Carmen continuava a navigare in ricordi sempre più sfocati e annebbiati dai drink che aveva bevuto e che ancora di certo non aveva smaltito. Ora con la mente pensò a quando era nel bagno di fianco alla sala relax, tutta concentrata, a cercare di fare andare via la macchia che aveva lasciato l'alcool sulla sua maglietta. Lì, finalmente, la musica rimbombava di meno; non c'era nessuno da quelle parti: solo Carmen che proseguiva nella sua missione impossibile ed insensata. Improvvisamente, la cantante sentì la porta del bagno aprirsi piano piano; per un attimo temette che potesse essere qualcuno della produzione che l'aveva trovata e che sarebbe stata pronta a rimproverarla. Come già detto, la ragazza non voleva mai avere qualcosa fuori posto e, soprattutto, farsi vedere con qualcosa fuori posto.
Fortunatamente si sbagliava: era Lauren. "Guarda che se strofini così forte rischi solo di rovinarla di più", le disse la ballerina entrando in bagno, questa volta senza prenderla in giro. Carmen quindi apprezzò il suo tono: si guardò la maglietta ancora sporca, sospirò, posò il fazzoletto che stava usando, e poi sorrise a Lauren. Quest'ultima si avvicinò, e le pose un braccio attorno al collo, con la mano che le accarezzava la spalla. Le due si specchiarono e Carmen appoggiò la sua testa sulla spalla di Lauren. "Stai bene anche con la maglietta sporca" disse la ballerina per rassicurare la cantante.
Quel momento di tranquillità e quasi tenerezza venne però subito interrotto da Lauren, che tornò improvvisamente in se stessa, nonché nel mood euforico. "So! Torniamo a ballare?", chiese prendendo la mano di Carmen e cercando di trascinarla verso l'uscita del bagno. Si bloccò però da sola: "Wait! Torniamo di là, but first...let me take a selfie!", esclamò richiamando la canzone dei Chainsmokers. "Un selfie?" replicò Carmen. Già, con quale telefono avrebbero potuto scattare selfie dal momento che i dispositivi sarebbero stati riconsegnati ai ragazzi solo il giorno dopo? "Oh, it doesn't matter. C'mon Carmela! T'appost". Lauren ritrascinò Carmen verso lo specchio, e iniziò quindi a fingere di tenere in mano un cellulare, con il quale non potè che scattare delle foto altrettanto per finta.
Fecero le pose più buffe e più strane, finchè Lauren non chiese a Carmen di fare una finta-foto con il bacino sulla guancia. La cantante, però, senza fare apposta, o almeno, non consciamente, le baciò tra la guancia e le labbra, lasciandole il segno del rossetto. "Carmela! Che fai?!" esclamò Lauren, facendo finta di rimproverare Carmen. "Scusa, lo so, sono un disastro". Carmen si sentiva sempre un disastro, e come sempre si scusava per le minime cose. "Vieni qui". La cantante strappò un pezzo di carta igienica e lo bagnò leggermente con l'acqua, per tentare di pulire la macchia ora sul viso di Lauren.
Carmen aveva una mano sul collo di Lauren e l'altra tentava di rimuovere il rossetto. Mentre faceva ciò, era inevitabile che il suo sguardo si posasse, anche solo per un secondo, sulle labbra della ballerina. Non si soffermava più di tanto, perché inconsapevolmente aveva paura che Lauren la vedesse. Però la ragazza americana aveva gli occhi chiusi mentre si faceva struccare e fu proprio quando Carmen si soffermò anche su questi ultimi, che Lauren li aprì. A questo punto, la cantante si bloccò: una sua mano si staccò dal collo della sua compagna di squadra, e l'altra mano smise di rimuoverle il rossetto.
Le facce di Carmen e Lauren erano di fatto a qualche centimetro di distanza e le due si stavano guardando dritte negli occhi. Ma ci fu solo questo e per altro durò un millisecondo, dal momento che la ballerina, forse imbarazzata, si girò verso lo specchio per guardare la macchia di rossetto tra la sua guancia e il suo labbro, abbandonando così il contatto visivo con la cantante. "Dai Carmela, dobbiamo rimuovere, prima che qualcuno pensi che io abbia tradito Daniele!", disse scherzando, per affievolire in qualche modo l'intensità di quel momento. Carmen non disse niente; annuì sorridendo e riprendendo a sistemare Lauren questa volta da una distanza decisamente maggiore.
La ragazza siciliana che ora, il mattino dopo la finale, ripensava alle ore precedenti non trovava niente di anomalo neanche in questo episodio. In fondo si trattava di un bacino sulla guancia mal riuscito e per altro non era neanche la prima volta che Carmen aveva struccato Lauren, e che quindi i loro visi erano stati così vicini. La aveva sempre vista. Non c'era nulla di strano.
Sfortunatamente la cantante non riuscì praticamente più a ricordare cosa fosse successo dopo. Sapeva che le ragazze erano ritornate nello studio a festeggiare con tutti gli altri, e che poi i quattro finalisti qualche ora dopo erano stati caricati su un van che dal luogo del party le aveva portate – guidando per neanche un minuto – alla casetta dei blu, dal momento che nessuno di loro riusciva a reggersi in piedi.
Era passata un'oretta da quando Carmen aveva iniziato a cercare di ricostruire cosa fosse successo quella notte e ciò che aveva ottenuto erano solo frammenti di "è già successo, nulla di strano".
Forse, però, il fatto che tutto questo fosse "già successo" non implicava di conseguenza il "nulla di strano". Certamente a Carmen continuava a sfuggire il momento più significativo della serata e non c'era pericolo che le tornasse in mente a breve. Troppo impegnata a cercare quest'ultima grande cosa, avrebbe dovuto rendersi conto che tutti i piccoli ricordi che le erano rimasti in mente intanto erano già qualcosa. Era troppo convinta che dovesse cercare per forza altro, altro ancora, che non si accorse che i frammenti di memoria non erano istruzioni per costruire il puzzle della serata, come credeva lei, bensì i frammenti di memoria erano il puzzle. Erano i pezzi del puzzle, e anche se mancava quello più grosso già permettevano di intravedere qualcosa.
Forse, avrebbe dovuto chiedersi come mai, nel tentativo di ricostruire ciò che era successo, richiamò nella mente solo i momenti con Lauren. Dopo essersi guardata allo specchio e non essersi riconosciuta quella mattina, alla fine, aveva automaticamente e inconsciamente già escluso che qualcun altro avesse potuto portare a quella situazione e a farla sentire in quel modo. E continuava a chiedersi "cosa" fosse successo con Lauren, quando invece avrebbe dovuto chiedersi "perché" pensasse che fosse successo proprio con Lauren.
Per un istante, Carmen riuscì a riformulare la domanda che la torturava da più di un'ora: passò da "Carmen, perché non ti ricordi altro?" a "Carmen, perché ti ricordi proprio e solo questo?", ma non fece in tempo neanche ad iniziare a pensare, che sentì la maniglia della porta del bagno tentare di aprirla; cosa che non avvenne in quanto la cantante era ancora accovacciata contro la porta stessa, così bloccandola. Era Lauren...
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Laurmen: DON'T
FanfictionUna fanfiction di sensazioni. Senza azioni. Non troppe almeno. Le sensazioni che prova Carmen dalla fine del programma alla partenza di Lauren per gli Stati Uniti.