Capitolo 33

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Lux Blaike

Capitolo 33

Un'insopportabile formicolio al braccio mi fece svegliare. Harry era accanto a me, mentre dormiva beatamente. Era stanco, come me, ma appagato e soddisfatto. I lineamenti del suo viso perfetto mi mostrarono quanto sereno fosse. Sorrise, mentre gli lasciai un leggero bacio sulla fronte in cui i suoi capelli erano appoggiati delicatamente. Il lenzuolo copriva il suo corpo fino ai fianchi. I segni dei miei graffi erano evidenti sulla sua schiena, non potei che mordermi il labbro ricordando la notte passata. Anche lui aveva lasciato dei segni su di me, molto evidenti sul collo. Neppure il fondotinta più potente li avrebbe nascosti. Sapeva che erano la dimostrazione di quanto sua fossi, e nessuno doveva avvicinarsi. Sorrisi, mentre presi la camicia di Harry e mi infilai gli slip, raggiungendo la cucina. Avevo voglia di caffè. Cercai le cialde per quella magnifica macchinetta di ultima tecnologia sopra il ripiano della cucina. Aprii tutti gli sportelli e finalmente le trovai. Harry aveva pensato già a tutto, e questo non mi sorprese più anzi, mi stavo abituando a questa mia nuova vita insieme a lui. Aspettai che l'acqua fosse abbastanza calda, e che fosse pronta. Inserii la cialda, e il liquido nero scese dentro la tazza di porcellana che avevo messo sotto. Respirai l'odore forte della caffeina prima di prenderne un sorso. Harry apparve sulla soglia della porta con solo i boxer neri Calvin Klein, mostrando i suoi tatuaggi, e il suo corpo da favola. Mi morsi il labbro, sorridendo. La sua pelle così lucida e morbida era stata a contatto con la mia, e non potei che sentire di nuovo quelle sensazioni sfiorarmi con dei brividi la schiena. Le sue labbra carnose e sottili si curvarono in un sorriso, mentre si avvicinò a me.

《Devo ammetterlo, Lux.》esordì divertito con la sua voce calda e profonda. Rimasi a fissarlo immobile, come se fossi stata rapita dalla sua bellezza, il ché era vero. 《La mia camicia sta meglio a te che a me.》rise, prima di stringermi tra le sue braccia, e lasciarmi un bacio sulle labbra. 《Adoro il modo in cui mette in mostra i tuoi fianchi, le tue cosce e..》abbassò lo sguardo, proprio nel punto in cui la camicia era aperta. 《..il tuo seno.》Potei giurare di avere la bocca aperta, mentre il caffè cadde a terra, e la tazza si ruppe ai miei piedi. Harry rise, tornando a fissare i miei occhi, mentre con una mano stava torturandomi la pelle sotto la camicia. Mi alzò di scatto, portandomi in braccio. Allacciai le gambe intorno alla sua vita, e le braccia sul suo collo. Harry mi trasportò in camera, adagiandomi sul letto, mettendosi tra le mie coscie. Fece scivolare tra le sue dita ogni bottone della camicia, lasciandomi mezza nuda sotto di lui. Si passò la lingua tra le labbra prima di baciarmi. Grugnì quando le nostre lingue si toccarono. 《Caffè..》mormorò 《..è così eccitante..》continuò il suo assalto sulle mie labbra, beandomi della mia visione preferita; il colore dei suoi occhi. Verde come speranza, quella che avevo trovato per andare avanti. Scese con i suoi baci sul mio collo, risalendo sulla mia pelle quando notò, credo, i segni che mi aveva lasciato.

《Mia. Solo mia..》sussurrò con voce roca dando dei baci umidi sui punti che mi facevano un po' male, ma era stato delizioso se non affascinante e assolutamente incredibile il modo in cui me li aveva fatti. 《..non ne ho mai abbastanza di te. Potremmo vivere in eterno, qui, su questo letto, lontani dal mondo.》si bloccò e mi fissò compiaciuto. 《Sei d'accordo?》domandò malizioso. Annuii.

《Tutto quello che vuoi, Harry. Mi va bene qualsisi cosa.》risposi, eccitata.

《Uh, quindi mi dai via libera?》il suo sguardo lussurioso prometteva tante bellissime cose. Annuii di nuovo. 《Non ti conviene, lo sai.》rise, stuzzicandomi.

