Peter

1.8K 93 13
                                    

Allora, come avevo già detto, in questo capitolo ci sono le cose del capitolo precedente solo che sono dal punto di vista di Peter

Mi sto annoiando, come quasi tutti gli altri ragazzi, mentre visitiamo un museo. Le opere sono molto belle, ma io le guardo distrattamente
Guardo soprattutto una ragazza: Rebekah
È così carina. Sembra quasi che le brillino gli occhi mentre guarda tutte queste opere e ogni tanto si porta i capelli, che le ricadono sul viso, dietro all'orecchio.
Appena  usciamo dal museo i professori ci rendono i telefoni, che ci avevano sequestrato con la scusa che altrimenti non stavamo attenti, e Rebekah controlla subito i messaggi
Dopo i professori se ne vanno, lasciandoci soli e con solo un paio di raccomandazioni: "Non fate casino e tornate all'albergo per le 21"

Iniziano tutti ad andarsene, tranne io, Ned e Michelle, che stiamo aspettando Rebekah
Appena mette via il telefono si guarda intorno e sembra stupita dal fatto che siamo rimasti soli
"Allora, dove volete andare a mangiare?" chiede con il suo solito tono gentile
"Mc Donald's?" chiede a sua volta Ned
"Va bene" accettiamo io e Michelle in coro
"Va bene, ma io alle 14 devo essere davanti al Colosseo per incontrare un mio amico. Vi dispiacerebbe accompagnarmi?" chiede imbarazzata Rebekah
Sembra ancora più carina
"No, e poi sarà che ti lasciamo da sola in una città come questa?" esclamo io

Una volta preso da mangiare ci mettiamo in un tavolo libero e leggermente isolato.
Durante il pranzo io, Ned e Rebekah ci mettiamo a scherzare tirandoci contro, di tanto in tanto, delle patatine fritte che erano cadute sul tavolo e che tanto non avremmo più potuto mangiare

Poi andiamo in giro a vedere i negozi per un'ora circa, ovviamente sotto obbligo di Rebekah, prima di andare all'appuntamento, anche se alla fine ci porta in un Gamestop

Poi andiamo verso il Colosseo e Rebekah inizia ad aumentare il passo e ogni tanto ci sorpassa e si gira in modo tale da camminare all'indietro continuando a guardarci e parlare con noi
"Ci tieni molto a questa persona, eh Rebekah?" le domanda Michelle
"Si, perché?" le chiede a sua volta con aria interrogativa
"Come perché, è così evidente" esclama Michelle "ci stai sorpassando di continuo e poi hai un sorriso enorme stampato in faccia"
A questa affermazione arrossisce vistosamente, ma continua a fare come se nulla fosse
"È il mio migliore amico e lo conosco da quando avevamo 4 anni e, da quando mi sono trasferita in America, lo rivedo solo quando vengo qui d'estate" spiega con calma, mentre le sue guance perdono lentamente il colorito rosso di poco fa
"Hey! Credevo di essere io la tua migliore amica e che Peter fosse il tuo migliore amico" esclama Michelle in un miscuglio tra scherzo, serietà e un briciolo di offesa
"Se vogliamo essere precisi, vi considero tutti come migliori amici. Solo che lui è mezzo scalino sopra" spiega leggermente imbarazzata, mentre gioca con l'elastico che porta al polso
"Va bene, ma occhio a dove vai" le dico io, seriamente preoccupato del fatto che possa cascare
"Per-" non finisce di parlare che inciampa nelle radici di un albero e cade sbucciandosi il ginocchio destro e, molto probabilmente, facendosi male alla gamba
"Oddio Rebekah! Ti sei fatta male?" esclamo e le chiedo io avvicinandomi, immediatamente, a lei
"No, tutto bene" mente lei, mentre si rialza. So che sta mentendo, ogni volta che lo fa si gratta il polso sinistro. Cosa che sta facendo in questo esatto momento
"Sicura?" le chiede Michelle avvicinandosi a sua volta con Ned
"Si, si. Ora andiamo" si incammina, ma stavolta non si gira e cammina guardando davanti a se: il marciapiede è largo, perciò riusciamo a stare tutti vicino

Arriviamo al Colosseo alle 14:05 circa.
Rebekah si guarda intorno e poi prende il telefono
Dopo poco lo mette via e ci guarda, mentre gioca con l'elastico
"Mi scuso io per lui, ma farà un po' di ritardo a causa di qualche impegno, ma sta arrivando" ci dice con un po' di imbarazzo nella voce
"Va bene, non ci sono problemi" le rispondo io a nome di tutti

Aspettiamo ancora qualche minuto, poi Rebekah inizia a correre verso un ragazzo
"Deve essere il suo migliore amico" penso
Appena lei lo raggiunge gli salta al collo per abbracciarlo e il ragazzo rischia di cadere
Quando il ragazzo si rimette in piedi per bene ricambia l'abbraccio di Rebekah e la stringe a se
"Perché continuano ad abbracciarsi? Non l'hanno già fatto abbastanza?" penso spazientito dalla durata di quell'abbraccio "e perché mi da tanta noia?"

Appena si staccano Rebekah ci sorride imbarazzata e ci presenta quel ragazzo

"Allora ragazzi lui è Jonathan Frost. Jonathan ti presento Ned" inizia lei calma, indicando il ragazzo che sorride e saluta Jon con un gesto della mano "Michelle" stavolta indica M.J. che sorride a Jon e lo saluta con un cenno del capo "e Peter" infine indica me. Lo saluto con un cenno del capo e un sorriso, proprio come Michelle.
Provo a fingermi calmo, ma in realtà sto morendo di gelosia
"Sono geloso... Ma questo significa che mi piace Rebekah?" penso "O mio dio... Mi piace Rebekah! Perché non me ne sono accorto prima? Sono uno stupido"
Rebekah mi guarda confusa. I suoi occhi si incatenano con i miei per un istante, come se capisse quello che provo.
"Spero che non lo capisca. Altrimenti sono nella merda"

"Hey lupetta, ti sei sbucciata! Serve un cerotto?" le chiede quel ragazzo
"Si, hai il piano C dietro? " gli chiede lei a sua volta
"Certo!" esclama lui
"Piano C? Cos'è il piano C?" chiede curiosa Michelle
"Vedi M.J. da piccola ero più imbranata e smemorata di ora, così Jon era costretto a portarsi dietro la roba anche per me. Un giorno abbiamo escogitato un metodo per far di che lui avesse dietro l'occorrente per entrambi, in caso io mi fossi dimenticata qualcosa" spiego Rebekah mentre si siede sul bordo di un muretto lì vicino e mentre Jonathan prende qualcosa dallo zainetto che ha in spalla e si avvicina a lei
"Già, così abbiamo creato i piani dalla A alla D" continua lui al posto di Rebekah "Il piano A era per quando aveva fame o sete, il piano B era per quando andavamo in campeggio e aveva paura del buoi o dei tuoni, il piano C è per quando si fa male e il piano D è per quando ha voglia di cioccolato o Nutella. Ora però abbiamo eliminato il piano A e B" finisce di spiegare e, nello stesso momento, di fasciare il ginocchio ci Rebekah. Lei per tutto il tempo è rimasta ferma, pur con un'aria sofferente in faccia
"Wow! Allora non sei solo bello, sei anche pronto a tutto. Perché non ti sei messa con lui?" le chiede M.J.
"Michelle!" esclama lei imbarazzata alzandosi e avvicinandosi nuovamente a noi, ma prima che possa raggiungerci Jonathan la prende come se fosse un sacco di patate e la appoggia sulla sua spalla
"Jonathan! Frost mettimi immediatamente giù se non vuoi subire la mia collera" urla lei, leggermente divertita, mentre gli tira dei pugni sulla schiena. Lui ride e la mette giù, così lei si aggiusta la maglia e si avvicina a noi mentre Michelle e Ned guardano lei e Jonathan a bocca aperta e mentre io guardo Jonathan con invidia e gelosia

"Va bene, che ne dite di un giro turistico?" ci chiede Jonathan
"Certo" rispondiamo noi quattro in contemporanea, anche se io rispondo un po' controvoglia
Il giro è relativamente tranquillo
Rebekah sta tra me, che ogni tanto guardo Jonathan con gelosia, e Jonathan, che ci fa da guida, fa delle battutine e racconta fatti di quando lui e Rebekah erano bambini mettendola in imbarazzo. Infatti lei inizia a giocare con l'elastico che porta al polso
Alla fine riusciamo a tornare all'albergo per le 20:45, un quarto d'ora prima che finisca il "coprifuoco" improvvisato dei professori

"Ammettilo, lei ti piace" mi dice Ned dopo un po' di tempo che siamo in camera
"Non mi piace Rebekah" gli rispondo io distrattamente. Ma, appena mi rendo conto di ciò che ho detto, mi giro verso di lui
"Wow, amico! Sei cotto forte! Non ti ho nemmeno detto di chi e te vai subito a pensare a lei" esclama lui entusiasta
"Mi raccomando urla un po' di più, che in Alaska non ti hanno sentito bene" sbotto io "e comunque, lei non ricambia. Quindi sei pregato di non dirlo a nessuno" finisco io girandomi dall'altra parte del letto e dandogli le spalle

Spazio Autrice
Xiao piccoli pandacorni
So che il capitolo è più lungo del solito, però mi piaceva troppo l'idea e mi sono fatta trasportare
Peter: io credo che sia carino
Awwww
Che dolce che sei bimbo ragno
Comunque...
Ciao ciao e buona serata💜
Peter: ciao a tutti e buona serata💜

P.s. Mi sono nuovamente dimenticati di pubblicare. Lo so. E mi scuso, ma sono così nervosa per gli esami (che sono questa settimana, il 25) che passo tutto il giorno a studiare. Ieri ero da mia nonna, mi sono rilassata e mi sono dimenticata ogni singola cosa che dovevo fare

You're my soul mateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora