno che Harry Styles amava avere le persone sotto controllo e sotto i suoi ordini. Possibilmente fu infastidito dalla mia risposta così schietta.

《Risponda alla mia domanda, Signorina Lux.》si fece serio e mi guardò con il verde dei suoi occhi, ora scuro. Era infastidito ma divertito allo stesso tempo. Si stava trattenendo dall'urlami contro. Bene, un altro lato del suo carattere che era buono mettere in considerazione per la biografia.

《Ho 23 anni, lei?》domandai a mia volta. Fu sorpreso quanto me delle mie parole. Fece un ghigno e poi sorrise.

《27, Signorina Lux, ma credo che queste cose le sappia già.》mi indicò alcuni giornali sul tavolino basso accanto al divano. Era ovvio che avevo fatto delle ricerche su di lui.

《Posso sapere perché mi ha trascinata qui stasera?》cambiai argomento. Dovevo assolutamente far uscire un Harry diverso dalle copertine.

《Aveva qualcosa di meglio da fare?》rispose con una domanda. Il suo atteggiamento mi mandava in bestia! Perché non poteva rispondere e basta? Comunque pensai alle sue parole, e a quante persone in questo momento mi stessero invidiando.

《Sì, Signor Styles.》mentii. Non avevo alcuna intenzione di dargliela vinta. Dovevo semplicemente sfidarlo per avere uno scoop che mi avrebbe portato molto in alto tra gli scrittori e i giornalisti.

《Tipo cenare con un uomo?》non si arrese. Decisi di stare al suo gioco.

《Ad esempio, Signor Styles.》concordai con lui. Feci un sorriso furbo che lui ricambiò guardandomi ancora più intensamente. Mi sentii nuda davanti ai suoi occhi.

《Bene, quindi ha appena ammesso che sono più importante del suo misterioso appuntamento con un altro uomo.》disse semplicemente. Lo fissai con un'espressione sbalordita. Come arrivammo a quel punto?

《No!》squittii nervosamente. Torturai il vestito, che mi aveva regalato, sotto il tavolo. Ebbi le mani sudate per la tensione. Mi sentii sotto interrogatorio e non riuscii a riemergere da quella situazione.

《Ha paura della verità, Signorina Lux?》mi domandò furbo. Riposizionai i miei occhi sul piatto che qualche minuto prima la cameriera ci aveva servito e mangiai un boccone.

《Questa cena è durata fin troppo.》sbottai irritata. Posai la posata sul piatto e mi alzai di scatto, facendo cadere il bicchiere di champagne sul tavolo. Non mi degnai neppure di scusarmi. Andai verso il mio copri spalle e la borsetta prendendoli e avvicinandomi alla porta. Dovevo fuggire da quelle situazione. Una grande mano calda finì per contornarmi il polso in una stretta micidiale.

《Non andartene, Lux.》sussurrò Harry con voce roca. Non riuscii a girarmi, ma sentivo il suo sguardo puntato sulla mia schiena. Quel suo cambio di tono mi fece impazzire. Non mi chiamò più Signorina Lux, ma semplicemente Lux.

《Mi dispiace, Signor Styles. È tardi, devo andare.》mi limitai a dire. Harry tolse la sua mano dal mio polso, sconfitto. Mi massaggiai il punto dolorante e ripresi a camminare verso la porta d'ingresso.

《Styles...Bene...Accompagna la Signorina Lux a casa.》sentii dire da Harry prima che uscisse del tutto dalla sua camera. Presi di nuovo l'ascensore e mi arresi alle lacrime. Che avevo fatto? Le asciugai appena sentii le voci della gente, e tenendo la testa bassa uscii fuori diretta alla macchina di Dan. Lui era lì, pronto ad attendermi con lo sportello della limousine aperto. Entrai e sprofondai sul sedile in pelle. Volevo solo scomparire dalla faccia della terra. Il mio telefono mi segnalò con un bip l'arrivo di un nuovo messaggio, doveva sicuramente essere Camilla, siccome era ansiosa per me. Ma quando lessi il nome Harry a posto di quello di Camilla, si creò un nodo in gola.

Mi dispiace. xx H.

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