Andiamo, Jo? È ora
- Ora di che?
- Avevi promesso di accompagnarmi a fare una mezza dozzina di visite. Non vorrai dirmi che te ne sei dimenticata, spero!
- In vita mia avrò fatto senz'altro una quantità di cose imprudenti e sbagliate, ma non redo di essere stata così sciocca da dirti che mi sarei impegnata a fare sei visite in un giorno, quando una soltanto mi sconvolge per una settimana.
- Invece hai promesso, abbiamo stretto un patto, ricordi? Io avrei finito il ritratto a matita di Beth a cui tieni tanto e tu saresti venuta con me per restituire le visite ai vicini.
- Se fosse stato bel tempo... questa era la condizione, e sono decisa a rispettarla: siccome però c'è una quantità di nuvole che avanzano minacciando pioggia, io non vengo.
- Tutte scuse, le tue. È una bella giornata e di sicuro non pioverà, e tu ti vanti sempre di mantenere le promesse, no? Allora vieni a compiere il tuo dovere, poi starai tranquilla per altri sei mesi.
In quel momento Jo era assorbita anima e corpo in un lavoro di cucito: stava mettendo in prova un vestito. Era lei la sarta di famiglia, e si vantava di essere altrettanto brava con l'ago che con la penna. Quell'interruzione l'aveva messa di cattivo umore, senza contare il fastidio di doversi cambiare d'abito e andare in giro per visite in una calda giornata di luglio. Lei detestava le visite di convenienza e si guardava sempre da farne, a meno che Amy non riuscisse a coinvolgerla con un regalo o una promessa. Questa volta non aveva scampo. Sbatté rabbiosamente le forbici sul tavolo, protestò che stava per scatenarsi un temporale, ma dovette abbandonare il suo lavoro; prese cappello e guanti con aria di rassegnazione e disse ad Amy:
- La vittima è pronta.
- Jo March, sei così perfida che faresti perdere la pazienza a un santo! Non vorrai andare in giro per visite conciata in quel modo, spero! – esclamò Amy, squadrando la sorella da capo a piedi con espressione disgustata.
- Perché no? Il vestito è pulito, stirato da poco e comodo, proprio la tenuta giusta per una passeggiata nella povere in una giornata calda. Se la gente si interessa più a come vestita che a me, tanto vale non vederla. Mettiti tu in ghingheri per tutte e due, a te piace a me no. Inoltre non sto neanche bene.
- Oh, povera me! – sospirò Amy. – Ora cominci a contraddirmi e perderai un mucchio di tempo prima di essere pronta. Neanch'io muoio dalla voglia di far visite oggi, ma è un debito che abbiamo nei confronti di questa società. Senti, ti prometto tutto quello che vuoi, Jo, se ti vesti in maniera decente e mi aiuti a portare a termine questo noioso dovere. Quando vuoi sai essere fine, conversare piacevolmente, sai darti tono, insomma, e inoltre ti comporti benissimo. Basta che tu ti vesta con un po' più di eleganza ed ecco che subito diventi un'altra. Su, Jo, sii buona, non costringermi ad andare da sola: ho assolutamente bisogno di te!
- Eh, guarda la micina che si mette a fare le moine per blandire l'anziana sorella scorbutica! Sei davvero furba a parlare dei miei modi aristocratici, della mia intelligenza, del senso di protezione che ti offre la mia compagnia! E brava Amy! Se proprio devo sacrificarmi, lo farò e mi comporterò meglio che posso. Tu darai gli ordini e io obbedirò, d'accordo? – disse Jo trasformandosi improvvisamene da lupo in agnellino.
- Sei un tesoro, sorella! Ora vediamo che cosa si può fare per migliorare il tuo aspetto, e poi se ti troverai in imbarazzo ti dirò io come fare. Se solo ti impegnassi un poco riusciresti simpatica a tutti, sai? Dunque, vediamo, avvolgi la treccia intorno alla testa, è una pettinatura che ti dona, e metti un nastro rosso al cappello, servirà per ravvivare il colore un po' smorto del vestito. Non dimenticare i guanti di capretto e il fazzoletto ricamato. Se passiamo da Meg, potrei farmi prestare il suo nuovo parasole bianco e passare a te il mio color beige.
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PICCOLE DONNE CRESCONO
ChickLitPiccole donne crescono é il seguito naturale del primo capolavoro della Alcoot, Piccole donne.