"Ti prego dimmi che non siamo bloccati in questo ascensore!"
"Purtroppo si."
"Era una domanda retorica."
"Ok, non ti scaldare."
La sua voce è dannatamente famigliare. La riconoscerei tra mille.
Mi giro verso di lui e strabuzzo gli occhi. Si può dire che quasi mi escono fuori dalle orbite.
Caccio un urlo e mi inginocchio sul mio lato dell'ascensore mettendomi a sclerare solo come una fangirl sa fare.
Il cappuccio nasconde i ricci castani e gli occhiali da sole gli occhi del medesimo colore.
Nella mia mente mi ero fatta tanti filmini mentali sul nostro primo incontro ma non mi sarei mai aspettata che sarebbe accaduto in un lurido ascensore.
"Stai bene?"
"Si."
Cercare di rimanere tranquilla con la sua mano poggiata sulla spalla è praticamente impossibile.
