"Vi prego, fatemi tornare con lei" supplica ancora una volta Peter
"Adesso basta Peter" lo sgrida il professore di inglese
"Ma-" prova a difendersi lui
"Adesso basta Parker! Smettila o rimarrai chiuso in hotel per il resto della gita" lo minaccia la professoressa di storia dell'arte
"Posso almeno passare la nottata in camera sua?" prova a chiedere Peter
"Assolutamente no" dicono in coro il prof di italiano e la prof di storia dell'arte
Durante tutta la discussione la professoressa di storia è rimasta in silenzio"Meno male, speravo di trovarvi insieme" dice la professoressa Bianchi, quella di storia
Dopo la discussione siamo saliti in camera e ci siamo riuniti in camera mia e di Michelle con lei e Ned
"Cosa voleva prof?" chiedo io educatamente
"Volevo dire a te e a Peter che se volete potete dormire in camera insieme, se a Michelle non da noi dormire con Ned. Domani passerò io a svegliare voi ragazzi quindi appena svegliato Peter può andare a darsi nuovamente il cambio con Michelle" ci spiega le in tono calmo
"A me va bene" dice subito in Michelle
"Anche a me va bene" accorda Ned
"Grazie professoressa. Ma perché ci aiuta?" le chiede Peter
"Vedi Peter io, a differenza di quei vecchi di mezza età dei miei colleghi, sono ancora giovane, ho solo 25 anni e so cosa significa essere innamorati di qualcuno, soprattutto alla vostra età. Forse posso essere ritenuta stupida a lasciare da soli due ragazzi di sedici anni nella stessa stanza, perché potrebbero fare... Cose. Ma so che te sei responsabile e so che lo è anche Rebekah, anche se con lei ci conosciamo solo da qualche mese, e poi so che lei sta troppo male a causa della gamba" risponde lei
"Grazie professoressa" le dico io
Lei mi sorride ed esce, seguita da Ned e Peter, che è andato a mettersi il pigiamaMi faccio aiutare da Michelle per mettermi i pantaloni del pigiama e per mettermi nuovamente sul letto
Poi si cambia lei e va da Ned e Peter mentre io aspetto seduta sul letto
"Hey" esclama Peter entrando nella stanza e chiudendo la porta alle sue spall
Un dettaglio mi stupisce: Peter ha in mano una busta
"Cos'è quella busta?" chiedo incuriosita
"Ho pensato che, non potendo scambiarci i regali domani, avremmo potuto farlo oggi" mi risponde lui sorridendomi dolcemente
"Va bene. Prendi quella busta rossa lì nell'angolo" gli dico io sorridendogli a mia volta
Lui la prende e poi si siede accanto a me
"Prima te" mi dice lui con un tono che non ammette repliche
"Va bene" rispondo io prendendo la busta che mi porgeApro la busta che mi da e sorrido istintivamente quando vedo due pacchetti
"Mi hai fatto due regali?" chiedo guardandolo mentre tiro fuori il primo
"Beh, non sapevo cosa farti così te ne ho fatti due" mi risponde lui ridacchiando e grattandosi la nuca
Apro il pacco e sorrido vedendo un braccialetto con il simbolo dei doni della morte, una piccola civetta e il boccino d'oro e una collana con un lupo che ulula
Prendo l'altro e lo apro. Non posso fare a meno di scoppiare a ridere e fare una risatina da ebete: mi succede sempre quando sono felicissima di un regalo.
Guardo meglio il libro che ho tra le mani e lo stringo al petto: è il terzo libro di hunger games, l'unico che mi mancava
"Ti sono piaciuti?" mi chiede Peter alzandosi e prendendo la collana.
