"Arrivederci signora Wilson e grazie." dissi salutando l'infermiera con la mano. Mi sorrise facendomi un cenno col capo.
"Arrivederci." disse anche il riccio dietro di me. Chiuse la porta e mi raggiunse.
"Andiamo a pranzo?" mi chiese con naturalezza. Mi girai a guardarlo e il suo sguardo era puntato dritto davanti a lui. Mi morsi il labbro inferiore fino a farmi male.
"Ehm.. credo di si. In effetti ho parecchia fame." dissi massaggiandomi lo stomaco. Il suo braccio si posó sulle mie spalle, e mi avvicinò di più a lui. Gli sguardi delle persone mi bruciavano addosso, mentre cercavo di passare inosservata. Non ero fatta per stare sotto i riflettori e sapevo che stare insieme a lui avrebbe comportato questo. Mi allontanai da lui.
"Ehm.. ho dimenticato una cosa nell'armadietto." dissi dondolandomi avanti e indietro mentre indicavo un posto indistinto alla mia destra.
"Andiamo, ti accompagno." disse sorridendo probabilmente divertito dalla penosa scena.
"No." quasi urlai facendo girare tutti verso di noi. Lo vidi sobbalzare, probabilmente preso alla sprovvista. Sorrisi nervosamente.
"Voglio dire.. vado io, tu prendi posto in mensa piuttosto." dissi senza smettere di sorridere. Scosse la testa senza abbandonare quel fastidioso sorrisetto di chi la sá lunga. Quando mi diede le spalle e inizió a camminare verso la parte opposta, alla mia sinistra, tirai un sospiro di sollievo. Feci un breve passeggiata nei corridoi per schiarirmi le idee. Dovevo farmi coraggio, anche se ero una fifona. Il fatto era che io non mi ero mai trovata in queste situazioni. Preferivo starmene in qualche posto isolato a leggere un libro mentre mangiavo qualcosa, piuttosto che andare in mensa circondata da centinaia di persone.
Non mi accorsi che ero giá davanti la mensa. Entrai timorosa che qualcuno, per la terza volta da quando sono in questa scuola, si accorgesse di me. Scorsi il riccio verso gli ultimi tavoli, che davano sul cortile.
Con passo incerto attraversai tutta la sala per poi trovare rifugio seduta a quel tavolo. Oltre al riccio c'era anche un ragazzo dalla carnagione abrata, occhi neri e capelli neri. Alzó lo sguardo verso di me e mi sorrise.
"Tieni, ti ho preso qualcosa da mangiare." disse Ash mettendomi davanti un vassoio pieno di cibo. Sorrisi all'istante.
"Grazie mille." dissi prendendo in mano la forchetta. Sentii qualcosa toccarmi il braccio e mi voltai alla mia destra.
"Lui é uno dei miei migliori amici. Si chiama Calum." disse il riccio sorridendo. Mi fece un cenno con la mano ed io ricambiai allo stesso modo.
"Io sono.." iniziai a dire quando fui interrotta da Cal.
"So chi sei. Ashton non fa che parlare di te da quando ti sei trasferita in questa scuola." disse rivolgendomi un sorriso e scuotendo la testa divertito.
"Ahia!" urló Calum sobbalzando. Vidi Ashton guardarlo in modo truce, mentre l'amico era ancora divertito. Probabilmente gli aveva dato un calcio sotto il tavolo, ma non capivo il perchè.
Mangiai tranquilla ignorando quella scena.
"Buongiorno!" urló un ragazzo davvero strano dai capelli lilla. Ashton si mise ridere. Una risata cosí bella e sincera. Non la sentivo da tanto tempo.
"E chi é questa bellissima ragazza?" disse rivolgendosi a me senza abbandonare il suo sorriso. Abbassai lo sguardo sul mio vassoio imbarazzata. Le mie guance presero fuoco.
"Michael, zitto. Così la metti in imbarazzo." gli disse Ashton per poi girarsi verso di me e accarezzarmi il braccio. Rabbrividii per quel tocco inaspettato.
"Va bene, scusa. Piacere io sono Michael." disse porgendomi la mano. Alzai lo sguardo su di lui e decisi di porgergli la mano.
"Piacere io sono Charlotte, ma puoi chiamarmi Charlie." dissi con un piccolo sorriso sulle labbra. Non sapevo il perché, ma tutto di quel ragazzo riusciva a mettermi di buon umore.
Il pranzo fu molto movimentato. Soprattutto per la presenza di Michael. Ashton mi disse che mancava uno dei suoi migliori amici e che me lo avrebbe presentato all'uscita da scuola.
Il resto della giornata fu alquanto noioso. Suonò la campana e mi precipitai fuori. La maglietta mi si impigliò in qualcosa, o in qualcuno.
"Dove stavi andando?" disse rivolgendomi uno sguardo confuso. Scossi la testa esasperata.
"Scusa. L'abitudine." dissi seria. Il suo volto si rabbuiò un istante prima che il suo corpo avvolse il mio in un meraviglioso abbraccio. Nessuno mi aveva mai toccato così gentilmente. Oltre mia madre nessuno mi aveva mai abbracciato. Nessuno aveva provato a farmi sentire importante in qualche modo. Nessuno si era mai preoccupato di come mi sentissi.
Si sciolse dall'abbraccio ma continuò a tenermi stretta a se. Aspettammo qualche minuto prima di vedere spuntare i suoi migliori amici. Dietro di loro vidi un ciuffo biondo e subito dopo un paio di occhi azzurri. Ashton gli sorrise.
"Ehi amico, questa è Charlie. Charlie lui è Luke, l'altro mio migliore amico." disse sorridendo. Il biondo mi porse la mano mostrando un sorriso mozzafiato. Gli strinsi la mano accennando un piccolo sorriso. Non riuscivo ancora a gestire bene e a mostrare le mie emozioni.
"Dai vieni che ti accompagno a casa!" disse Ashton salutando i suoi amici. Feci un gesto di saluto e il mio sguardo venne catturato da quello del biondo. Mi stava fissando in modo quasi raccapricciante.
Abbassai lo sguardo e mi accucciai di piú al fianco di Ashton. Mi condusse fuori dal cancello e mi sentii come se stessi togliendo un peso dallo stomaco.
"Allora oggi pranziamo insieme." disse strigendomi benevolmente la spalla.
"Veramente non saprei." dissi mettendo una ciocca dietro l'orecchio.
"Guarda che non era una domanda." disse facendo un sorrisetto di traverso.
Quel ragazzo riusciva a mandarmi in confusione. Ma forse era questo quello che cercavo. No. volevo qualcosa da capire. Giá capivo benissimo che la mia vita era sempre stata uno schifo. Mi piaceva non sapere cosa mi aspettava. So che questo potrebbe non dare sicurezza. D'altronde non ero mai stata al sicuro, neppure nell'utero di mia madre. Ma ne avevo bisogno.
BUONASERA
Salve ragazze! Scusate nuovamente per il ritardo. In questo momento dovrei farmi la valigia e invece sono qui a scrivere! <3 Staró via una settimana, ma spero comunque di riuscire ad aggiornare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e buonanotte (?) Vi amo <3
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Savior || Ashton Irwin
Roman pour AdolescentsTutti siamo nati per una ragione. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere in questa vita. Chi più importante, chi meno. Tutti tranne me ovviamente. Non ho uno scopo, non ho speranze, non ho prospettive, cerco soltanto di trascinarmi giorno dopo giorno...