Come quasi tutte le padrone di casa, Meg aveva iniziato la vita coniugale con le ferma determinazione di essere una massai modello. John avrebbe dovuto trovarsi a casa sua come in paradiso, avere sempre davanti un viso sorridente, gustare piatti squisiti tutti i giorni, non andare mai in giro con qualche bottone mancante. Si era messa all'opera con tanto amore, tanta energia e tanta buona volontà che le sarebbe stato impossibile fallire, e questo nonostante gli inevitabili ostacoli. Ma l'impatto con la realtà fu più duro del previsto, perché si dava troppo daffare, si preoccupava eccessivamente, si caricava di troppe responsabilità.
John cominciò a soffrire di cattiva digestione a causa dei cibi troppo elaborati, giungendo addirittura a reclamare pranzi più semplici e frugali. Quanto ai bottoni, Meg ben presto prese a chiedersi dove andassero a finire, si convinse che tutti gli uomini, nessuno escluso, erano dei gran disordinati, e giunse addirittura a minacciare il marito di farglieli attaccare da solo, tanto per rendersi conto.
Nonostante questi inconvenienti, però, la giovane coppia continuò a essere felice anche dopo aver scoperto che solo d'amore non si vive. A John, Meg appariva sempre bellissima, anche quando il suo viso era velato dal fumo della caffettiera, né Meg trovava meno poetico il saluto del mattino quando lui usciva per andare al lavoro, anche se, dopo averla baciata, le domandava con tenerezza:
- Devo farti mandare vitello o montone per il pranzo, oggi?
La "Piccionaia" cessò di essere una casa-giocattolo, diventò una casa vera, e la giovane coppia si accorse che era cambiata in meglio.
In principio si divertirono come bambini, poi John prese sempre più sul serio il suo lavoro perché aveva sulle spalle la responsabilità di una famiglia, e Meg lascia perdere le vesti da camera in batista, infilò un grembiulone e si mise a sfaccendare con energia e entusiasmo.
Finché durò la mania dei cibi raffinati, affrontò le ricette del libro di cucina come se fossero equazione algebriche, cercando di risolvere con pazienza e attenzione i problemi più complicati. A volte invitava la famiglia a finire gli avanzi di un pranzo troppo abbondante, anche se ottimo; altre volte Lottie veniva spedita in gran segreto ad occultare i risultati di qualche tentativo andato male, che invece i piccoli, famelici Hummels trovavano deliziosi. Gli esperimenti culinari subirono un arresto quando John controllava il libro dei conti: per un certo periodo la parola d'ordine era frugalità, e il poveretto si trovava davanti pietanze come pasticcio di pane raffermo e polpettone, e caffè riscaldato.
Se ne rattristava un poco, ma sopportava tutto con indiscutibile e stoica forza d'animo.
Prima di trovare la giusta via di mezzo, Meg ebbe modo di arricchire la propria esperienza con una prova alla quale raramente una giovane coppia sfugge: la prima lite in famiglia.
Desiderosa di vedere la sua dispensa ben fornita, un giorno Meg decise di preparare con le sue stesse mani della gelatina di ribes e pregò John di acquistare una dozzina di vasetti di vetro e una grossa quantità di zucchero: il ribes era maturo e non si poteva aspettare oltre.
Convinto che sua moglie fosse in grado di cimentarsi in qualunque impresa, John fu ben felice di accontentarla e si impegnò al massimo in modo che il raccolto dell'unica frutta che cresceva in giardino venisse conservato nel modo migliore per l'inverno. Portò a casa una dozzina di graziosi vasetti, mezzo barile di zucchero, e ingaggiò un ragazzino perché raccogliesse il ribes per Meg. Lei, con una cuffia immacolata in testa, avvolta in un allegro grembiulone a scacchi, le maniche rimboccate fino ai gomiti, si mise all'opera, sicura del successo. Non aveva forse visto Hannah preparare la gelatina un'infinità di volte? La fila dei vasetti sulle prime le fece un po' impressione... ma a John piaceva così tanto la gelatina! E poi quei vasetti graziosi avrebbero fatto una gran bella figura allineati sull'ultimo scaffale della cucina.
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PICCOLE DONNE CRESCONO
ChickLitPiccole donne crescono é il seguito naturale del primo capolavoro della Alcoot, Piccole donne.