ottavo

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Martedì 22/09/1987
Luca

"Oh Luca!" mi chiama Stefano mentre preparo lo zaino per uscire da scuola alla fine dell'ora di italiano
"Che vuoi?"
"Ho saputo che Silvia, organizza una mega festa di inizio scuola a casa sua il tre ottobre, è un sabato, che ne dici? Ci andiamo?"
"Boh ci sta, ma è vero?"
"Beh, sì. A parte che ha invitato praticamente tutta la scuola"
"Ma è un sacco di gente!"
"Sì ma sai com'è Silvia, fa sempre le cose in grande... te la ricordi la sua festa di compleanno in quinta elementare?"
"Eccome se me la ricordo! Champagne per bambini, indimenticabile. Penso che tutti quelli che erano in classe con noi alle elementari si ricordino di Silvia e delle sue feste. O perlomeno io, te, Cristina e Giorgio ce le ricordiamo".
Al menzionare le elementari, ritorno con la memoria a tutte le super feste organizzate da Silvia, ah che bei tempi...
"Sì che poi il buffo è che siamo finiti tutti in classe insieme anche alle medie e alle superiori abbiamo scelto tutti la stessa scuola, quindi ogni anno mega feste!"
"Esatto, immagina che andiamo nella stessa università! Festini privati per i prossimi cinque anni. Mh, facendo i calcoli quando avremo venticinque anni e ci laureeremo, saranno diciotto anni di feste di Silvia! Immaginatelo!"
"Eccome se me lo immagino! Che pacchia!" Al commento ci mettiamo entrambi a ridere. Siamo proprio come fratelli io e Stefano, anche se in realtà abbiamo caratteri abbastanza diversi. Lui è estroverso, vivace, muscoloso, un po' rompiscatole e soprattutto è un playboy. Io sono un po' più introverso, mi piace stare da solo e le ragazze non sono l'unica cosa a cui penso... beh negli ultimi due giorni non ho fatto altro che pensare a Claudio però sono dettagli totalmente irrilevanti, cioè, è una cosa passeggera. È sicuramente perchè l'ho appena conosciuto.
"Dai andiamo, che sennò perdo il pullman"
"Ma non avevi la macchina?"
"Beh, sì, è a fare la revisione. La vado a prendere domani. Parlando di macchine -mi dice mentre scendiamo le scale e ci dirigiamo verso l'uscita- ma tu non l'avevi mica?"
"Sì, è buca... e poi ha iniziato a fare dei rumori strani, non vorrei rimanere a piedi o peggio esplodere"
"Non vorrei mai che il mio migliore amico rischi solo per venire a scuola in macchina"
"Aw come sei dolce"
"Ma piantala!". Ci mettiamo entrambi a ridere quando qualcuno si fa strada in mezzo a noi e appoggia le braccia sulle nostre spalle.
"Ragazzi!"
"Silvia, come va?"
"Tutto bene, la prof di latino ci ha lasciato due versioni da fare per domani, uffa"
"Anche a noi -le dice Stefano- che ne dici se oggi pomeriggio ci troviamo a casa mia per farle?"
"Perfetto! Fate venire anche Cristina, facciamo una rimpatriata"
"E Giorgio lo lasci indietro?"
"Giusto" poi si gira "Giorgio! Vieni qui un attimo!"
"Silvia! Arrivo" urla in risposta il nostro amico facendo girare tutti.
"Ragazzi, cosa tramate?" si aggiunge anche Cristina alla conversazione, proprio come ai vecchi tempi
"Allora -esordisce Stefano- è una mia idea. Dato che domani abbiamo tutti e cinque latino, e la prof ha lasciato delle versioni da fare, ci state se andiamo tutti a casa mia come e le facciamo insieme? Almeno passiamo il pomeriggio e facciamo i compiti"
"Per me va bene, solo che devo essere a casa per le sei che ho tennis" dice Giorgio
"Okok, Cristina?"
"Per me non c'è assolutamente problema"
"Allora facciamo per le tre a casa mia"
"Perfetto a dopo allora" ci salutano i due mentre vanno alle rispettive macchine.
"Ah Silvia ma quindi è vero che hai organizzato una festa il tre?" le chiedo già che ci sono
"Sì, è a casa mia, a Gorgonzola"
"Ah già vero che ti sei trasferita qualche anno fa" metto una mano sulla fronte ricordandomi il fatto
"Traditrice della patria, come hai potuto lasciarci"
"Scusate se avevo in eredità una villa con piscina"
"Voi ricchi non li capirò mai. Però resta il fatto che sei una traditrice della patria! Dante ti avrebbe messo nell'Inferno"
"E invece no, perché lo avrei fatto divertire ad una delle mie feste e lo avrei fatto pentire delle sue azioni"
"Vabbè se lo dici tu... Comunque io ci sono" dice Stefano
"Luca tu?"
"Sì ci sono anche io"
"Perfetto! Vestitevi carini, si sa mai che rimorchiate qualcuno"
"Beh Silvia, devi sapere che il tuo amico qui è cotto di Camilla, e lei di lui" le dico divertito
"AH rubacuori! Quindi uscite insieme?"
"Ecco è questo il punto, è troppo stupido per chiederle di uscire" dico ricevendo uno schiaffetto sulla spalla da parte di Stefano"
"Non è vero, e poi non mi piace mica!"
"Sì certo, e io sono un unicorno"
"Ragazzi smettetela vi prego" dice Cristina
"Comunque alla mia festa verrà un sacco di gente e sono sicura che anche Camilla ci sarà, non sprecare questa occasione e avvicinati a lei, che anche se non sono in classe con voi, conosco i miei polli"
"Tranquilla, garantisco io per il Signor Nolli qui presente, che dopo il tre ottobre lui e Camilla si metteranno insieme"
"Perfetto! Allora a oggi pomeriggio, ciao!!" ci saluta lei dirigendosi al suo motorino rosso fiammante, mentre noi raggiungiamo la fermata.
Proprio mentre ci fermiamo per aspettare il pullman, scorgo Claudio di fianco a noi. Evidentemente deve avermi visto perchè mi fa un cenno con la testa ed un sorriso, per poi tornare serio ad aspettare. Anzi in realtà sembra quasi timoroso. Chissà di cosa, mi piacerebbe scoprirlo, conoscerlo meglio e chiacchierare del più e del meno insieme a lui. Proprio mentre arriva il pullman e apre le porte per farci entrare tutti, mi balena un'idea in mente. E se chiedessi a Claudio di venire alla festa con me?

Capitolo abbastanza corto a tema slice of life, ma mi piceva introdurre un po' più approfonditamente (anche se non troppo) le relazioni che ha Luca con i suoi amici. Spero vi piaccia!
Alice

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