Capitolo 5.

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Calma, è quello che desideravo avere almeno questa sera, dopo aver aiutato mia nonna nelle pulizie e nel fare un buonissimo dolce alle fragole. Il piano era molto semplice, bere un centrifugato di frutta, provare a continuare 'Il piacere' e restare a guardare le stelle.

Caos, è ciò che Nicole e Clarah hanno portato nella mia stanza, alcuni vestiti sono poggiati sul letto, altri sulla scrivania e differenti paia di scarpe sono state tirate fuori dalla mia scarpiera. L'intenzione, quando hanno bussato alla mia porta, era di non aprire ma l'educazione impartitami dai miei genitori ha avuto la meglio, avevo declinato il loro invito di andare a ballare già oggi pomeriggio, avevano detto che non si sarebbero arrese facilmente ma non credevo venissero a lanciare una bomba nel mio armadio.

Loro sono bellissime, Nicole indossa una gonna di pelle nera con un top rosso, insieme al rossetto che mette in risalto le sue labbra, Clarah indossa un vestito nero semplice con dei fiori rosa, entrambe indossano dei tacchi neri che le slanciano particolarmente.

'Gin devi sbrigarti, non puoi restare a casa'

Nicole avrà ripetuto questa frase già quattro volte ma non accenno ad alzarmi dal letto, il mio pigiama è così comodo e non lo sostituirò con un abito da discoteca e dei tacchi che distruggeranno i miei piedi.
Le guardo mantenendo le braccia incrociate sotto il petto e lo sguardo fisso su di loro che sono sedute ai piedi del letto.

'Allora vorrà dire che resteremo qui a farti compagnia'

Clarah sa dove colpire, è consapevole che così facendo mi farà alzare, non voglio diventare la colpevole del fallimento della loro serata.

'Clah non fare così, voi andate, a me va bene così'

Entrambe restano ferme sulla loro decisione fino a quando non sono costretta ad alzarmi e assecondarle.

In circa un'ora il mio aspetto è cambiato totalmente, indosso un abito dorato che cade liscio sul mio corpo e un paio di tacchi neri, Nicole si è occupata di creare dei piccoli boccoli con i miei capelli biondi mentre Clarah ha messo in risalto i miei occhi verdi con un ombretto meraviglioso, il tutto contornato da un rossetto rosso.

Non credo di sentirmi realmente a mio agio, adoro essere elegante quando si tratta di un evento importante ma non quando bisogna andare in un luogo affollato, dove le persone preferiscono ballare ammassate l'una all'altro.

Nel giro di una mezz'ora raggiungiamo la discoteca, il forte rumore della musica è facilmente udibile già da fuori, con i pass che Nicole aveva entriamo facilmente e dopo poco troviamo il tavolo dei ragazzi, Mia ci stringe in un caloroso abbraccio, Lori ci saluta, restando qualche secondo a guardare Nicole, manca solo Filippo che è assente al tavolo.

Senza rendermene conto mi ritrovo insieme alle mie amiche al centro della pista a ballare, stare con loro mi diverte, più le guardo e più credo che essere a Monza sia meravigliosamente bello.

A Firenze quelle rare volte che ho seguito le mie amiche in discoteca la serata non si concludeva nel migliore dei modi, i ragazzi finivano in qualche rissa mentre le ragazze finivano ubriache e impossibilitate a tornare a casa, io ero quella che creava meno problemi, ero 'noiosa', solo adesso mi rendo conto che non ero ne nel posto giusto ne con le persone giuste.

E' passata circa un'ora da quando siamo arrivate, Lori è nel privè con Nicole, non capisco come riescano a parlare con la confusione presente in questa discoteca, Mia e Clarah continuano a ballare al centro della pista mentre io sono al bancone a chiedere al barista un sex on the beach che non tarda ad arrivare.

'Quanto ti devo?'

Il ragazzo mi guarda e prima di rispondere mi sorride.

'Il tuo nome'

Ritmo/ Irama Plume.🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora