Capitolo 11.

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Filippo è andato via da poche ore, sono le tre e non riesco a dormire. Nella mia mente sono troppi i pensieri che si mescolano, le parole di Filippo, l’immagine di Luca e non meno importante la danza.
Ho iniziato a ballare che avevo 3 anni sotto consiglio di mia nonna, lei mi ha regalato il primo tutù.
Ricordo la gioia di quando indossai per la prima volta le punte, nel primo saggio da protagonista.
Ho sempre affidato alla danza il mio più grande desiderio, la libertà di espressione, che indossavo solo sul palcoscenico.
Filippo con poche parole ha scatenato in me la voglia di riprendere a ballare, in questi mesi avevo imparato ad accartocciarla, perché tutto mi riportava a quel pomeriggio primaverile, tormentandomi.
Mi vesto velocemente e con il cellulare chiamo l’unica persona che sarebbe pronta ad ascoltarmi, nonostante l’orario, so che ci vorrà un po’ prima di ricevere risposta ma non demordo, la conosco.
Dopo quattro chiamate finalmente Clarah mi risponde, non ha bisogno che gli spieghi nulla e mi basta una frase per capire che tra un po’ tutto andrà meglio.

‘Ci vediamo giù tra 5 minuti’

Scendo velocemente e mi siedo sulla nostra panchina, eravamo delle bambine quando con un pennarello indelebile incidemmo le nostre iniziali, ogni anno passiamo a ricalcarle, così che niente possa cancellarle.
Sorrido pensando che nonostante il tempo passi, io e lei non ci siamo mai perse, contrariamente siamo diventate sempre più forti.
La vedo arrivare da lontano, con il pantaloncino nero del suo pigiama e un felpa nera più grande di qualche
taglia, gli occhi sono semi aperti, segno che stava dormendo davvero beatamente.

‘Ben svegliata’

Senza darmi risposta si accomoda al mio fianco, dandomi un leggero pugno sulla spalla ridendo, per poi poggiare la testa sulla mia spalla. Mi dispiace averla svegliata ma era l'unica con cui avevo realmente bisogno di parlare.

‘Che succede?’

Prima di risponderle guardo il cielo e penso a nonno, mi ha sempre ripetuto di essere forte e di donare il meglio di me solo a chi avrebbe saputo custodirlo con cura.
Mi accorgo che Clarah avrebbe dovuto sapere la verità fin dal primo giorno, non avrei dovuto rimandare tanto a lungo, faccio un grande respiro e inizio a
raccontarle ogni cosa.

‘Non ho lasciato io Luca, è stato lui a lasciare me’

Istintivamente alza la testa dalla mia spalla, so che non è incazzata ma semplicemente pronta ad ascoltare, mi guarda con i suoi grandi occhioni marroni.
‘Il mese dopo l’infortunio avremmo dovuto sostenere insieme gli esami per la Juilliard ma dopo due giorni il medico mi disse che sarei potuta tornare a ballare regolarmente dopo circa due mesi e mezzo, il corpo
aveva bisogno di riprendersi’

Sono contenta che non mi abbia interrotta fino ad ora, semplicemente mi guarda aspettando che io finisca, sta elaborando quello che ha da dirmi.

‘Così ho chiesto a Luca di venire a casa, era contento fin quando non ha sentito le mie parole, si è improvvisamente trasformato, ha iniziato ad urlami che avevo rovinato tutto il nostro futuro e che lui per me non si sarebbe fermato, perché ci teneva al suo mondo, e così è uscito dalla stanza sbattendo la porta’

Il ricordo di quella scena genera in me brividi di dolore, in quel momento sentii parte di me rompersi, credevo che lui sarebbe stato il grande amore della mia vita.

‘In quel momento mi sono sentita niente Clah, volevo solo tornare a camminare normalmente e chiudere per sempre con il ballo, credevo che il mio sogno avesse rovinato tutto, se a oggi non ballo più è perché ho paura, di non essere più quella di una volta e soprattutto che possa deludere ancora altre persone’

Ho parlato senza prendere fiato e solo ora torno a respirare, con gli occhi pieni di lacrime e una mano della mia amica sulla guancia.
Sento di aver tolto un macigno dal mio cuore e credo di essere più libera, sto piangendo come non ho fatto quel giorno, come non facevo da troppo mentre la mia amica mi stringe in un forte abbraccio.
Passano circa dieci minuti prima che io riesca ad allontanarmi da Clarah, so che ha tante cose da dirmi, così poggio il capo sul mio braccio mentre incrocio i miei occhi con i suoi.

Ritmo/ Irama Plume.🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora