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Eren's p.o.v.

Levi entrò in casa lanciando la cartella sul tavolo e appendendo la giacca frettolosamente. Sembrava abbastanza arrabbiato.

Andò in camera e lo seguì di nascosto per vedere cosa voleva fare in casa mia.

Incominciò a togliersi i vestiti. Avvampai subito. Aveva degli addominali bellissimi, scolpiti in modo favoloso. Anche le braccia e le gambe erano molto muscolose.

Si spogliò del tutto lasciando in bella vista anche là sotto. 

Continuavo a fissarlo senza accorgermi che stava venendo verso di me.

< Finiscila di fissarmi e avvicinati>

Sgranai gli occhi. Mi ero abbassato talmente tanto da avere il suo membro in corrispondenza del mio viso.

< S-si, cosa c'è? >

< Posso farmi una doccia?>

< Certo >

Andò verso il bagno e si chiuse dentro.

Sospirai.... Più ansia di un'interrogazione.

- Qualche ora dopo

Levi era uscito dalla doccia e stavamo tranquillamente mangiando.

Tranquillamente si fa per dire, nell'aria c'era tensione. Levi sembrava piuttosto irritabile infatti evitai di parlargli se non era assolutamente necessario.

Ad un certo punto suonò il telefono di casa.

Non feci neanche in tempo ad alzarmi che Levi era già corso a rispondere .

Ero perplesso.... Perché voleva rispondere lui?

Andò in camera a parlare.

Essendo molto curioso , lo seguì e, come prima, ascoltai nascosto.

< Non lo chiami mai più, ha capito?!>

Con chi stava parlando? Sembrava veramente arrabbiato.

Meglio andarmene via prima che mi scopra altrimenti mi ammazza

Finì di sparecchiare la tavola.

- la mattina seguente

Levi aveva insistito per rimanere a dormire da me.

Stava diventando strano e per fortuna che ero io quello che aveva bisogno di un psicologo.

Ogni volta che suonava un cellulare , indipendentemente a chi appartenesse, si precipitava a rispondere. Mi stava tenendo qualcosa nascosto.

Per fortuna di mattina era leggermente più tranquillo.

Ci preparammo con calma e facemmo colazione insieme.

Mi accompagnò poi lui in macchina a scuola ed entrai dalla porta del parcheggio dei professori. Tutti mi fissavano stupiti nel vedermi entrare accompagnato dal professore.

Ero leggermente a disagio. Solitamente non mi guardava nessuno e se lo facevano era per prendermi in giro invece, questa volta, era addirittura invidiosi di me, soprattutto le ragazze.

Levi mi salutò e io andai in classe. Appena entrai le ragazze si fiondarono su di me per riempirmi di domande. I ragazzi, invece, continuavano a prendermi in giro dicendo di nascosto frasi come:

<Gay>
<Frocio>
<Finocchio>

Ma in quel momento, sinceramente, non mi davano tanto peso quelle frasi.

Andai a sedermi e le ragazze fecero a gara per mettersi vicino a me. Alle fine la mia compagna di banco per quel giorno era Mikasa.

Non ci avevo mai parlato insieme e comunque non sapevo come comportarmi con lei non avendo mai parlato con una ragazza.

La lezione di matematica iniziò tranquillamente. Per una volta, avevo ascoltato tutta la lezione con attenzione e presi tutti gli appunti ordinatamente.

Suonò la campanella della ricreazione e, dopo aver rimesso nello zaino i libri, uscì dalla classe per andare a prendere un caffè.

La fila alle macchinette, come al solito, era lunghissima.

Mentre controllavo l'ora sul cellulare per evitare di arrivare in classe in ritardo si avvicinò un professore a me.

Era il professore Erwin.  

<Buongiorno Eren, sono il prof. Erwin. Dovrei farti alcune domande, puoi venire in sala professori? Ho già avvisato il tuo insegnante della prossima ora>

Feci si con la testa e lo seguì.

Entrammo nella sala e mi disse di sedermi su una delle sedie.

<Cosa voleva chiedermi professore?>

<Qual è il tuo rapporto con Levi?>

Lo guardai storto. Non capivo, doveva esserci qualcosa di strano fra me e Levi per far interessare un prof.

<Nulla> 

<Dimmi la verità> disse puntando i suoi occhi azzurri nei miei.

<È solo il mio tutore>

< Perciò non è mai successo nulla di strano fra di voi?>

<No e comunque non le interessa, sono cose private>

<A non mi interessa?> Disse sfidandomi.

Camminò fino ad essere alle mie spalle. Appoggiò delicatamente le sue mani sulle mie spalle.

<Vedremo se continuerai a stargli attaccato>

Detto questo mi sbattè sul tavolo e mi toccò lascivamente un fianco.....


°

°
Non sparatemi, grazie.

So che dopo questo fine capitolo mi vorrete uccidere ma sapete che vi voglio tanto bene 😘😘😘.

Buonanotte 💕

赤血球愛- EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora