Passò non troppo tempo, e Marcello fece il suo ritorno al tavolo dove i cinque avevano appena finito di cenare. "Bene, ora che ho pagato, passiamo a cose serie. Che cosa volete fare ora?", chiese rivolgendosi particolarmente alle due ragazze, dal momento che aveva già parlato con Irama ed Einar sul da farsi. "Noi tre pensavamo di andare a berci qualcosa...".
Improvvisamente, Carmen tornò seria. Era come se fosse bastata la parola "bere" per evocare tutto d'un tratto quello che era successo tra lei e Lauren dopo la finale, appunto sotto l'effetto dell'alcool. Nel suo inconscio non se la sarebbe sentita di fare qualcosa o soprattutto di sentirsi anche solo minimamente fuori controllo. Ubriacarsi era davvero l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento; era riuscita a passare una bellissima giornata lontana dalle paranoie o dai sensi di colpa, e ora voleva solo tornarsene a letto ed evitare qualsiasi cosa che potesse complicare ulteriormente la situazione.
"Ragazzi, io sono davvero stanca, credo di passare...", rispose declinando l'invito. "Ne sei sicura sicura?", si accertò Marcello. Carmen annuì, e spiegò che non ci sarebbero stati problemi a chiamare un taxi che l'avrebbe portata all'hotel che tutto sommato era vicino al ristorante. "Vengo con te", si aggiunse subito dopo Lauren. Alla ballerina sarebbe piaciuto sicuramente prolungare la serata e bere, ma era come se senza la sua compagna d'avventure questo non avrebbe avuto poi così tanto senso.
"Allora vi chiamo un taxi", concordò Marcello. Carmen, prima di andarsene, chiese di andare per un momento in bagno. Aveva bisogno di stare per qualche secondo da sola: era incredibile come il solo nominare l'alcool avesse fatto cambiare il suo umore così in fretta e riaffiorare ricordi che si era auto-promessa di seppellire, almeno durante quella giornata.
"Carmen, resisti ancora poco. Ce la puoi fare. Sei andata bene tutto oggi...Non rovinare tutto così. Ora respira. Sorridi. Torna dagli altri. Poi torna in hotel con Lauren. E dormi. Ce l'hai quasi fatta. Manca poco...", ripetè nella mente la cantante, mentre si guardava nello specchio del bagno del ristorante. Decisamente non troppo convinta, ma comunque a sufficienza, ritornò poi dagli altri quattro, pronta per prendere il taxi.
Sopra il veicolo, rimase tutto sommato in silenzio. Ora era da sola con Lauren. E avrebbe passato la notte sola con Lauren. Nella stessa stanza. Nello stesso letto. Ma non più nella casetta. Non ci aveva ancora pensato durante la giornata: le uniche due volte che erano salite in camera era stato molto velocemente, e con troppa eccitazione di andare prima in spiaggia e poi a cena sul mare. Ma ora sarebbe stato diverso. Avrebbero passato ore insieme...
E così Carmen cominciò ad agitarsi e a provare un senso d'angoscia durante un tragitto molto corto, che però sembrava non finire più. Proprio perché corto, Lauren non avviò una conversazione, né dubitò che ci fosse qualcosa di strano vedendo quanto la cantante fosse silenziosa. Passò invece quei due o tre minuti a guardare distrattamente qualche post su Instagram.
Ma se il tragitto con il taxi a Carmen sembrò durare un'eternità, ancora più lungo le parve lo stare in ascensore con Lauren una volta in hotel. Tenne lo sguardo basso aspettando che raggiungessero il loro piano il prima possibile. "Mi sono divertita un sacco oggi. La Sicilia fa proprio per me", ruppe il silenzio Lauren, sciogliendo il ghiaccio. Le porte dell'ascensore si aprirono subito dopo, ma questa frase fu sufficiente affinchè Carmen potesse entrare in camera un po' più serena e tranquilla.
Sapere che la ballerina era stata bene durante tutta la giornata calmò decisamente la cantante. "Allora ce l'ho fatta", pensò tra sé e sé, mentre le due facevano il loro ingresso in stanza. Però avrebbe dovuto continuare così fino alla fine. Non avrebbe dovuto rovinare niente. Non ora. "Lorella, ti spiace se vado a farmi una doccia?", chiese, sperando che così nel frattempo Lauren si addormentasse; in questo modo, Carmen definitivamente non avrebbe potuto in alcun modo rovinare la giornata a nessuno: la loro giornata semplicemente sarebbe finita lì. Inoltre, aveva bisogno di una bella doccia fredda, sperando che l'acqua, oltre al corpo, potesse anche ripulirle la mente, anche perché altrimenti, di certo, non si sarebbe addormentata facilmente. Lauren acconsentì; le due si diedero la buonanotte e la cantante si diresse verso il bagno.
Carmen rimase nella doccia il più a lungo possibile, circa quaranta minuti. "Oh, Lauren si sarà addormentata ora", pensò, chiudendo l'acqua. "Almeno spero...". Non troppo convinta, decise di rimanere un altro po' in bagno. Si spazzolò i capelli, si sistemò le sopracciglia, si tagliò le unghie, si mise un nuovo smalto e se lo tolse subito dopo. Insomma: fece di tutto per raggiungere il lettone dove c'era anche Lauren il più tardi possibile.
Dopo circa un'ora che era ormai in bagno, si fece coraggio: fece piano piano, perché sarebbe stato un guaio svegliare la ballerina – ammesso che dormisse – dopo che aveva atteso tutto quel tempo in un'altra stanza, così da non dovere più avere interazioni per quella sera. Avvicinandosi al lettone, notò con piacere e soddisfazione che Lauren effettivamente dormiva. "Beh, dopo cinquanta minuti...vorrei ben vedere", pensò Carmen, infilandosi sotto le lenzuola.
E per quanto ora la cantante fosse salva da qualunque tipo di contatto con la ballerina, non aveva però considerato che la sua testa sarebbe stata più difficile da tenere a bada. E se quindi da un lato inizialmente e mentalmente si congratulò con se stessa per come aveva saputo gestire la giornata, dall'altro riprese a pensare, a pensare, a pensare...
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Laurmen: DON'T
FanfictionUna fanfiction di sensazioni. Senza azioni. Non troppe almeno. Le sensazioni che prova Carmen dalla fine del programma alla partenza di Lauren per gli Stati Uniti.