Capitolo 10: Don't

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Le due rimasero ferme e zitte per qualche istante, finchè Carmen non ebbe il coraggio di iniziare quell'ultima conversazione: "Beh...Ci siamo...", disse, accennando un sorriso. "Già...", rispose Lauren un po' imbarazzata, dal momento che nessuna delle due sapeva che dire all'altra e la situazione stava diventando quasi ridicola.

"Vieni qui", fu ancora la cantante eccezionalmente ad avere l'iniziativa e a stringere la ballerina a sé. Chiuse gli occhi e l'abbracciò fortissimo, come mai aveva fatto prima di allora. Probabilmente un abbraccio distaccato di solo qualche secondo le avrebbe fatto meno male in futuro: le avrebbe fatto meno male essere il più fredda possibile con lei, evitarla persino, e soprattutto non ricascarci. Ma no, questo non sarebbe stato da Carmen. In quel momento aveva solo bisogno di sentirla fra le sue braccia per un'ultima volta. Di sentire il suo profumo e il suo respiro.

"Mi mancherai Lorella...", le sussurrò nell'orecchio, dandole poi un bacio sulla guancia, e non appena aprì gli occhi, si accorse che Daniele stava ritornando. "Anche tu Carmela...". Il loro abbraccio durato diversi minuti fu definitivamente interrotto dalla voce del ballerino in lontananza che avvertiva Lauren: "Amore, ti aspetto qui!", al che l'americana annuì, indietreggiando ed allontanandosi da Carmen. "Mi mancherai tanto, davvero", ripetè nuovamente, per poi salutarla per l'ultima volta: "I'll see you soon". Detto ciò, afferrò le sue valigie impacciatamente, sorrise alla siciliana, le mandò un bacino, e si voltò per raggiungere velocemente Daniele.

Incredibile: tra le due era appena stata interamente Carmen a gestire la situazione, per di più discretamente? Era riuscita davvero a mantenere la promessa? Era davvero finalmente finito tutto? Finalmente, nel senso che ora avrebbe potuto smetterla di trattenere il mondo dentro di sé ed avrebbe potuto esplodere una volta per tutte. Avrebbe solo dovuto aspettare che Daniele e Lauren varcassero quelle famose porte. Poi sarebbe stata libera.

Invece no. Carmen fu libera, ovvero Carmen fu la vera Carmen, solamente quando agì un'ultima volta d'istinto e di cuore. Per quanto fosse sempre stata una ragazza che prendeva decisioni saggiamente e con la testa dopo averci pensato per giorni, settimane e talvolta mesi, Lauren aveva questo potere su di lei: riusciva a tirare fuori la sua anima impulsiva, spontanea, sincera. Riusciva a tirare fuori Carmen.

Così, la cantante rincorse Lauren, che ormai aveva quasi raggiunto Daniele, e la afferrò per un braccio. "Aspetta!", la supplicò. La ballerina, confusa, si fermò e si voltò verso la cantante, e ancor prima che potesse aprir bocca e chiederle che cosa fosse successo, Carmen continuò, con le parole che le uscivano direttamente dal cuore che le batteva all'impazzata: "Ricordi?".

Gli occhi di Lauren che prima l'avevano guardata distrattamente, convinta che non le dovesse dire niente di importante ma che si trattasse solo di un ultimo saluto, la fissarono molto più intensamente. "Amore! Dobbiamo andare!", disse Daniele ormai alle porte per il gate. "Un attimo!", gli rispose Lauren, per poi tornare a concentrarsi su Carmen.

Quest'ultima le prese entrambe le mani, come se volesse creare una connessione fra loro. Come se le parole che voleva dirle non sarebbero state sufficienti e in quel modo avrebbe potuto leggerle l'anima. Come se volesse che si isolassero dal resto del mondo. La cantante notò che Lauren non sembrava aver capito esattamente di che cosa stesse parlando, così prese un respiro, e provò a proseguire: "Ricordi, Lauren? Quella sera, dopo la finale...", accennò con gli occhi che pian piano diventavano lucidi. "Lauren! Davvero perdiamo l'aereo..." la rimproverò Daniele. Ma la ballerina si concentrò di nuovo su Carmen, come a farle intendere che voleva che proseguisse e che al volo ci avrebbe pensato dopo.

"Lauren, io...Noi...Ti prego, Lauren. Ricordati, dopo la finale", ripetè ancora una volta la cantante, mentre una lacrima le scendeva sulla guancia. La ballerina era affogata negli occhi di Carmen, che sembravano supplicarla di rammentare quanto accaduto. La cantante le strinse entrambe le mani ancora più forte: "Abbiamo aperto la mia bottiglia. Quella della produzione. Siamo andate avanti a bere io e te...".

Lauren iniziò a scuotere la testa a destra e a sinistra, mentre i suoi occhi non si staccavano da quelli di Carmen. "Lauren!", gridò spazientito Daniele. Questa volta la ragazza americana neanche si voltò. "Eravamo ubriache, lo so. Lo so lo so lo so. Ma io ti ho-", Carmen venne interrotta da Lauren: "Carmen.", disse con tono deciso, senza aggiungere nient'altro; aveva solo lo scopo di bloccarla.

Non staccò comunque gli occhi su di lei, e rimase immobile, aspettando che la cantante si calmasse. Quando questo avvenne, concluse: "I gotta go", in tono quasi secco. Fece per slegare le mani da quelle di Carmen, ma era come se quest'ultima non le volesse lasciare andare. Quando finalmente l'intreccio si spezzò, Lauren indietreggiò piano piano, per poi riprendere le valigie, e raggiungere Daniele.

Carmen rimase pietrificata e senza respirare. Daniele fu il primo a varcare le porte, Lauren esitò. Si fermò proprio davanti ad esse per un paio di secondi. Successivamente fece un passo avanti, per poi fermarsi di nuovo e voltarsi verso la cantante ormai lontana. Era ancora però dove l'aveva lasciata. Riusciva perfettamente a vedere come le lacrime stessero scavando il suo volto, guardandola supplichevole, come a pregarla di non andarsene. E Lauren, altrettanto supplichevole, scosse la testa: "Don't.", disse, sperando che Carmen da quella distanza potesse leggerle il labiale. Era come se questo fosse quello che la ballerina era obbligata a fare in quel momento, per quanto difficile.

Dopodichè, abbassò per un secondo lo sguardo, e lo rialzò indirizzando i suoi occhi quasi lucidi per l'ultima volta verso Carmen. Successivamente, riprese a camminare. Le porte si chiusero. Si chiusero e non misero un punto fermo alla storia delle due ragazze, come la cantante aveva tanto sperato, bensì, tanti, tantissimi punti di sospensione...



Laurmen: DON'TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora