'Gin stiamo aspettando solo te'
Mia madre, con le mani incrociate sotto al petto e il suo bellissimo vestito bianco, mi osserva mentre velocemente cerco di truccarmi.
Io e Filippo siamo rimasti seduti su quella vasca per un tempo interminabile, mi sentivo forte come non lo sono mai stata e pronta ad affrontare ogni cosa.
Non so che ora fossero quando mi sono svegliata e lui era ancora al mio fianco, mi ha lasciato un veloce bacio e poi è andato via, facendo quanto più silenzio possibile.
Se si fosse svegliato qualcuno, dare spiegazioni non sarebbe stato il miglior modo per fare le presentazioni.Stamattina a causa della stanchezza non ho sentito la sveglia, finendo per far tardi al pranzo con Clarah e i suoi genitori che sono tornati da Montecarlo questa mattina.
'Sono quasi pronta, scusami ancora'
La conosco e so perfettamente che, come me, odia il ritardo, soprattutto quando si ha appuntamento con altre persone, nonostante siamo come dei parenti.
'Ti aspetto giù'
Annuiscono velocemente mentre metto un po' di rossetto per dare colore alle mie labbra, che questa mattina erano alla disperata ricerca di quelle di Filippo.
'Quando torniamo devo parlarti'
Semplici parole che riescono a lasciar spazio all'ansia causata dall'inconsapevolezza di quello che ha da dirmi.
In pochi secondi milioni di domande si formano nella mia mente, impedendomi di rimettere in riga la mia tranquillità.Velocemente scendo al piano inferiore, scambiando un'occhiata con mia nonna, che mi sorride tranquilla e avvicinandomi a mio padre che prende la mia mano facendomi fare una piroetta.
'Sei bellissima Ginevra'
Indossavo un vestitino di jeans semplice con delle converse bianche ma nonostante ciò a mio padre piacevo così, con poco trucco e spensieratezza.
Il ristorante che hanno scelto è fuori città, l'abbiamo conosciuto grazie a nonno, che amava scoprire nuovi posti dove poter gustare dell'ottimo cibo.
I ricordi dell'ultima volta in cui siamo stati qui, sono ancora vivi nel mio cuore.Avevo quindici anni, nonno era pieno di vita e mi raccontava di quello che ancora voleva vedere nel mondo.
La passione per i viaggi è quella che ci ha sempre legati e che mi ha portato spesso a chiedermi come fosse durata tra lui e mia nonna, lei ha sempre amato conservare le sue radici, raramente ha avuto la voglia di lasciare Monza, contrariamente lui voleva girare il mondo.
Prima di conoscerla aveva già visitato diversi luoghi italiani ma poi ha capito che il suo posto era dove il suo cuore batteva più forte, al fianco della donna che mi accarezza la mano.Dopo circa un'ora di macchina arriviamo, è perfettamente uguale a come lo ricordavo, una meravigliosa struttura in mattoni contornata da un prato verde, sul retro un campo di tulipani che mi lasciano ferma ad ammirarli.
Sono i miei fiori preferiti e mio nonno l'ha sempre saputo, fu questo il motivo principale che lo spinse a portarci qui.'Ti fa pensare a lui vero?'
La voce calda di Clarah è al mio fianco dopo avermi baciato la guancia, questa mattina non ci siamo salutare a causa del mio ritardo, lei e i suoi sono partiti una decina di minuti prima.
'In momenti come questi mi manca ancora di più'
Guardo per qualche istante il cielo, consapevole che lui è lì che mi osserva, pronto a proteggermi.
'Sa che hai qualcuno al tuo fianco di meraviglioso'
Mi volto sorpresa verso di lei, non mi ha mai parlato realmente del suo rapporto con Filippo, limitandosi spesso a dirmi ciò che era necessario.
STAI LEGGENDO
Ritmo/ Irama Plume.🌹
FanfictionDue fuochi destinati a scontrarsi. Gin sta scappando dal suo passato. Filippo ha alzato un muro con il mondo. Il destino ha scelto per loro e anche se sembra andare tutto controcorrente, alla fine certe strade non puoi cambiarle, perché sono già scr...