Capitolo 31.

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Sono passati già due mesi da quel giorno e l'aria inizia a colorarsi di emozioni che ho amato fin dalla tenera età, il Natale è sempre più vicino.
Questa parte dell'anno ha generato in ogni momento l'euforia a mille, rappresenta un po' la fine di tutto, la fine di un anno che sta per andare via ma che al contempo rappresenta la vita.

Mi piace camminare per le strade e osservare bambini che tirano i propri genitori verso un negozio di giocattoli, svelandogli che quello è il regalo che hanno richiesto a Babbo Natale nella loro letterina, un grande uomo con dei baffi bianchi che silenziosamente durante la notte entra in casa per lasciare regali.
Le strade addobbate, i negozi colorati dalle varie luci e i carretti delle signore che vendono castagne calde.

Da piccoli io e Simone restavamo svegli fino a tardi per veder arrivare il grande omone, alla fine ci addormentavamo sul divano, con un piattino di biscotti sul tavolino di cristallo e un bicchiere di latte ai piedi del camino.

Il ventiquattro poi ero solita aiutare mia madre in cucina, una cena che sembrava non finire più, coronata dai soliti giochi natalizi in attesa dell'apertura dei regali, spesso quando nonno era ancora vivo, intonava qualche canzone con la chitarra mentre io e Simone cercavamo di accompagnarlo.

'Gin dai, veloce'

Sono rimasta ferma alla finestra per un lasso di tempo indeterminato e non mi sono resa conto dell'orario.
È il diciannovenne dicembre e domani il mio fidanzato compierá vent'anni.
Questi due mesi sono trascorsi nel migliore dei modi e io e Filippo sembriamo essere sempre più uniti, nonostante le sfuriate che spesso hanno infuocato le nostre serata, quando alla fine finivamo per fare l'amore.

Ricordo che dopo la prima volta non volevamo più alzarci da questo stesso letto, sul quale mi sono seduta per mettere le scarpe, stretti l'uno all'altro con la paura di rompere la magia che si era creata.

Ho imparato a conoscerlo pian piano e il nostro rapporto sta mutando giorno per giorno, ho notato inoltre che è più tranquillo e spesso lo trovo in salotto a dialogare con mia nonna o a scrivere qualcosa mentre io vado a fare una doccia veloce.

'Gin smettila di pensare, non arriveremo mai in orario'

Clarah richiama la mia attenzione, facendomi notare, con uno sguardo veloce al cellulare, che è davvero tardi e Nicole sicuramente ci starà già aspettando per sistemare le cose al pub.

Quando ho deciso di organizzare questa festa a Filippo, ho cercato di far si che tutto riuscisse nei minimi dettagli senza che lui scoprisse nulla e fortunatamente sta andando per il verso giusto.
Lori ha letteralmente costretto il castano ad accompagnarlo a Milano per partecipare ad una mostra fotografica, inutile dire che Filippo non sarebbe mai riuscito a dire 'no' al suo migliore amico.

Simone, che ha raggiunto me e nonna qualche giorno fa, è già al pub con Nicole e Pablo mentre io mi lascio cullare dalla voce di Mariah Carey che intona 'All I Want For Christmas Is You', da sempre la colonna sonora del mio Natale.

Non a caso quando qualche settimana fa nonna mi ha richiamato in salotto per fare l'albero, l'ha fatto intonando questo ritmo.
L'albero grande ora è nell'angolo destro del salotto, con decorazioni che si alternano tra il rosso e l'oro e con qualche biscotto qua e la, nonostante Lori e Filippo ne abbiamo rubati differenti.

'Gliene hai parlato?'

Sbuffo alla domanda di Clarah, che sembra esser diventata una routine da una settimana, nonostante la mia risposta sia sempre la stessa.

'Non è il momento Clah, ho bisogno passino queste feste'

Parcheggia agitata fuori il pub, senza però aprire le sicure.
Si volta verso di me, con uno sguardo misto tra la rabbia e la comprensione.

Ritmo/ Irama Plume.🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora