Capitolo 45

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Claudio: Che succede qui?
F: Chi sei tu?
Claudio: Un amico di Carmen.
Abbasso lo sguardo.  Per quanto possa essere vero, mi fa star male.
F: Bene, io sono il fidanzato.
Alzo la testa e lo fisso.
Claudio: È vero?
C: Io...
Claudio: Okay. 
Se ne va.
C: Claudio, aspetta!  Posso spiegarti!
Lo rincorro.  Gli prendo la mano e lo faccio voltare su se stesso.
Mi avvicino.
C: Lui mi ha lasciata. E poi lo sapevi che lo amavo, te l'ho pure detto.
Claudio: Sì, ma pensavo vi foste lasciati.
C: È così. Mi ha trattata male e non mi merita.
Mi avvicino ancora di più e gli prendo il volto.
C: Ho bisogno di rispetto, cosa che lui non ha nei miei confronti.
Claudio: Lo ami?
Ci metto un pò.  Poi sospiro e rispondo.
C: Lo amerò sempre perché è il padre di mia figlia.  Ma questo non significa che il mio cuore non appartenga a qualcun altro.  Anche se mi desse ciò che voglio, bè, ora come ora, non tornei con lui.  Il mio cuore appartiene ad un altro, ora.
Mi avvicino ancora. Siamo corpo a corpo. Premiamo entrambi. Mi metto sulle punte.  Gli fisso la bocca e gli occhi e gli sfioro il naso.
C: Ma non so se la persona che ora voglio, vuole me o un'altra...
Mi cinge la vita e mi da un bacio sulla fronte.
Claudio: Vieni con me.
Andiamo in acqua.
Dove l'acqua ci arriva al collo, avviene il momento tanto atteso.
Ci avviciniamo.  Sorrido.  Ci guardiamo negli occhi.
Naso contro naso. Occhi negli occhi. E bocca contro bocca.
Preme le sue labbra sulla mie e poi affrondisce il tutto.
Mi fa star bene.
Quando ci stacchiamo, due minuti dopo, mi cinge la vita ed io il suo collo.
Claudio: Voglio te, ora.

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