Sentii una voce indistinta in lontananza e aprii gli occhi lentamente. La stanza non mi era familiare, ma quando misi a fuoco capii che era la camera di Ashton. Spalancai gli occhi e riconobbi quella voce indistinta. Era la mamma di Ashton. Mi misi subito a sedere cercando di svegliarlo. Come facevo ad andarmene senza essere vista?
"Ashton, ti prego sveglia." sussurrai per l'ennesima volta. Finalmente aprii gli occhi.
"Tua madre è giù e ti sta chiamando." dissi nel panico più totale. I suoi occhi si spalancarono e con un balzo si alzò dal letto, dirigendosi verso la porta. Mi morsi il labbro, spaventata per quello che poteva succedere. Sentii delle voci attutite e qualche secondo dopo Ashton spuntò dalla porta.
"Devi andartene." disse serio. Annuii completamente d'accordo con lui.
"Come?" dissi con voce tesa. Il suo sguardo cadde sul balcone e quasi mi prese un colpo.
"Oh no, soffro di vertigini." dissi continuando a fissare il balcone diffidente.
"Ti prego, se ti trova qui sono nei guai." mi chiese con tono supplicante. Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Potevo farcela.
"Va bene." dissi cautamente, alzandomi piano dal letto.
"Ti aiuterò io." disse stringendomi la mano e conducendomi fuori. Guardai in basso e feci immediatamente un passo indietro andando a sbattere contro il petto di Ashton. Gli rivolsi un occhiata facendogli capire che ero terrorizzata. Mi prese il volto tra le mani e mi stampò un dolce bacio sulle labbra.
"Puoi farcela." mi sussurrò facendomi rabbrividire. Mi indicò il sostegno di un rampicante proprio accanto al balcone, sulla sinistra.
"Siediti sul davanzale." istruì aiutandomi a farlo. Il mio respiro era veloce e il cuore mi batteva forte nel petto. Lo stavo facendo per lui, solo per lui.
"Sporgiti e afferralo con entrambe le mani." disse indicando il sostegno. Annuii quasi impercettibilmente. Feci come mi era stato detto e nel frattempo le sue mani erano strette sui miei fianchi, per non farmi cadere.
"Bravissima piccola. Adesso poggia anche il piede sinistro." disse senza mai allentare la presa. "Ecco, adesso ti dò una spinta e poggi anche il piede destro." disse con voce tesa.
Non ero più seduta sul davanzale, ma ero sul sostegno. "Adesso è come scendere una scala." mi disse rassicurante. Annuii di nuovo, sembrava che la facoltà di parola mi avesse abbandonata. Piano piano iniziai a scendere, mentre Ashton mi incorraggiava con tono calmo. Prima che potessi rendermene conto i miei piedi toccarono terra. Chiusi gli occhi e mi chinai poggiando le mani sulle ginocchia. Avevo bisogno di aria e il cuore ancora batteva forte.
"Stai bene?" disse Ashton preoccupato. Annuii e mi rialzai.
"Bene, grazie piccola. Ci vediamo domani." disse dolcemente per poi rientrare in casa. Continuai a fissare il balcone ancora per qualche minuto, prima di girarmi e incamminarmi verso casa. Pensai alla mia decisione presa questo pomeriggio, ed ora che ero lontana lui non ne ero più tanto sicura. Era come se il suo fascino non mi permettesse di pensare lucidamente. Continuavo a camminare lungo la strada buia finchè non vidi dei fari di una macchina illuminare la strada. Un clacson risuonò nel silenzio e sobbalzai per la sorpresa. Accostò al marciapiede, proprio accanto a me e non potevo negare di avere un po' di paura.
"Ehi Charlie." disse quella voce ormai familiare.
"Ehi Luke." dissi sorridendogli.
"Cosa fai per strada tutta sola? Sali in macchina." disse facendomi cenno di salire.
"Stavo tornando da casa di Ashton." dissi guardandomi le mani dopo aver chiuso la portiera.
"Eh?" chiese curioso di sapere. Già, avrei dovuto dirgli che non lo avrei rivisto mai più e che non avrebbe dovuto cercarmi. E invece...
"Niente, non sono riuscita a dirglielo e mi ha finalmente raccontato perchè di quella benda sulla fronte. E' stata sua madre, e penso che sia stata lei a condurlo a fare quello che ha fatto quella sera, e ovviamente l'alcool. Non penso potrebbe mai farmi del male." dissi con un filo di voce, ma in quel momento mi chiedevo chi stavo cercando di convincere. Luke e o me?
