Capitolo 30: Can we help you?

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Siamo tornati da un paio di giorni da Puerto Rico e io mi sono già messa a lavorare su una nuova coreografia giù al porto nel posto che ci ha lasciato Dereck.

«Finalmente ti ho trovata!» urla Matthew

Punto lo sguardo sulla figura del ragazzo che sta entrando e gli sorrido tornando poi a cercare una canzone adatta a ciò che sto creando.

«Si può sapere perché vieni qui tutta sola?»
«Sto lavorando ad una cosa e mi serve pace e tranquillità» gli rispondo scorrendo tra le playlist di spotify

«Ti possiamo dare una mano?»

Io e Matthew ci giriamo verso l'entrata del capannone e ci troviamo davanti in tutta la loro bellezza Mike, Faith, Michelle e Blake.

«Ragazzi!» urlo alzandomi in piedi per andarli ad abbracciare
«Siamo tornati!» dice felice Faith ricambiando il mio abbraccio
«Come mai la nostra roba è qui e non al capannone?» ci chiede confuso Blake
«Uno sbirro ha fatto lo stronzo e ci ha chiuso tutto» borbotta Matthew lanciandomi uno sguardo d'intesa
«Mi sa che ci siamo per qualcosa..» mormora Michelle guardandomi

«Facciamo da me sta sera? Così vi aggiorniamo su tutto» dice Matthew prendendomi per mano
«Porto l'alcool!» urla Blake ottenendo una pacca sulla spalla da parte di Mike e uno sguardo assassino da parte di Matt
«Giuro che se ti vede mia madre ti faccio fuori» borbotta quest'ultimo «Piccola devo farti vedere una cosa, andiamo»

Prendo la borsa, il PC e lo seguo fuori dove c'è la GTR parcheggiata a cazzo, come al solito.

«Tu imparerai mai a parcheggiare decentemente?»
«No»
«Scusa ma non prendiamo la macchina?» gli chiedo
«No»

Raggiungiamo la scala che porta alla strada e lui poi mi porta davanti ad una vetrina di un negozio.

«Cosa ci facciamo davanti ad una vetrina?»
«Guarda meglio» mi consiglia

Porca troia

«Oddio ci dobbiamo informare assolutamente! Sarebbe una cosa fantastica!» esclamo facendo i salti di gioia

«Khaydi?»

Faccio finta di non aver sentito e guardo Matthew che ha stretto le mani a pugno.

«Khaydi!»

Mi giro verso la persona che mi sta chiamando e sospiro di sollievo quando riconosco Sasha.

«Sasha?»
«Sapevo fossi tu zuccherino!»
«Sasha ho un nome, usalo grazie.» sbuffo
«Mi piace di più quello» dice alzando le spalle
«E a me no quindi evita»
«Volevo solo chiederti se ci sarai..»
«Dove?»
«A trovare Tucker»

Sentendo quel nome sbianco e stringo la mano a Matthew cercando sostegno da parte sua.

«Perché dovrei andare a trovare una persona che ho spedito io stessa in carcere?»
«Sei stata tu?» mi chiede sconvolto

Ma parlo arabo e non lo sapevo?

«Si»
«Ma non stavate insieme?» chiede ancora facendomi innervosire
«Oh ma te li fai i cazzi tuoi o no?» sbotta Matthew
«E tu saresti?»
«Il suo attuale ragazzo, problemi?» borbotta «Su, andiamo»

Mette un braccio intorno alle mie spalle e andiamo a prendere la macchina al porto per poi andare da Matthew per organizzare la serata.

«Pizza o facciamo altro?»
«Pizza, di nuovo?» sbuffo

Sia chiaro io amo la pizza ma mangiarla di nuovo dopo averla presa per tre giorni di fila ad orari improponibili no grazie.

«Sushi?»
«Ew no! Facciamo italiano?»
«La pizza è italiana» ribatte Matthew
«No, ma dai? Non l'avrei mai detto»

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