Eren si svegliò la mattina dopo con un mal di testa terribile maledicendo se stesso per aver bevuto così tanto.
Si alzò lentamente dal letto andando verso il salotto per cercare Levi e vide la tavola praticamente ricoperta di cibo di ogni genere.
<Buongiorno> disse Levi arrivando al tavolo portando delle omelette.
<Buongiorno> disse Eren a bassa voce a causa del continuo dolore martellante alla testa sedendosi di fronte a tutte quelle pietanze.
<Grazie> disse poi riferendosi sia alla colazione sia a ciò che era successo ieri sera ricordandosi in quel momento tutti gli avvenimenti. Si sentiva tremendamente stupido per essersi lasciato con un ragazzo che non conosceva e per essere praticamente saltato addosso a Levi.
<Di nulla> disse Levi prendendo con le bacchette un pezzetto dell'omelette e portandolo alla bocca.
< Dopo verranno Ciel e Sebastian per parlare di come organizzare la missione> fece una piccola pausa < però vorrei che tu non venissi, è pericoloso e dato che loro vogliono più di tutti te... >
<No, io vengo> disse Eren bloccando Levi a metà frase < sono i miei genitori, non i vostri e voglio prenderli io o almeno contribuire a salvarli>
<Ok> disse Levi. Si era arreso già prima di parlare perché sapeva che Eren non sarebbe mai rimasto a casa senza fare nulla ma aveva tentato lo stesso.
Finita la colazione , Levi diede ad Eren una pastiglia per il mal di testa con un bicchiere d'acqua.
<Prendila, ti passerà il mal di testa> disse accennando alla pastiglia.
<Grazie> disse probabilmente per la quarta volta nella stessa ora Eren.
<Smettila di ringraziarmi> disse Levi con un sorriso a 32 denti scompigliandogli i capelli.
<Non toccarmi i capelli> disse Eren portando tutte e due le mani alla testa mettendo un finto broncio.
Suonò il campanello.
<Eren vai a cambiarti, sono arrivati Ciel e Sebastian>
Eren andò in camera sua per cambiarsi mentre Levi aprì la porta facendoli entrare e invitandoli a sedersi al tavolo appena pulito per poi offrirgli un tè caldo sapendo che Ciel lo adorava.
Eren arrivò cambiato e pettinato e si sedette anche lui.
<Bene dovevamo parlare di come salvare i genitori di Eren> iniziò Levi.
Sebastian prese delle cartine e le aprì sul tavolo.
< Una piantina è quella della villa dove tengono i genitori di Eren insieme agli altri prigionieri mentre questa è quella dei dintorni> disse Sebastian indicando le due cartine.
< Lo sapete vero che sarà impossibile entrare ed uscire senza farci notare? Probabilmente sapranno ancora prima che noi entriamo che stiamo per farlo>
< Si purtroppo. Cerchiamo però di non uccidere nessuno, facciamolo solo se è strettamente necessario> disse Ciel.
Levi rispose di si anche se sapeva che sarebbe stato quasi impossibile.
Eren intanto cercava di seguire i tre che stavano parlando di come entrare, di come prendere i suoi genitori ed uscire anche se non ci stava capendo tanto. Non si era mai interessato a cose del genere, non sapeva come si combatteva e nemmeno come difendersi ma voleva trovare i suoi genitori e lo avrebbe fatto ad ogni costo, anche se sarebbe morto.
<Ricapitoliamo. Segui Eren. Entreremo dal tetto, la sopra il numero di guardie sarà di sicuro minore. Passeremo per i corridoi principali. Non prendete mai dei corridoi nascosti perché di sicuro lì ci saranno guardie che brullicano in ogni angolo dato che penseranno che passeremo per di lì. I suoi genitori saranno nei sotterranei perciò dopo essere arrivati al piano terra dovremo passare per forza per dei corridoi segreti. Arrivati nei sotterranei dovremo ritrovarci e poi insieme li cercheremo. Evitate di combattere o cose del genere, sono più forti di noi e rischieremo di essere accerchiati e in quel caso non potremo fare nulla. Eren tu starai con me mentre Ciel e Sebastian entreranno insieme. Si parte domani quando sarà ancora buio. > Disse Levi per poi alzarsi un attimo per prendere una valigia che aveva nascosto in casa di Eren.