Lo sentii insispirare bruscamente. "Sei davvero disposta a correre il rischio? Anche se non lo ha fatto di sua volontà, è successo. E potrebbe succedere di nuovo." disse duramente rimettendo in moto la macchina. Stetti in silenzio per tutto il tragitto, riflettendo bene sulle sue parole. Ero pronta a correre il rischio? Forse per Ashton avrei potuto provare, o forse non sarei stata abbastanza forte. Chiusi gli occhi frustrata. Perchè quando sembravo prendere una desione, mi sentivo sommergere subito dai dubbi? La macchina si fermò proprio di fronte casa mia.
"Eccoci." disse Luke con voce bassa. Mi girai verso di lui e vidi che guardava dritto davanti a se. Aprii lo sportello, ma prima che potessi uscire lui mi afferrò la mano e senza rendermene conto, premette le sue labbra contro le mie. Spalancai gli occhi a quel contatto, ma non riuscivo ad allontarlo. Sembravo pietrificata. Le sue labbra si muovevano gentili e dolci contro le mie, ma proprio in quel momento mi venne in mente Ashton e come fosse bello sentire le sue labbra contro le mie. Stavo per spingerlo via, ma lui si allontanò di poco.
"Ti prego, prendi la decisione giusta." disse in un sussurro senza smettere di fissarmi. Gli diedi un ultimo sguardo, incapace di dire qualcosa, e uscii dall'auto. Perchè avevo lasciato che accadesse? Mi sentivo così male per avergli fatto questo ad Ashton. Io non volevo, ma non ero neppure riuscita a sottrarmi al suo bacio. Arrivai in camera e mi buttai sul letto. Guardai il soffitto e mi sfiorai le labbra con la punta delle dita. Era successo davvero? Le sue labbra erano così morbide, e carnose, ma anche così diverse da quelle di Ashton. E' incredibili che l'unica cosa che ero riuscita a pensare in quel momento fosse proprio questa.
Non riuscivo neppure a rendermi conto di quanto mi fossi affezionata ad Ashton. Almeno non prima che Luke mi baciasse. Era come se mi avesse fatto aprire gli occhi, ma non volevo ancora prendere una decisione. Avrei dovuto pensarci bene, non dovevo essere impulsiva. Senza nemmeno accorgermene, mi addormentai tormentata da tutti questi pensieri.
"Charlie, sveglia. Devi andare a scuola." la voce di mia madre risuonò nella stanza e aprii gli occhi. Mi sentivo parecchio riposata, ma anche affammata dato che la sera prima aveva saltato la cena. Corsi giù e mangiai tutto quello che c'era sul tavolo, rendendo contenta mia madre. Mi preparai molto velocemente ed ero già fuori di casa.
"Forse sarà la prima volta che arrivi in orario." disse mia mamma lasciandosi scappare una risatina. Mi venne da sorridere, ma mi bloccai subito non capendo come riuscissi a farlo. Dovevo prendere una decisione importante e invece oggi ero completamente spensierata. Scesi dalla macchina e come previsto da mia madre ero in anticipo, ma la scuola non era del tutto deserta. Camminai non calma per i corridoi e quasi mi venne un colpo quando vidi Ashton poggiato sul mio armadietto. Pensai subito al bacio di Luke e mi sentii terribilmente in colpa. Forzai un sorriso e andai verso di lui. Rimasi sorpresa quando mi avvolse tra le braccia e mi baciò a lungo. Avevo deciso di stare lontana da entrambi, ma come potevo allontanarlo se si comportava così. Non lo vedevo mai a scuola, se non per la pausa pranzo. La cosa mi sorprese parecchio, ma ero felice che era riuscito a trovare del tempo da dedicarmi.
Si staccò di nuovo, continuando però a tenermi stretta.
"Buongiorno." disse sorridendo dolcemente e mostrando quelle adorabili fossette. Mi morsi il labbro nervosamente.
"Buongiorno." dissi anche io cercando di sorridergli. La verità era che volevo abbracciarlo e non lasciarlo andare mai più. Provavo qualcosa di forte per lui, che ancora non riuscivo a capire. Ma non mi permetteva di allontanarmi da lui, nonostante i mille dubbi che mi tormentavano. Ma quello che mi preoccupava era solo una cosa. Mi ero affezionata al vero Ashton o a quello che credevo fosse Ashton?
ccciao
Ciao ciao
Scusate nuovamente il ritardo, spero di aggiornare più spesso adesso! Ci lavoro da Sabato a questo capitolo, quindi mi auguro vi sia piaciuto e se è così lasciate un voto e un commento.
Grazie ancora, vi amo!!
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Savior || Ashton Irwin
Fiksi RemajaTutti siamo nati per una ragione. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere in questa vita. Chi più importante, chi meno. Tutti tranne me ovviamente. Non ho uno scopo, non ho speranze, non ho prospettive, cerco soltanto di trascinarmi giorno dopo giorno...