Capitolo 46

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Due anni dopo...

Il bambino si chiama Andrea, ora ha due anni ed è moro con gli occhi azzurri.  Celeste si fa sempre più bella e ha cinque anni.
Io e Claudio stiamo ancora insieme.   Con
Filippo siamo rimasti in ottimi rapporti per i nostri figli.
Andrea vive con me e Claudio.  Celeste invece, fa un pò qua e un pò là ma abita con me.

Stefania si sposa oggi.  Indosso un abito rosa perla, che scende rettilinio fino alla caviglia. 
Claudio: Amore, dov'è il mio... -viene interrotto dal vedermi-.... wow!
C: Che c'è?  Non sto bene?
Claudio: No, no, no!  Sei, sei bellissima.
Si avvicina e mi bacia.
C: Non sei da meno.

Arriviamo in un giardino immenso.  Rose rosa ci circondano e Stafania. 
È bellissima.
Intravedo Filippo.  Mi guarda.  Gli sorrido e lo raggiungo insieme ad Andrea e Celeste.
F: Ciao belli! Come state?
A: Ababba
Lo mette in braccio.
Celeste: Papà, papà!
C: Ciao.
F: Sei bellissima, Celeste.
Sorride.
F: Ciao, cara.
Dice dandomi un bacio sulla guancia.
C: Stai benissimo.
F: Oh, non sai quanto lo sia tu.
Mi emoziono.  È strano. Insomma, anche Claudio me lo ha detto ma non mi sono sentita così.
C: Non esageriamo.
F: Oh, non potrei.
Mi fa l'occhiolino. 
Mi volto e Claudio non c'è.
C: Ehm, devo andare un attimo in bagno.  Stanno con te?
F: Vai.
Vado in bagno e appena entro assisto ad una scena che cambierà tutto.
Vedo Marika e Claudio.  Mano nella mano che sorridono.
Esco e vado via.
F: Già di ritorno?
C: Mi conviene.
F: Che succede?
C: Ti va di camminare?
Annuisce preoccupato. 
Lasciamo i bambini da mamma e ci incamminiamo.
F: È bello qui.
Annuisco.
C: Penso che certe volte prendiamo decisioni di cui ci pentiamo.  Scelte che al momento sembrano giuste per noi stessi, per il nostro bene ma col tempo ci accorgiamo del contrario.
Annuisce.
F: Sì, continua.
C: Ho sbagliato.
F: A che ti riferisci?
C: Sono una merda, perdonami.
F: Vieni qui.
Sprofondo tra le sue braccia e mi accarezza i capelli.
F:-sospira- sei speciale, piccola.
Mi stacco e mi da un bacio sulla guancia.  Poi ci guardiamo negli occhi.
Tutto si ferma.

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