Io sorrido e annuisco prendendo i capelli e spostandoli sulla spalla. Peter mi aggancia la collana e io ributto i capelli all'indietro
"Adesso è il tuo turno" dico io sorridendo e porgendo i regali a PeterLui li apre tutti e tre rimanendo impassibile
Lo guardo mentre li appoggia sul letto: un orologio di Harry Potter, un pupazzetto di Yoda e uno di Darth VaderPoi si alza e mi guarda
"C-che c'è?" N-non ti sono p-piaciuti?" chiedo con la voce tremante per paura di avergli regalato delle cose che non gli piacciono
"No,no!" esclama lui velocemente "è solo che ho pensato che domani dovrai partire e non ci potremo nemmeno sentire durante il viaggio perché mentre io sono in pullman te sei ancora in aereo"
"Ma vaffanculo!" esclamo io sollevata "mi hai fatto prendere paura"
"Scusa" mi dice lui ridendoRestiamo svegli fino a mezzanotte e, una volta scattate le 24, decidiamo di andare a letto
"Mi dai una mano a stendermi per favore?" chiedo a Peter mente si siede sul suo letto
"Va bene" mi dice alzandosi e venendo vicino a meAppena è vicino a me, si ferma e mi guarda negli occhi.
Io lo guardo a mia volta e arrossisco per via della vicinanza
Lui sembra paralizzato, così io mi alzo leggermente, facendo attenzione a non sforzare la gamba, e appoggio le mie labbra sulle sua
Lui resta fermo per qualche istante poi si avvicina a me, facendomi sedere nuovamente per bene, e ricambia il bacio
Quando ci fermiamo sorrido sulle sue labbra, incapace di fare altro
Dopo Peter mi aiuta a sdraiarmi e si sdraia anche lui sul suo letto"Peter?" lo chiamo io dopo poco guardandolo, dato che siamo girati l'uno verso l'altra
"Si?"
"Buon natale" gli dico io sorridendo
"Buon Natale anche a te" mi dice lui aprendo, finalmente, gli occhi e sorridendomi a sua voltaIl mattino dopo io e Peter ci svegliamo alle sei e lui si cambia con dei panni che si era portato dietro ieri perché, a mia insaputa, si era già organizzato con Michelle in modo da cambiarsi e poi andare ognuno nelle proprie camere
Peter decide di cambiarsi in camera credendo che io stia ancora dormendo, dato che ho gli occhi chiusi e resto ferma sul letto
Quando apro gli occhi vedo Peter senza maglia
Arrossisco violentemente e fingo di tossire
Peter mi guarda e, arrossendo, si gira dall'altra parte"Allora ragazzi. Dato che il pullman verrà a prenderci all'aeroporto, abbiamo deciso che accompagneremo la professoressa Bianchi e la signorina Swann all'entrata del loro gate e poi andremo a prendere il pullman" ci dice il professore di italiano
Una volta arrivati all'aeroporto Ned e Michelle mi salutano velocemente e poi tornano dagli altri
Peter invece mi guarda imbarazzato, molto probabilmente per via della presenza della prof
La professoressa, che sembra accorgersene, va verso l'hostess all'entrata e ci lascia soli"Fa attenzione quando arrivi" mi dice Peter
"Tranquillo. Ci saranno Steve e Bucky a prendermi" gli dico io sorridendo
"Rebekah" mi chiama da lontano la professoressa
"Arrivo" le urlo io di rimando
"Ciao" dico a Peter dandogli un bacio sulla guancia, quasi all'angolo della bocca, e poi me ne vado, sostenendomi con la stampella che i prof hanno trovato chissà dove, ridendo per la faccia che ha fatto Peter e per il fatto che sia arrossitoSpazio Autrice
Xiao piccoli pandacorni
La legge 13 è stata approvata. Speravate di liberarvi di me, vero? E invece no, io sono ancora qui a rompervi le pluffe e resterò per un bel po'😂😈
Ciao ciao🍫
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You're my soul mate
FanfictionRebekah non era mai stata una ragazza normale secondo gli altri Aveva una bella vita, era la figlia di un genio, playboy, filantropo, miliardario, era sempre allegra però, e questo per gli altri era strano, si distraeva spesso dalle lezioni e si per...