Quell'anno, Laurie, qualunque ne fosse la causa, si era dedicato seriamente agli studi, ottenendo di conseguenza la laurea a pieni voti. A detta degli amici, recitò l'orazione in latino con la grazia di un Filippo e l'eloquenza di un Demostene.
Ad applaudirlo c'erano i March al completo, oltre al nonno, e tutti si congratularono con lui con gran calore, orgogliosi e soddisfatti di tanto successo.
- Devo fermarmi qui per la cena ufficiale, è una noia che non si può evitare, ma sarò a casa domattina presto. Mi verrete incontro al solito, ragazze? – chiese Laurie, aiutando le sorelle March a salire in carrozza dopo che la cerimonia fu terminata.
Diceva "ragazze" ma alludeva solo a Jo, che era rimasta l'unica a conservare quella vecchia abitudine e che, non avendo coraggio di rifiutare nella all'amico il giorno della sua brillante vittoria, acconsentì con entusiasmo.
- Verrò Teddy, piova o nevichi, verrò, e ti precederò verso casa suonando con lo scacciapensieri. Ecco, l'eroe ritorna.
Il suo tono era scherzoso, ma lui la ringraziò con uno sguardo così intenso da metterla a disagio.
"Povera me!", pensò "Certamente vuoi dirmi qualcosa, e allora che farò?"
Quella notte dormì di un sonno agitato, ma la mattina seguente il solito, tranquillo tran-tran quotidiano delle faccende da sbrigare calmò un poco i suoi timori. Perché Laurie avrebbe dovuto farle una dichiarazione quando tante e tante volte lei gli aveva fatto capire quale sarebbe stata la sua risposta? Quando scoccò l'ora di andargli incontro uscì sperando di tutto cuore di non essere costretta a dargli un dispiacere. Per rinfrancarsi ancora di più fece visita a Meg e giocò un poco con i gemelli. Ma non appena vide in lontananza l'aiutante figura dell'amico provò l'irresistibile tentazione di volgere le spalle e scappar via.
- E lo scacciapensieri? – gridò Laurie, quando fu a portata di voce.
- L'ho dimenticato – rispose Jo riprendendo coraggio: Laurei forse aveva più voglia di scherzare che di fare dichiarazione d'amore.
Di solito quando Jo gli andava incontro lo prendeva a braccetto; questa volta non lo fece, e lui non protestò. Cattivo segno. Cominciò invece a chiacchierare di cose futili finché non lasciarono la strada per inoltrarsi in un sentiero che tagliava attraverso un boschetto. A quel punto rallentò il passo e lasciò languire la conversazione inserendovi lunghe pause imbarazzanti. Per rompere quelle parentesi di silenzio che le pesavano addosso come una cappa di piombo, Jo disse:
- Immagino che ora ti concederai una lunga, meritata vacanza.
- Già.
Il tono della risposta era così risoluto che Jo alzò gli occhi, vide con quale intensità lui la stava guardando e capì che il momento tanto temuto era arrivato. Tese le mani in avanti e supplicò:
- No, Teddy, non dire niente!
- Parlerò invece, e tu devi ascoltarmi. È inutile, Jo, continuare a menare il can per l'aia: prima chiariamo tutto, meglio sarà per tutti e due.
- E allora avanti, ti ascolto – disse lei rassegnata. Laurie era giovane e inesperto, ma sinceramente innamorato e deciso ad andare fino in fondo, costasse quel che costasse. Cominciò con gran foga, ma, a tratti, la voce gli tremava.
- Io ti amo da quando ci siamo conosciuti, Jo. E non avrebbe potuto essere altrimenti, perché sei sempre stata tanto buona con me. Ho cercato di fartelo capire, ma tu non me lo hai mai permesso. Adesso devi ascoltare e rispondermi, perché così non si può andare avanti.
- Avrei preferito evitare questa spiegazione, speravo che avresti capito... - cominciò Jo.
E si interruppe. Tutto era più difficile di quando aveva immaginato.
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PICCOLE DONNE CRESCONO
ChickLitPiccole donne crescono é il seguito naturale del primo capolavoro della Alcoot, Piccole donne.