《Oh, so che a te piace comandare..》lui fece Sì con la testa. 《..pensavo..》lasciai la frase a metà, giocherellando con i suoi ricci. Volevo solo giocare come stava facendo lui.

《Mi piacciono le tue idee, Lux. Pensavi a cosa..?》chiese, eccitato come un bambino e il suo nuovo gioco in mano.

《Pensavo ad un compromesso.》Harry inclinò la testa, evidentemente interessato alle mie parole.

《..io comando fuori da questa stanza, e tu..tu solo su questo letto.》Capii dal suo sguardo che ci stava pensando su'.

《Oh, potrei farci un pensierino, ma quale sarà la mia ricompensa?》Ancora su di me, schiacciò il mio corpo sotto il suo. La sua erezione mi stuzzicò la gamba, mentre il suo sguardo mi mise in confusione.

《Siamo sul letto, scegli.》provocai, dimenandomi sotto di lui. Prese le mie mani e le portò sopra la mia testa, imprigionate tra le sue.

《Sono sicuro che questa situazione ti fa impazzire..》annuii 《..adori quando sono io a prendere il controllo.》annuii di nuovo, non potevo negarlo. 《..ti piace essere viziata da me.》tanto, volevo rispondere. 《..questo compromesso non funzionerà, lo sai vero?》risi, era ovvio che non avrebbe funzionato.

《Harry, ti prego, rendimi tua.》i suoi occhi si illuminarono.

《Mia, eh?》Odorò la mia pelle, facendo crescere in me il desiderio di averlo e acconsentì. Ci sapeva fare.

《Tua.》mormorai, perdendomi nei suoi baci.

***

《Lux, sei pronta?》 Harry mi chiamò, impaziente. Era arrivato il grande giorno. Oggi avrebbe scoperto se Mackenzie era sua figlia o di Ben Wilson, l'uomo che credeva fermamente di essere il padre. Inserii l'ultimo orecchino, e mi guardai allo specchio. Forte e sicura come non mai. Aprii la porta del bagno, e lo trovai di fronte ad aspettarmi. Il vestito blu cobalto che mi aveva regalato Harry mi stava perfettamente, insieme alle scarpe col tacco. Aveva programmato ogni cosa, ed io gliel'avevo lasciato fare. Dopo il risultato del test saremmo andati da Mackenzie e l'avremmo portata a casa. Questo era il suo semplice piano. Ma ero convinta che non poteva essere tutto così facile, qualcosa avrebbe distrutto il suo sogno di essere una famiglia.

《Sei bellissima.》esclamò, abbracciandomi. La sua frustrazione e l'ansia toccarono anche me, lo notò anche lui, ma era inevitabile. Mi portò fino in macchina, mentre Dan era al posto del guidatore che ci stava aspettando. Percorse le strade di Houston lentamente, dandomi il tempo necessario per calmare Harry. Lui, sorridente e sicuro di sé, scese dall'auto mano nella mano con me, andando verso l'ospedale.

《Harry, fermati un attimo.》Lui arrestò la sua corsa, e si girò verso di me.

《Qualcosa non va?》domandò con un filo di preoccupazione. Scossi la testa.

《Volevo solo farti sapere che qualsisi cosa accadrà lì dentro, qualunque sarà il risultato del test del DNA, sappi che resterò al tuo fianco. Voglio creare una famiglia con te, tu sarai un padre perfetto per i nostri figli.》Lui sorrise, facendo scontrare le nostre labbra.

《Grazie Lux. Grazie davvero.》mormorò staccandosi. 《Tu sei la madre perfetta per i nostri figli. Anche io volevo farti sapere una cosa.》disse, facendomi l'occhiolino. 《Non voglio più che prendi la pillola. Dobbiamo provarci, okay?》sorrisi, felice.

《Okay.》Acconsentii. Mi diede un bacio sulla fronte e riprese a camminare.

Il tragitto fu molto breve. Ben era già arrivato, lo notai seduto su una sedia, in quel corridoio deserto. Teneva in mano un foglio bianco, e piangeva. Le sue lacrime cadevano sul pavimento, ma non capii bene se fossero di gioia o di dolore. Mackenzie era sua figlia o no? Ci avvicinammo, ed Harry appoggiò la sua mano sulla spalla di Ben, come per confortarlo. Lui alzò lo sguardo, e capii tutto.

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