-Quindicesimo-

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«..e io ero tipo "ma mi prendi in giro? Se aquello è un drago, io sono una mariposa

Mitchelle si mise a ridere.
«Sei consapevole del fatto che metà delle cose che hai detto io non le ho capite?» chiese ridendo.

Io sbuffai e feci un gesto con la mano come per dire "è irrilevante". «Vuol dire che ti insegnerò lo spagnolo, chico»

Lui sorrise e girò la cannuccia nel suo frappe. «Allora tu lascerai che io ti insegni il francese»
Io scossi la testa con la cannuccia tra le labbra. «Non ci pensare nemmeno, io quella roba non ho intenzione di impararla.»

Lui rise di nuovo.
«Quindi dovrei solo fare quello che dici tu?»
«Vedo che cominci a capire»

Lui scosse la testa con un sorriso e appoggiò il bicchiere di carta ormai vuoto al suo fianco. Poi si sdraiò nell'erba della collina portando una mano dietro la testa. Guardava le nuvole sorridendo.

«Hai mai pensato che Zeus si diverta a fare forme con le nuvole, come facciamo noi con la sabbia?»

Io appoggiai il bicchiere vuoto nell'erba e mi sdraia al suo fianco, guardando verso il cielo.
«Deve essere un passatempo divertente»

Mitchelle rise.
«Te lo immagini? "Signore, qual'è il suo hobby preferito?" "Bah, io faccio le formine con le nuvole"»
Questa volta fui io a ridere.

«Certo che ne hai di fantasia»
Mi concentrai sulle nuvole, per individuare qualche forma.

«Guarda, quella sembra un drago» Mitchelle alzò un braccio indicando da qualche parte nel cielo.

Sentii una morsa alla bocca dello stomaco. Mi ricordava terribilmente i pomeriggi in cui io, Luke e Annabeth guardavamo le nuvole stesi nei campi di fragole.

«Tutto bene Lola?»
Io annuii e cercai di scacciare quel pensiero. Il passato era passato, volevo smetterla di preoccuparmene.
Volevo godermi l'uscita con Mitchelle.

«Quella assomiglia a Symour»
«Oh dei, è vero!»
Ridemmo entrambi senza un motivo preciso.

Sentii le dita di Mitchelle sfiorare il dorso della mia mano e deglutii a vuoto. Mi faceva uno strano effetto.
«Quella invece sembra il Pugno di Zeus con i baffi»

«Come fa un ammasso di sassi ad avere i baffi?» chiesi divertita.
«Non lo so, chiedilo a lui»

Per la seconda volta le sue dita toccarono le mie, questa volta più decise. Cercai di ignorare il battito del cuore che si faceva più forte.

«Ti sei mai chiesto cosa succede quando Eolo starnutisce? Forma un tornado?»

Mitchelle rise di nuovo «Non ci ho mai pensato. Sai, impiego il mio tempo in altro»

Questa volta le sue dita scivolarono sul mio palmo, facendo intrecciare le nostre mani. Io la strinsi leggermente, accarezzando con il pollice il dorso della sua mano.

Lo vidi sorridere.
«Sai, ho sempre voluto chiedertelo»
«Cosa?»
«Ti sei fatta male?»

Io lo guardai interrogativa.
«Quando sei caduta dal cielo»

||La Figlia Del Fuoco|| Completa ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora