Quando sento la porta dell'ascensore mi affaccio dalla porta di camera
Appena vedo Peter gli corro incontro e lo abbraccio facendo cadere entrambi a terra
Ci guardiamo negli occhi e poi scoppiamo a ridereCi alziamo e andiamo in cucina, dove troviamo Wanda
"Hey Wanda" attiro la sua attenzione
"Ciao Reb, ciao Peter" ci saluta lei
"Ciao" la saluta di rimando Peter
"Se mi cerca qualcuno puoi dire che sono fuori?" le chiedo io
"Va bene" risponde lei, sapendo di non avere altra che scelta che accettare
"Grazie" le rispondo io prendendo Peter per mano e trascinandolo verso l'ascensorePrima di entrare mi appoggio un dito per fargli capire di restare in silenzio e lui annuisce, poi gli lascio la mano
Una volta abbastanza lontani dalla Stark Tower, mi giro verso Peter e gli sorrido per poi dargli un bacio sulla guancia e continuare a camminare
Dopo pochi attimi Peter mi raggiunge e afferra la mia mano facendo incrociare le nostre dita"Dove stiamo andando?" mi chiede Peter
"In un posto speciale. Ora lo vedrai, è letteralmente dietro l'angolo" gli rispondo io sorridendoGiriamo l'angolo e ci troviamo davanti ad un grande palazzo rosso.
Quando varchiamo la porta mi sento a casa
"Buongiorno Rebekah" sento dire ad una voce famigliare
"Buongiorno James" rispondo io educatamente "mi dai la chiave del mio armadietto, per favore?"
"Certo. Tieni" mi dice lui passandomi una piccola chiave "Oggi che farai?" mi chiede
"Niente di che. Pattino un po' con il mio amico e basta" gli rispondo io tranquillamente
"Allora, perché siamo venuti ad una pista di pattinaggio sul ghiaccio?" domanda Peter una volta che siamo arrivati al mio armadietto "E perche te hai un armadietto personale?"
"Siamo venuti ad una pista di pattinaggio perché avevo voglia di fare qualcosa di carino prima di domani e perché volevo evitare di incontrare nuovamente mia madre che sclera come una pazza" rispondo io alla prima domanda "e ho un armadietto personale perché da piccola facevo pattinaggio, poi ho smesso ma il signor Black continua a riservarmi un armadietto""Sei sicuro di farcela da solo?" chiedo a Peter, che sta tremando sui pattini
"Si, quanto vuoi che sia difficile?" mi chiede lui entrando nella pista
Appena entra, scivola e cade
"Oddio Peter" esclamo io ridendo, senza riuscire a fermarmi
"Ahah, molto divertente" dice lui mettendosi a sedere
"Dai, ti aiuto" gli dico io porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi
"Grazie" risponde lui prendendo la mia manoLo faccio appoggiare alla barriera che segna il delimitare della pista e poi gli faccio fare qualche passo
"Allora, io vorrei andare a fare un giro. Te ce la fai a restare un po' da solo?" gli chiedo io sorridendo vedendo quanto è imbranato nel restare in piedi
"Si, vai pure" mi dice lui sorridendomi a sua voltaVado al centro della pista e mi metto a fare dei giri intorno e basta, senza fare niente di chissà che
Poi torno da Peter, che mi guarda imbambolato
"Come hai fatto?" mi chiede Peter
"A fare cosa? A restare in piedi? Sai, ci vogliono anni e anni di allenamento" gli dico io ironicaDecido di provare a portare Peter più lontano dalla ringhiera. Andiamo verso il centro
Dopo un po' Peter perde l'equilibrio e, non riuscendo a restare in piedi, cadiamo entrambiNon appena sbatto la schiena conto il ghiaccio, sento il fiato mancarmi, i polmoni vuoti e la schiena bruciare a contatto con il ghiaccio freddo.
In più il peso di Peter sullo stomaco non mi consente di riprendere fiato"O mio dio!" esclama Peter spostandosi di lato, lasciandomi modo di riprendere aria "Scusami Rebekah! Scusami"
"Non-non t-ti pre-preoccu-pare" gli rispondo io, tra una boccata d'aria e l'altra, mettendomi a sedere
"Scusa" dice Peter, ancora una volta, mettendosi a sedere a sua volta "Per farmi perdonare voglio portarti in un posto" mi dice lui sorridendo e riuscendo, miracolosamente, ad alzarsi da solo"Grazie" dico sorridendo a Peter
Mi ha portato in un bar e ha ordinato due cioccolate calde:una normale per lui e una con panna montata sopra per me
"Di niente. Mi sono impaurito prima, così ho pensato di farmi perdonare in questo modo" mi dice lui sorridendo dopo l'ultimo sorso di cioccolata
"Ti adoro Pete" dico senza pensarci su una seconda volata
Peter smette di giocare con dei residui di cioccolata e alza la testa guardandomi negli occhi
Io mi rendo conto dopo di ciò che ho detto
"Mi hai appena detto che mi adori?" mi chiede lui
"Si" rispondo secca
"Mi hai chiamato con un soprannome?" mi domanda subito dopo le mia risposta
"Si" rispondo secca una seconda volta
"Va bene" risponde lui per poi fermarsi "Io posso chiamarti con un soprannome?" mi chiede lui, continuando a guardarmi fisso negli occhi
"Va bene" rispondo io fermandomi un attimo prima di continuare "Potresti chiamarmi" mi interrompo una seconda volta per pensare
"Bekah!" esclama Peter con un sorriso in faccia che ricorda così tanto quello di un bambino mentre fa vedere qualcosa ai genitori con aria soddisfatta
"Va bene" rispondo io sorridendo "Ma mi devi promettere che, se mai accadrà qualcosa tra di noi, smetterai di chiamarmi così" gli dico diventando seria
"Lo prometto. Ma perche?" mi domanda Peter
"Perché assocerei questo soprannome a questi momenti felici. Perciò sentirti chiamarmi in questo modo mi farebbe solo stare peggio" gli spiego abbassando lo sguardo e sorridendo in un modo quasi malinconico
"Va bene. Tanto non accadrà mai niente di male tra di noi" mentre dice quest'ultima frase alzo lo guardo perciò riesco a vedere quando, una volta finita la frase, lui sorride innocentemente"Siamo quasi arrivati alla torre. Dovrei andare" dice Peter sospirano e guardandomi negli occhi
"Già. Che ne dici di venire a casa di Steve e Bucky domani? Così festeggiamo insieme capodanno e finalmente dico ai mia e a gli altri stalker della mia vita che stiamo insieme e finalmente possiamo evitare di nasconderci a tutti e scappare dalla torre, come abbiamo fatto oggi" gli propongo io
"Si" risponde lui mentre gli si illuminano gli occhi
"Però c'è un piccolo problema. Hai presente che Wanda è già a conoscenza della nostra relazione? Ecco, c'è un'altra persona che sa della nostra relazione anche se io non gli ho detto niente" gli dico io sorridendo imbarazzata
"Chi altri lo sa?" mi chiede incerto. Nei suoi occhi vedo dell'incertezza e un po' di terrore
"Il dio più stronzo di Asgard! Nonché stalker professionista, meglio di mio padre e Jarvis! Loki, il dio degli inganni" dico tutto con fare teatrale e poi scoppio a ridere vedendo la faccia scioccata di Peter
"Loki? Il dio che ha attaccato New York sei anni fa?" chiede alquanto nervoso
"Si. Ma giuro che può essere gentile" gli dico io sorridendoSpazio Autrice
Xiao piccoli pandacorni
Lo sapete che il capitolo è qui da stamani e io mi sono accorta solo ora (23:26) che mancava lo spazio autrice
...
La scuola è iniziata da due settimane e io sono già fusa. Fantastico!
Comunque vi volevo dire che non farò più dei capitoli a parte per ringraziarvi delle visualizzazioni, ma scriverò in fondo al capitolo
Poi vi volevo anche ringraziare delle 2k di visualizzazioni.
Grazie mille😽💛
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You're my soul mate
FanficRebekah non era mai stata una ragazza normale secondo gli altri Aveva una bella vita, era la figlia di un genio, playboy, filantropo, miliardario, era sempre allegra però, e questo per gli altri era strano, si distraeva spesso dalle lezioni e si per...