< Queste sono le armi> diede a tutti due pistole già cariche e altri proiettili se in caso sarebbero serviti. Diede anche due pugnali ed uno di riserva in caso li disarmassero. Gli diede anche altre armi come anelli taglienti e piccoli coltellini che potevano facilmente nascondere. Eren non capiva come si utilizzassero la maggior parte di quelle armi ma contò che Levi più tardi gli avrebbe spiegato il loro utilizzo.
<Ciel e Sebastin potete stare di nuovo nel mio appartamento, preferisco avervi vicino. Io dormirò con Eren> aggiunse Levi alla fine.
Ciel e Sebastian lo ringraziarono per poi uscire dall'appartamento.
<Eren cosa vuoi fare oggi?>
<Non lo so. Dovremo andare a dormire presto vero?>
<A beh se tu hai voglia di stare sveglio tutta la notte per poi andare in missione per prendere i tuoi genitori dove potresti rischiare di morire, fai pure ma se sarai mezzo addormentato e andrai a sbattere contro le porte facendo rumore a causa della tua stanchezza io ti lascerò fare>Eren rise, quando Levi era ironico faceva morire dal ridere.
<Cosa ridi moccioso?>
<Sei divertente quando cerchi di scherzare>
<Tsk> disse Levi irritato.<Forse è meglio che tu studi, con tutto ciò che è successo hai smesso di andare a scuola e non hai più aperto un libro>
<Mh forse hai ragione>Eren prese i libri e insieme a Levi si sedettero sul piccolo tavolino che era posto davanti al divano.
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<Allora Eren è la quarta volta che fai questa disequazione ed è la quarta volta che fai lo stesso errore e soprattutto è la quarta volta che ti rispiego l'errore che hai fatto e come non farlo> disse Levi un po' seccato.
<Si ma non capisco! Non ci riesco. Non ha senso. Cosa mi serve questa cosa? Perché dovrei andare a cercare questa maledettissima X quando qualcun'altro l'ha già fatto dato che nel libro ci sono i risultati? > Disse Eren praticamente urlando.
< Perché sei un incapace e non riesci a fare una delle più semplici disequazioni e devi sapere già il risultato perché altrimenti non riusciresti mai a sapere quando hai fatto tutto corretto>
<Ah basta, non ne posso più. Io non studio più matematica, è stupida > disse Eren lanciando a terra il quaderno su cui prima stava scrivendo. Si alzò poi per andare in cucina per prendersi una tavoletta di cioccolata per poi ritornare a sedersi al suo posto.
< Devi studiare la matematica. Hai scelto di andare ad un liceo scienze umane e la matematica è importante soprattutto in questo liceo come lo scientifico... Perciò ritorna a studiare e cerca di capirci qualcosa> disse Levi porgendogli il quaderno che prima aveva lanciato.
Era sempre così. Quando Eren doveva fare i compiti e Levi lo aiutava alla fine si arrabbiavano tutti e due, Levi perché rimaneva scioccato dall'incompetenza di Eren nel campo soprattutto matematico ed Eren perché non riusciva a capire come ad alcuni risultasse così semplice e logica la matematica perché per lui era solo una ammasso di numeri mischiati all'italiano perché si, non potevano lasciare i numeri alla matematica e le lettere all'italiano? No, dovevano mescolarli per fare ancora più confusione.
Eren sbuffò nervoso prendendo il suo quaderno e riprovando per la quinta volta a fare quella disequazione.
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Yeee nuovo capitolo. Ho deciso che cercherò di pubblicare un capitolo al giorno o almeno un giorno si ed uno no perché voglio finire questo libro per questa estate per poi cominciare a scriverne un altro.Sorry per il piano probabilmente penoso ma il piano più contorno che io sai riuscita a fare e quando dovevo entrare in una casa abbandonata con dei miei amici e non dovevamo farci prendere dai fantasmi perciò non so fare piani formidabili.
Detto questo, ciauu 💕
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赤血球愛- Ereri
Fanfic[IN REVISIONE - Capitoli ] ••• ••• •Ereri• ••• SMUT BOY×BOY ANGST •••