Finalmente è arrivato il giorno di partire
Dato che i miei genitori non potevano venire, mia madre ha da fare ai laboratori e mio padre è fuori per lavoro, mi ha accompagnato Wanda fino all'aeroporto
"Ciao Reb. Ricorda che voglio tante foto!" mi urla contro dalla macchina
Io rido e la saluto con una manoUna volta dentro all'aeroporto vedo M.J. che mi saluta e mi fa segno di raggiungerla
Quando arrivo vicino a lei, mi accorgo che è insieme a Peter e Ned e che sono in disparte rispetto al resto della classe
"Allora ragazzi, le file sono formate a 4 sedili quindi ora scegliete accanto a chi stare" dice il professore
A quale parole tutti iniziano a cercare i propri amici per mettersi accanto
Io, Michelle, Ned e Peter sappiamo già che staremo insieme"Bene ragazzi voglio che durante il viaggio non facciate casino" si raccomanda il professore
Siamo già sull'aereo e abbiamo già preso i nostri posti. La nostra fila, partendo dal finestrino è:Ned, che soffre il mal d'aereo, Michelle, io e Peter
"Perché non approfitti del viaggio per dirgli di tuo padre?" mi chiede Peter sussurrandomi nell'orecchio. Il suo fiato mi causa dei brividi, ma lo nascondo
"Ora glielo dico" gli rispondo a voce troppo alta. Infatti Ned e Michelle si girano verso di me
"Dire cosa a chi?" mi chiede Michelle
"Dire a te e Ned che" mi interrompo un attimo, ancora impaurita da come potrebbero reagire. Peter si avvicina a me finché i nostri bracci si sfiorano, proprio come le nostre mani, e io trovo il coraggio di parlare "dirvi che mio padre è Tony Stark"
Ned e Michelle mi guardano stupiti per un attimo
"Oh, va bene" dice M.J. con il suo solito tono calmo
"O mio dio, che forza. Ciò significa che sei ricca? E che tuo padre è Ironman? Conosci gli Avengers?" mi chiede Ned
"Non lo so, si e si" rispondo io ridacchiandoIl resto del viaggio è noioso e io ringrazio di essere riuscita a portarmi dietro un libro
"Rebekah, ti posso disturbare un attimo?" mi domanda Peter per non disturbarmi troppo mentre leggo
"Certo" gli rispondo io chiudendo il libro tenendo il segno con l'indice chiuso tra le pagine
"Volevo chiederti com'è il libro che stai leggendo. Sai, volevo leggerlo anche io" mi chiede con fare impacciato
"È molto bello e appassionante. Ti consiglio di leggerlo se-" vengo interrotta da uno sbadiglio "scusa. Dicevo, ti consiglio di leggerlo se ti piace il fantasy" appena finisco di parlare sbadiglio nuovamente
"Mi sa che è meglio se dormi" scherza lui
"Hai ragione" dico chiudendo il libro è appoggiando la testa al sedile "notte Peter"
"notte" mi risponde luiMi sveglio di colpo con le lacrime agli occhi. Di nuovo quell'incubo. Mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno sveglio, ma stanno dormendo tutti
Mi sforzo di trattenere i singhiozzi ma Peter mi sente e si sveglia
"Mi-mi spiace d-di a-averti svegliato" mi scuso tra un singhiozzo e l'altro
"Non ti preoccupare" mi rassicura lui "di nuovo l'incubo dell'altra volta?"
"Si" bisbiglio con voce flebile
Peter non risponde, ma porta la mia testa più vicina a lui con una mano e con l'altra inizia ad accarezzarmi i capelli. Io arrossisco subito, ma resto così finché non mi calmo
"Rebekah ascolta, se vuoi, dato che questa posizione è scomoda, posso tenerti la mano per stanotte. Sempre se vuoi" propone lui
Resto per un po' in silenzio poi accettoAspettiamo un po' prima di darci la mano e rimaniamo in quella posizione per un po' di tempo durante il quale attiro la sua attenzione
"Peter?" chiamo a bassa voce
"Si?" mi risponde il ragazzo
"Grazie di tutto, davvero" gli dico con la voce ancora leggermente spezzata
"Di niente Rebekah" mi risponde lui dolcemente continuando ad accarezzarmi i capelli
"Peter, mi puoi fare un favore?" gli chiedo
"Dipende se posso" mi dice lui
"Non mi chiamare Rebekah, chiamami Reb o Reby. Ho già detto ad altri miei amici di farlo, l'ho detto anche a M.J. anche se lei non mi da retta" gli chiedo
"Va bene, Reby" ridacchia luiA questo punto ci togliamo da quella posizione scomoda e ci teniamo per mano
Appena facciamo ciò sento un brivido percorrere tutto il mio corpo e sento le guance andare a fuoco anche più di prima, se possibileQuando la mattina veniamo svegliati da un avviso del pilota che dice che siamo arrivati, il mio sguardo cade subito sulla mia mano e su quella di Peter: non sono più intrecciate, sono solo vicine
Sono felice di ciò:in questo modo non devo dare una spiegazione al fatto che le nostre mani fossero intrecciateUna volta scesi dall'aereo e arrivati in albergo il professore ci spiega che lui e gli altri due professori avranno una stanza singola mentre noi studenti dovremmo dividere delle stanze doppie, questo in tutti gli alberghi, e che la mattina dovremmo rispettare degli orari mentre il pomeriggio saremo liberi, e questo per tutti i giorni
"Rebekah, stiamo in camera insieme, vero?" mi chiede Michelle in conferma
"Certo, con chi potrei stare se non con la mia pazza preferita?" le chiedo ridendo
"Già. Poi dobbiamo anche parlare del tuo amato" mi dice lei nell'orecchio
A quelle parole io arrossisco e divento peggio dei capelli di Xavier Foster
Prova ad ucciderla con lo sguardo ma rinuncio, dato che non funziona.Una volta saliti in camera per posare le valige tiro un sospiro di sollievo: c'è sia una luce da notte, che userò per leggere la sera, sia più prese per le spine, così io e M.J. non dovremo litigare per chi deve caricare il telefono.
Io e Michelle mettiamo in un angolo le valige e poi torniamo giù dagli altri"Allora ragazzi, qualcuno di voi è mai stato a Roma o in Italia?" chiede il professore
Io alzo la mano
"Ah, signorina Swann. Dove è stata?" mi chiede
"In tutte le città che visiteremo" rispondo io
"Cosa?" esclamano in contemporanea Michelle, Ned e PeterSpazio Autrice
Xiao piccoli pandacorni
Eccovi il 9° capitolo
Se non lo conoscete, cercate Xavier Foster e capirete quanto è arrossita Rebekah
Giuro che tra poco si dichiarerà... Forse😈
Peter: fossi in voi, avrei paura
Mi spieghi come fai ad arrivare sempre qui e comparire dal nulla?
Peter: non lo so! Sei te che scrivi!
Giusto... Vabbè
Peter: ciao
Ciao ciao💜P.s. Vi giuro che mi dispiace tantissimo di non aver pubblicato ieri ma ieri mattina ho dovuto mettere a posto la camera e, dalle 11 e comprendendo pranzare, ho finito alle 15:30 e mi sono totalmente dimenticata di pubblicare. Me ne sono ricordata solo ora
Scusate tantissimo💋💋❤❤💋💋
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You're my soul mate
FanfictionRebekah non era mai stata una ragazza normale secondo gli altri Aveva una bella vita, era la figlia di un genio, playboy, filantropo, miliardario, era sempre allegra però, e questo per gli altri era strano, si distraeva spesso dalle lezioni e si per...