Capitolo 10: Answer

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Kian e Jc non hanno ancora capito del perché io mi sia presentata a casa loro in lacrime anche perché da quando sono arrivata non ho smesso di piangere nemmeno un secondo.

«Espinosa ti ha fatto qualcosa?» mi chiede Kian visibilmente preoccupato
«Vuoi dell'acqua?» mi chiede dolcemente Jc

Annuisco e appena si alza tiro le gambe sul divano e appoggio la testa sulla spalla di Kian.
Dopo poco Jc ritorna con un bicchiere di vetro e una bottiglia di acqua grande che appoggia sul tavolino dopo aver riempito il bicchiere e avermelo passato.

«Matthew non centra.. Cioè.. Non del tutto..» inizio dopo aver bevuto «Dopo aver comprato il telefono sono tornata a casa e ho sentito Cameron urlare che qualcuno doveva sapere mentre Taylor gli ha detto che era troppo presto.. Così Cam ha urlato ancora più forte che erano tre anni che.. Ma certo! Sono così stupida»

Perché non ci ho pensato prima?
Perché sono così stupida?
Lo sanno da tre fottuti anni e non me l'hanno detto.

«Cosa?» chiedono all'unisono
«Sono... Sono la sorella di Aaron..» mormoro
«Sei seria?»
«Lo sanno da tre anni... Tre anni che sanno chi sono i miei veri genitori e non me l'hanno detto!»
«Prova a capire Aaron.. È una situazione nuova per lui e non sapendo cosa fare si è confidato con i suoi amici ma invece di aiutarlo, a parer mio, loro hanno peggiorato la situazione.. Però non te la devi prendere con Aaron... Pensava di fare la cosa gusta dando retta a Cameron e a Taylor..» dice Kian
«Kian ha ragione... Io però ti consiglio di non far passare troppo tempo e di parlare il prima possibile con Aaron»

Annuisco e inizio a massaggiarmi le tempie sperando che il mal di testa creato dal pianto - che mi sono fatta per una buona mezz'ora - se ne vada.

«Ci parlo domani...»

Prendo il telefono che avevo poggiato sul tavolino e guardo le notifiche ovvero i messaggi che mi hanno mandato Taylor, Aaron e Matthew e si vede che non hanno capito che quando ho qualcosa devono lasciarmi stare perché ho bisogno di stare sola e infatti non sono sorpresa dal fatto che Cameron non mi ha scritto.

Matthew

Matthew
olivia

Matthew
dove cazzo sei

Matthew
porca troia rispondimi

Olly🐧
non sono in giro ti basta?

Matthew
no, non mi basta cazzo

Olly🐧
cosa vuoi

Matthew
sapere dove sei prontoooo

Olly🐧
non incominciare espinosa

Matthew
non incominciare a chiamarmi per
cognome, cristo non ti sopporto quando fai così

Olly🐧
gnegne

Olly🐧
ti chiamo come cazzo mi pare

Matthew
oh ma smettila

Olly🐧
si può sapere che
cazzo vuoi da me?

Matthew
minchia mi preoccupo
per te ci arrivi si o no?

«Ci racconti di te e Nate o dobbiamo morire senza sapere eh?» borbotta Kian
«Non c'è nessun me e Nate»
«Si si parla»
«L'anno scorso è stato un periodo abbastanza faticoso e strano.. Una delle mie professoresse di ballo si era messa d'accordo con uno di musica per fare delle coreografie e praticamente sono finita con Nate.. Un giorno mentre lui stava lavorando alla base e io alla coreografia mi sono messa ad urlare, a parte che per tutto il giorno me la sono presa con chiunque ma questi sono dettagli, perché non riuscivo a fare una coreografia bella e me la sono presa anche con lui..
«E ti ha baciata» dice interrompendomi Kian
«E mi ha baciato» confermo
«Domanda da un milione di dollari.. Ti è piaciuto?» mi chiede Jc
«No»

«Problema risolto, andiamo a dormire?» continua

***

È da quando mi sono svegliata che sono in ansia... Ho paura di ciò che mi dirà Aaron.
Appena sveglia mi sono cambiata, fregando la canotta dei Lakers a Kian, sono scesa in cucina per farmi del caffè e poi dopo aver saluta Jc, l'unico sveglio oltre a me, sono uscita da casa loro dirigendomi verso quella di Aaron e ora che sono qui davanti me ne vorrei andare ma non posso perciò suono il campanello.

«Si?» mi chiede una signora dopo aver aperto la porta
«Cercavo Aaron...»
«Ma'! Chi è?» urla Aaron «Falla entrare! È Olivia!»

La signora, la madre di Aaron... mia madre, si sposta di lato e mi fa cenno di entrare in casa.

«S.. Suppongo di sapere il perché della tua visita..» mormora Aaron
«Becky io vado... Ciao Aaron!» dice una signora per poi uscire
«Siediti cara..»

Faccio come mi viene detto e aspetto in silenzio che uno dei due inizi a parlare.

«Che situazione imbarazzante»
«Smettila di fare lo stupido Brayden!» lo riprende la mamma..
«Oh m'andiamo!» sbuffa
«So che ti senti a disagio e che non sai cosa dire o fare.. Lo capisco benissimo.. Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato sai?» mi chiede «E Aaron so che sei stato tu a mandarle quel pacco»
«E come?» gli chiede
«Ti ho visto cretino»
«Ehi!»
«Io però... Vorrei sapere.. Perché?» chiedo
«Poco dopo la nascita di questo elemento sono rimasta incinta di nuovo... Di te» inizia «Però il padre di Aaron, nonché tuo padre, ci ha abbandonati perché diceva che non era la vita che voleva e che crescere due figli non era ciò che si sarebbe aspettato di fare e i miei genitori erano contrari perché erano convinti che crescere due bambini da sola sarebbe stato troppo difficile e quindi mi dissero di abortire ma io non li ascoltai e dissi che l'avrei portata a termine ma che ti avrei dato in adozione..»

Siamo tutti in lacrime ma quella messa peggio emotivamente sono io.. Non mi sarei mai immaginata una cosa simile..

«Io.. Mi è stato detto che i miei genitori erano morti..»
«Da quel che so io sei stata adottata subito ma poi portata all'orfanotrofio perché erano morti in un'incidente» dice Becky

Il mio telefono inizia a suonare e dopo aver chiesto scusa mi alzo e vado in cucina per rispondere.

*Oli!* esclama il mio incubo peggiore
*C... Cosa vuoi Espinosa?*
*È.. È un brutto momento?*
*Possiamo parlare più tardi?* gli chiedo stanca
*Oh si certo.. Non volevo disturbarti è che non mi rispondevi..*
*Maaatt* mi lamento
*Ci vediamo dopo stupida*
*Idiota*

Chiudo la chiamata e ritorno in salotto.

«Tutto okay?» mi chiede preoccupata Becky
«Si si..»
«Sai che Aaron quando ero incinta continuava a dire il nome Megan?»
«Ah si! È merito mio per il tuo secondo nome, visto che fratello modello?» chiede Aaron alzando e abbassando le sopracciglia
«Se sei idiota»
«Smettila di insultarmi» si lamenta
«Ti devo ricordare che la prima volta che ci siamo visti ci volevi provare con me?»
«Aaron!» urla la.. Mamma
«Che c'è? Non lo sapevo!» urla in sua difesa
«Io.. Uhm... Dovrei andare a lavoro..»
«Ti andrebbe di cenare qui sta sera?»
«Certo con piacere!»
«Se vuoi ti accompagno» mi dice Aaron

Annuisco e dopo aver salutato nostra madre, okay fa strano dirlo, usciamo di casa.

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