Levi si sbatté una mano in faccia.
<Eren perché ti sei vestito di bianco?> Disse sbuffando.
<Perché questo maglioncino è comodo e largo> disse facendo una specie di piroetta.
<Si ma come puoi notare tutti quanti siamo vestiti di nero> disse indicando dietro di sé Ciel e Sebastian.
<Infatti non capisco il motivo>
Era scemo, questo è ciò che pensò Levi.
Prese per un orecchio Eren e lo riportò in camera mentre gli urlava il perché avrebbe dovuto mettersi abiti scuri.
<Stiamo facendo una missione di notte e non dobbiamo farci vedere, se ti vesti di bianco è come essere un lampione in mezzo ad una strada buia, ti notano subito.>
Aspettarono che Eren si cambiasse e indossarono l'attrezzatura per poter arrivare sopra al tetto della villa e poi anche per scendere. Oltretutto avevano delle cinghie per tenere i coltelli e dei porta pistola collegati ad essi. Avevano poi anche degli stivali con una specie di tasca interna dove avrebbero messo i coltelli di riserva.
-
Arrivarono fino ad un punto con l'auto, poi dovettero proseguire a piedi perchè altrimenti se le guardie avessero visto l'auto arrivare sarebbero stati riconosciuti subito.
Arrivati molto vicino alla villa incominciarono a correre fino ad arrivare al retro. Stranamente non c'erano guardie e non avevano avuto problemi ad arrivare sul tetto. Arrivati a quel punto si divisero, Ciel e Sebastian avrebbero ispezionato una parte della villa mentre l'altra era compito di Eren e Levi.
<Moccioso non fare rumore per nessun motivo ok? E stammi vicino. Fammi sentire toccandomi la tua presenza ogni tanto ok?> Disse Levi mentre camminavano per il corridoio illuminato solo da delle candele.
Era piuttosto tetra quella villa, tutto era di un colore rosso marrone e l'illuminazione non era delle migliori dato che l'elettricità sembrava non esistere e utilizzavano delle semplici candele per illuminare i corridoi e le stanze. Oltrettutto non sembrava una villa ma un labirinto infinito, Eren non si ricordava nemmeno quante volte avevano svoltato da quanto era contorto il sistema di cunicoli della villa.
Ad un certo punto Levi si bloccò ed Eren gli andò a sbattere contro.
<Cosa suc->chiese Eren.
<Shhhh> venne zittito da Levi.
Si sporse oltre alla spalla del corvino davanti a lui notando che c'erano due guardie. E notò anche che dalla stanza stavano uscendo due persone. Erano un uomo ed una donna ed erano ammanettati. Il loro aspetto era pessimo. Indossavano dei vestiti che non potevano essere considerati tali ed erano ricoperti di lividi giganti, tagli enormi e cicatrici appena formatesi. Erano deboli, molto, da sembrare quasi che stessero per crollare a terra da un momento all'altro.
Levi sbarrarò gli occhi e capì subito: erano i genitori di Eren ed Eren afferrò subito l'informazione.
Lui, appena capì, stava per correre incontro ai propri genitori ma venne subito fermato da Levi non riuscendo però ad evitare che facesse rumore.
Le due guardie naturalmente si accorsero della loro presenza.
<Eren stai indietro> disse Levi preparandosi per combattere.
Le guardie presero le loro pistole e Levi capì che o le uccideva o dovevano scappare e anche molto velocemente.
<Eren corri>
<Eh?> Disse disorientato.
<Corri!> Levi aveva capito che non avrebbero dovuto portarlo perché, anche se non voleva ammetterlo, Eren era un intralcio non sapendo come difendersi e sapeva anche che in un certo senso era colpa sua dato che non era riuscito a farsi valere.
Iniziarono a correre più velocemente che poterono sentendo le loro gole seccarsi e il respiro farsi pesante.
Ma la loro corsa non fu molto lunga perché vennero bloccati poco dopo da altre guardie. Ormai erano circondati.
Alle loro spalle comparvero, oltre alle due guardie, altre persone armate di pistole e spade.
Levi cercò di proteggere Eren in ogni modo ma svenne dal dolore dato che fu colpito da moltissimi fendenti delle spade delle guardie. Cadde a terra in una pozza rossa sangue lasciando Eren ormai da solo.
-
<Levi> una voce lo stava chiamando.
<Ehi Levi svegliati>
Levi aprì gli occhi e vide Ciel davanti a sé.
<Cos'è successo?> Chiese cercando di alzarsi sentendo un dolore lancinante in tutto il corpo.
<No, non alzarti. Sei ferito. Dov'è Eren?>
In quel momento Levi spalancò gli occhi. Dov'era Eren? Si ricordava che venne colpito molte volte e poi il buio totale e che Eren era con lui in quel momento.
<Non lo so...> Disse demoralizzato.
<Siamo stati accerchiati e mi colpirono in massa e svenni. Di Eren non ne ho idea>
<Non dirmi che...>
<Probabilmente è stato rapito... Lo avete visto in questo corridoio?>
<No...>
Levi si portò le mani alla testa anche se ogni movimento che faceva gli procurava un dolore terribile oltre al fatto che muovendosi le ferite si squarciavano ancora di più lasciando sgorgare altro sangue. Lo avevano rapito sotto i suoi occhi e lui non aveva fatto nulla. Si diceva che era debole, che avrebbe dovuto sopportare il dolore e difendere Eren invece di svenire, che avrebbe dovuto proteggerlo invece di lasciarlo da solo.
<Ehi Levi, stai tranquillo. Riusciremo a riprenderlo>
Levi in quel momento venne sollevato da terra da Sebastian per ritornare alla macchina posta a chilometri di distanza.
Sembrava morto. Anche se era vivo, Levi sembrava letteralmente senza vita perché non riusciva a non pensare a ciò che gli stavano probabilmente facendo quei malati di mente a Eren, avendo visto in prima persona come vennero uccisi i suoi stessi genitori. E ciò gli continuò ad apparire nella mente per molti altri giorni rischiando di farlo impazzire...
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赤血球愛- Ereri
Fanfiction[IN REVISIONE - Capitoli ] ••• ••• •Ereri• ••• SMUT BOY×BOY ANGST •••