Capitolo 29

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Prima Settimana del Quarto Mese
Stiamo andando dalla ginecologa. Oggi scopriremo il sesso del nostro bambino.
Siamo in macchina di Fil. Mi tiene la coscia con la mano destra e con l'altra guida. La mia mano è sulla sua.
I: Secondo te è maschio?
C: Femmina.
I: Anche secondo me.
Ci baciamo e appoggio la testa sulla sua spalla.
C: Ti amo Fil
Mi tocca la pancia.
I: Anche io la amo.
Gli tiro uno schiaffetto sulla guancia. Poi ridiamo.

Aspettiamo il nostro turno.
G: Carmen? Oh, eccoti. Andiamo.

Entriamo in studio. Mi fa sedere sul lettino e mi fa una serie di domande. Poi spalma il gel sulla mia pancia e con l'aggeggio ci dice tutto...
G: Allora, questo è il suo cuore- *rumore del battito cardiaco- è a posto. Vediamo... questa è la testina, - indica lo schermo- vediamo se ci fa vedere... oh ecco! Vedete?
I: È piatto.
La dottoressa lo guarda strano.
G: Sì, cioè.. non è un maschio.
C: È-è una femmina?
Dico entusiasta.
La dottoressa annuisce e sorride.

Appena arrivati a casa prenoto delle pizze e mi siedo sul divano accanto a lui che sta guardando la tv. Mi infilo sotto le coperte. Mi appoggio alla sua spalla e gli cingo la vita.
C: Ti amo.
Mi da un bacio sulla testa.
I: Siete bellissime.
C: Lo so. È bellissima.
Guardo la pancia e la tocco. Penso diventerò gelosa un pochino. Insomma, farà più complimenti a lei che a me. Infatti, già adesso che non è ancora nata li fa...

I: A che pensi?
C: Mh? Ah, al nome della bambina.
I: Giusto.
C: Avevo pensato a Mia o Anna.
I: Belli, ma io voglio un nome speciale e unico per mia figlia... tipo Azzurra. Ma no, ci sono tante che si chiamano Azzurra.
C: Mh.. Celeste?
I: Bellissimo. Meraviglioso. Sì. Celeste Fanti.
C: Celeste Fanti.

Camera da letto. Ore 10:00 p. m
C: Amore.
I: Dimmi principessa.
Sorrido. Oh, sono ancora la sua principessa!
I: Perché sorridi?
C: Mi hai chiamata principessa.
I: Ti ho sempre chiamata così!
C: Ma visto che aspettiamo una bambina... pensavo che...
I: Per ora sei la mia principessa, poi lo diventerà la mia bambina.
Mi alzo dal letto incazzata.
I: Dove vai, amore?
Lo mando a fanculo con la mano.

Esco di casa e prendo la macchina.
Io lo amo così come amo mia figlia. Perché preferisce lei a me? Okay, è sua figlia, giusto, ma le attenzioni me le deve dedicare lo stesso. Soprattutto ora! Se non in questo periodo, quando?

Vado a casa di Emma e Simo, ho bisogno di sfogarmi.

Alla porta mi apre Simo.
S: Ehi, sweety!
C: Ciao Simo.
Ci abbracciamo.
S: Dov'è Ira?
Non rispondo.
C: C'è Emma?
S: Sì, ma...
Lo fulmino con lo sguardo.
S:... okay.

Entriamo. C'è Emma che mi saluta con un caloroso abbraccio.
E: Come stai, tesoro?
C: Tutto bene...
S: Sicura? Quando ti ho chiesto di Filippo hai evtitato la domanda.
C: Ah, siamo andati dalla ginecologa, -ci sediamo-è una femminuccia.
E: Lo sapevo!
C: Anche noi pensavamo lo sarebbe stata. Insomma, abbiamo scelto il nome. Celeste.
E: Bellissimo!
C: Già, piace ad entrambi. Lui vuole che sua figlia abbia un nome unico e così abbiamo pensato a Celeste.
S: Vai al punto..
C: Il fatto è che io gli dico 'ti amo' e lui mi dice 'vi amo pure io'. Oppure, mi ha sempre chiamata 'principessa' e ha detto che lo farà ancora per poco perché dopo lo diventerà sua figlia. Sono cose banali e stupide. È sua figlia, è normalissimo, è entusiasta, anche io lo sono, ma non mi sono dimenticata di lui. Cioè amo mia figlia ma anche il mio ragazzo. È questo che mi fa rattristire e mi ha fatto esplodere. Insomma, voglio le attenzioni che mi merito. Non ho nulla contro mia figlia, per carità, è sangue del mio sangue e... mia figlia!, ma il suo comportamento ultimamente mi da fastidio.
E: Ho capito. È normale che ti senta così. Ma ne devi parlare con lui, magari non lo fa apposta.
S: Sì, Ca, fai così.
C: Grazie ragazzi.

Rimango da loro fino a mezzanotte. Poi torno da Fil.

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