Capitolo 26.

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Alcuni rumori provenienti dal piano inferiore hanno fatto si che il mio sonno venisse interrotto, non so precisamente che ora sia, ma le stelle sono state sostituite da alcune nuvole bianche e la luce della luna è stata sovrastata da quella di una palla infuocata, il sole.

Sposto la mano al mio fianco che risulta essere vuoto, il mio viso è poggiato sul cuscino che sa di lui, ma di Filippo non c'è l'ombra, scendo dal letto velocemente, incuriosita dai rumori ed esco dalla stanza.

Ieri sera, a causa del buio, non ho notato i quadri che occupano le pareti, credo che la mamma di Filippo sia un'appassionata d'arte. Soffermo la mia attenzione sull'imitazione di Hayez, 'Il Bacio', il coronamento di un amore fugace, destinato a vivere per sempre nei loro cuori.
La prima cosa che mi colpì fu il piede attento di lui, pronto ad andare via, che si trovava in contrasto con le sue mani, che non volevano lasciar andare la giovane.

Questo grande amore è destinato a trovare un finale felice, perché lei resterà lì ad aspettarlo, e lui combatterà solo per la voglia di tornare a casa dalla sua amata.

I continui rumori distolgono la mia attenzione e velocemente mi ritrovo al piano inferiore, sullo stipite della cucina dove un corpo femminile credo stia cercando qualcosa.

'Eccola'

Dal mobile della penisola tira fuori una padella di media grandezza, per poi tornare a rialzarsi e notare la mia figura.
Mi osserva per un secondo e solo ora mi rendo conto di indossare ancora la camicetta e la gonna di ieri sera e per non rimettere gli stivaletti ho preferito scendere scalza.

'Ciao, credevo ci fosse solo Filo in casa'

Non so bene cosa dire, improvvisamente tutto l'imbarazzo si fa spazio dentro me togliendomi le parole.

'Oh vi siete conosciute'

Improvvisamente dalle mie spalle arriva Filippo, ha la fronte e i capelli ancora bagnati e un'asciugamano legato invita.

'Lei è Jolanda mia sorella, Jole lei è Gin'

A volte la vita è strana, piena di coincidenze, solo ieri sera abbiamo parlato di lei e oggi eccola qui, in casa, pronta a cucinare qualcosa.
È incredibilmente bella, occhi azzurri e capelli biondi che le ricadono sulle spalle, indossa un semplice jeans con una maglia aderente bordeaux.
Si avvicina sorridente e improvvisamente mi abbraccia, è visibilmente diversa da Filippo, dal carattere più aperto.

'Non sapevo fossi tu Gin, un po' tutti mi hanno parlato di te'

Ricambio il suo abbraccio e solo quando si allontana, per guardarmi meglio, trovo il coraggio di parlare e lasciar scomparire l'ansia.

'Spero ti abbiano detto cose positive di me'

Sorride alla mia affermazione mentre Filippo mi poggia una mano sulla vita.

'Filo va a vestirti, vieni Gin sto preparando i pancakes'

Ricordo che spesso quando papà non andava a lavoro, cucinava questi dolcetti americani, il loro odore appena sveglia riusciva a migliorare la mia giornata.
Filippo mi lascia un bacio sulla guancia mentre Jolanda si avvicina di nuovo ai fornelli e io prendo il latte dal frigo e tre bicchieri dalla dispensa.

'Sei la nipote di Anna giusto?'

Solo quando Jolanda la nomina mi ricordo di non averla avvisata, mi allontano velocemente con un semplice 'scusami un secondo' e vado in salotto a prendere il mio cellulare dalla borsa.
Scavo velocemente ma sembra non esserci, il solo pensiero che mia nonna sia rimasta sveglia tutta la notte, preoccupata per me, non mi rende tranquilla, sarei dovuta tornare o almeno avvisarla.

Ritmo/ Irama Plume.🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora