Lux Blaike
Capitolo 42
Sorrisi alle onde dell'oceano, mentre il sole piano si nascondeva dentro l'orizzonte, oltre l'infinito. Era strano come sole e oceano si toccassero, come l'uno si rifugiava nell'altro. Era incredibile. Cercai di fotografare ogni attimo di quel tramonto, come se fosse l'ultimo. Ero..pronta. Pronta a lasciare il mio passato, e vivere il mio presente. Mancavano pochi minuti, ed Harry sarebbe stato qui. Conoscendolo, mi sarei aspettata che arrivasse in anticipo, ma invece era quasi in ritardo. Era comunque una bella cosa, aveva rispettato il mio spazio e gli ero davvero grata per questo. Strinsi la collana che mi aveva regalato anni fa, e aspettai pazientemente. Ero agitata e felice allo stesso tempo. Volevo rivederlo, desideravo abbracciarlo e non staccarmi mai più da lui. Erano davvero stati due giorni intensi, pieni di ricordi ed emozioni e non vedevo l'ora di raccontare ogni minimo particolare e fargli vedere le nostre foto da bambini. Improvvisamente un vento gelito mi fece girare, come se mi stesse richiamando da un sonno profondo. Mi parlava, diceva "È qui, è arrivato.", ed io gli credevo perché l'odore della sua pelle, il profumo che usava tutti i giorni era nell'aria, e si sentiva. Vidi la sua figura slanciata insieme ad una più piccola. Harry era con Mackenzie e qualcosa mi sussurrò che ce l'aveva fatta. Aveva vinto la battaglia legale contro Ben Wilson, il padre della piccola. La lontananza non mi fece capire bene se stessero sorridendo o meno, ma la mia fervida immaginazione mi disse di sì. Loro erano felici di rivedermi, come lo ero anche io. Mi alzai dalla spiaggia, pulii quel poco di sabbia dal mio fondo schiena e corsi verso di loro. Più forte che potevo. Più veloce del vento. Contro qualsisi cosa. Harry e Mackenzie fecero lo stesso, e ci incontrammo a metà strada in un abbraccio senza fine. Mi sembrò passata un'eternità a dire il vero, ma le braccia di Harry emanavano lo stesso calore di sempre. E i capelli della piccola Mackenzie profumavano di vaniglia, in contrasto con l'odore dolce della lavanda, il profumo di Harry, quello di casa. Le due fragranze, insieme, sembravano unirsi in qualcosa di estremamente piacevole. Mi ero già abituata a sentirlo per il resto dei miei giorni, e non mi stancava, anzi ne volevo sempre di più.
《Amore, mi sei mancata così tanto.》mormorò Harry al mio orecchio, stringendomi ancora di più a sé. Risi, cercando di contenere la gioia.
《Ehi, papà!》La piccola Mackenzie si appese alla giacca di Harry e tirò con insistenza. 《Lascia la mamma anche a me!》disse accigliata. Harry rise e il verde dei suoi occhi era così chiaro che quasi potei specchiarmi dentro di essi. Scoppiai a piangere, e strinsi Mackenzie tra le mie braccia. Ci aveva chiamato "Mamma e Papà" e non c'era cosa più favolosa di questa.
《Piccola Mack, mi sei mancata anche tu!》esultai, felicemente. La risata di Mackenzie riecheggiò in tutta la spiaggia, e fece eco verso l'orizzonte. Anche Harry rise, e contagiarono anche me.
《Lux, ce l'ho fatta.》disse orgoglioso. Io annuii. 《Mackenzie è nostra, l'abbiamo adottata. Ho le carte in macchina, manca solo la tua firma.》
《Oh, Harry! È meraviglioso!》risposi, con gli occhi che stavano bruciando a causa del pianto. Harry mi attirò a sé, e prima di lasciarsi andare in un bacio epocale, che mai dimenticherò in tutta la mia vita, sorrise. Le sue fossette comparvero immediatamente, ed io non potei che ringraziare il cielo, la terra e qualsisi altra creatura divina per aver donato al mondo, Harry. Era stato un atto coraggioso da parte loro, perché un essere così perfetto non poteva di certo essere spedito in questo mondo corrotto. Ma, di questo ero sicura, Harry aveva un compito fondamentale su questa terra: salvare la gente. Ed io ero stata una di quelle. Non potevo più vivere senza di lui.
《Torniamo a casa, okay?》domandò ancora emozionato.
《Okay, andiamo a casa.》dissi. Presi la mia valigia che avevo riposto sulla spiaggia poco prima, ma Harry l'afferrò prima di me.
《Pensa a lei.》indicò Mackenzie che stava aspettando impaziente di fronte a noi, giocando con le conchiglie. Acconsentii, contenta.
《Piccola Mack, vuoi che ti porti in braccio?》chiesi, accorgendomi che non riusciva a mantenere bene l'equilibrio. Il sorriso sul suo volto si allargò immensamente. Annuì eccitata e si tuffò su di me. La presi al volo, e mi nascosi tra i ricci rossi. Ero la madre di questa bambina, a tutti gli effetti, e non c'era persona più felice di me al mondo. Harry al mio fianco, Mackenzie con noi, e Faye su nel cielo, soddisfatta e gioiosa.
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Lux Blaike.
FanfictionA Lux Blaike, famosa giornalista e scrittrice di Seattle, viene assegnato un compito inaspettato dalla sua casa editrice: scrivere la biografia di uno degli scapoli d'oro di tutti gli Stati Uniti d'America, Harry Styles, imprenditore nel campo della...