Capitolo 32

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Seconda Settimana del Quarto Mese
Emma e Simo sono devono andare in Sicilia in vacanza.  
C: Ehi, amore, che ne dici di andare anche noi?  Stiamo con loro e poi ti faccio conoscere i miei.
I: Mh, non lo so. Aspetta un attimo.
Si gira e controlla qualcosa sul telefono. Poi si rivolta.
I: Okay, va bene.
Gli cingo il collo e inizio a toccargli i pettorali.
I: Che, che, che fai?
C: Nulla, -dico con una voce eccitante-solo che, è da tanto che non lo facciamo.
Mi cinge la vita e mi trae a sé. 
I: Ma se l'abbiamo fatto settimana scorsa..
C: Sì, ma, io..
Mi interrompe poggiando le sue labbra sulle mie.  Me le morde e poi aggiungiamo la lingua. Mi sbatte contro il muro e mi alza la gamba. Pressa il suo corpo contro il mio e mi fa un succhiotto.
Le mie mani tra i suoi capelli e le sue che lentamente mi accarezzano la coscia.
Mi mancava. Sì, la sensazione fisica che mi suscita lui, mi fa sentire una donna, completamente.
Celeste scalcia. 
C: Ah
Va avanti, senza chiedermi nulla. 
Celeste colpisce ancora.
C: Ah!
Dico alzando un pò la voce e chiudendo gli occhi per il dolore.
Mi stacco e respito con affanno. Mi piego in due.
I: Che succede, amore?
C: Po, portami in salone.
Fa così. Mi siedo e mi rilasso. Poi scalcia ancora. Stavolta sulla vescica. C: Devo fare pipì!
I: Okay.
Rimane per circa dieci minuti alla ricerca di un metodo per farmela fare o per portarmi al bagno.
C: Ma che cazzo fai? 
Si gira e mi soccorre.
I: Do, dove ti fa male.
C: DEVO FARE UNA CAZZO DI PISCIATA, IN UN FOTTUTO BAGNO, FILIPPO!,
Tuono.
I: Okay, okay.
C: Okay una beata minchia.  Portami al cesso!
Fa così. Mi fa male la pancia in maniera incredibile.

Esco dal bagno.
I: Ti senti bene?,
Scuoto la testa e mi raggiunge per un abbraccio.
C: Fermati!  Tua figlia sta scalciando di brutto e mi fa male.  Quindi per favore, prendimi Mc Donald's.
I: Ma..
C: Big Tasty, patatine fritte grandi, coca cola zero grande, nove crocchette e un pancake al cioccolato.
I: Porca puttana...
C: C'è anche mia figlia, muoviti che abbiamo fame!
Corre.

Dopo mezz'ora torna.
Sono stesa sul divano, guardo la replica di Uomini e Donne.
I: Sono tornato.
C: Dammi!
Mi da tutto e si siede accanto a me.
C: Tu che hai preso?
I: Un cheeseburger, quattro crocchette e una porzione di patatine piccole.
C: Leggero.
I: Sei tu l'anormale!
C: Ho tua figlia nella pancia che scalcia come una pazza e mangio per due persone!
Silenzio.
I: Che cazzo ti guardi?
C: Non lo vedi?
I: Ti ho chiesto perché lo guardi!  Sono cazzate!
C: Vattene di là allora..
Si alza ed esce di casa sbattendo la porta.
Oh, andiamo, è esagerato e pignolo!

Ore 2:00 a. m
Sono a letto.  Non prendo sonno.  Così sto guardando la tv, anche se alle due di mattina non trasmettono un gran ché.
Aprono la porta.  È Fil.
C: Ciao.
Silenzio.  Va in bagno.
C: Allora, sarei diventata una bufala insopportabile, eh?
Esce.  È pallido.
I: No, non capisco.  Di che parli?,
C: Ah, sei tu che hai sbattuto la porta di casa nostra, hai preso la macchina e sei andato da Simo ed Emma.
I: Emma non c'era.
C: Fa lo stesso. Sei andato a ballare, vero?
I: Sono cazzi miei, Carmen.  Quando non aspettavamo ancora nostra figlia, ci andavo senza problemi!  Ora è un omicidio!
C: Peggio.  Tutto questo lo hai fatto prima che aspettassi la bambina e prima che ti mettessi con mr.  Forse con Nicole.
I: Forse.  Come hai fatto a sapere cosa ho fatto?
C: Emma.
I: Ma se non era con noi!
C: Lei sa tutto quello che fa Simo e Simo sa tutto quello che fa lei. A entrambi va bene. È un rapporto stupendo il loro.
I: E il nostro?,
C: Sta degenerando...
I: Hai ragione. Sai che ti dico?  Prendiamoci una pausa.
C: Va bene.  Passami il telefono, per piacere.
Prende il cellulare sul comò e me lo da. Vado sul sito di Italo e prendo un biglietto da 39€ per Palermo per domattina.
I: Che stai facendo?
C: Ho preso un biglietto per Palermo.  Domattina alle dieci ho il treno.
I: Ah, ti accompagno alle nove e mezzo.
C: Okay.
I: Dormo di là?
C: È meglio per entrambi.
Sta uscendo quando si volta.
I: Allora? Annullo la vacanzina con Simo e Emma?
C: No, io li raggiungo. Tu fa come vuoi.

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