Let's Swap

Capitolo 7

Subito dopo essere usciti dal negozio di abbigliamento la troup venne chiamata da James per assicurarsi di avere tutto preparato per le registrazioni successive, Louis ed Harry si sedettero poi appena fuori alla gelateria mentre si godevano il loro meritato gelato.

«Ho sonno»

«Credo sia la cosa più carina che mi abbiano mai detto sai nonno Tommo?»

«Ti farei vedere quanto poco vecchio sono ma evito giraffa»

«Senza di me moriresti di fame oh»

«Non é vero...forse»

«Ecco»

Stavano per tornare a casa quando ad Harry venne un'idea.

«Senti Lou credo di aver perso un bracciale prima mentre uscivamo dal negozio, che ne dici se mentre io lo cerco te trovi un posto dove cenare?»

«Per me va bene, come ti avviso?»

«Aspetta, ti do il mio numero»

Si scambiarono in fretta i numeri di telefono ed Harry si incamminò di nuovo verso i negozi.
Cosa Harry non farebbe per andare da Victoria's secret. Si rende conto del fatto che deve fare in fretta così si diresse subito nel reparto dell'intimo. Scelse di acquistare solo due paia di mutande, del resto ne aveva una collezione intera già a casa quindi si accontentò. Un paio era rosa, pizzo ricamato in tema floreale, rose per essere precisi, non erano troppo striminzite ma lasciavano intravedere qualcosa. Il secondo paio era abbastanza indecente, si trattava di un perizoma rosso di raso che trovava molto carino. Dovette rinunciare alla borsina rosa caratteristica del negozio perché Louis avrebbe capito cosa Harry stava facendo e sarebbe stato imbarazzante spiegargli che non metteva e non aveva mai messo boxer.

Gli arrivò un messaggio e dedusse che era Tomlinson

L= Hey riccio ho prenotato la cena

H= E io ho trovato il bracciale

L= Menomale

H= Allora dove mangiamo questa sera?

L= In un ristorante italiano della zona, il mio preferito.

H= Mi piace mangiare italiano, hai buon gusto Tomlinson

L= Grazie Styles, ora torna alla macchina che sto morendo dal caldo.

H= Sarò lì in cinque minuti

Harry mise giù il telefono e nascose i suoi acquisti nelle tasche della felpa che aveva portato con sé in caso ci fosse un abbassamento di temperatura, poi si mise in marcia e raggiunse Louis nello stesso punto dove l'aveva lasciato circa mezz'ora prima.

«Ho bisogno di una doccia»

«A chi lo dici»

«Allora voliamo a casa»

«Voliamo? Sembri un nonnetto che usa il gergo giovanile»

«Come se ti dispiacesse il mio essere più vecchio»

Harry sapeva che era una battutina casuale, ne aveva già fatte nel corso di quei giorni Louis ma erano tutte particolari, come quelle frasette a doppio senso che due adolescenti si scambiano al liceo e non riusciva a capire dove Tomlinson stesse andando a parare, sarebbe rimasto un mistero..o forse no.
Tornato a casa Harry si diresse verso il bagno della sua stanza e dopo aver scartato una delle sue bath bomb preferite si spogliò dei suoi vestiti ed entrò nella vasca piena di acqua fredda.
Dopo qualcosa come un'ora a mollo Harry decise che doveva iniziare a prepararsi così si avvolse l'accappatoio addosso ed uscì dal bagno. Voleva davvero tanto mettere uno dei vestiti che si era portato dietro ma non sapeva come Louis potesse prenderla così optò per dei pantaloni molto attillati neri che, con la mutandina rosa appena acquistata stavano molto bene, per quanto riguardava la parte superiore dell'outfit aveva scelto una polo color pesca che gli regalò sua sorella ormai quattro anni fa.

«Harry, mi ha detto Niall che questa sera saremo liberi, devono rivedere tutte le registrazioni fatte e non hanno tempo per girarne di nuove quindi saremo soli» gli disse senza entrare in stanza.

«Ok grazie Lou»

Gli gridò dall'interno della stanza. Prese i suoi stivaletti dorati, si asciugò i capelli poi uscì dalla stanza in cerca di Louis che però sembrava essere scomparso.

«Loueh?!»

«OIOI»

Doveva ammetterlo, era davvero bellissimo, aveva degli skinny jeans blu scuro con una maglia grigia che si abbinava perfettamente con i suoi occhioni blu. Mentre Louis usciva per dirigersi verso la macchina l'occhio di Harry cadde sul suo fondoschiena e rimase a bocca aperta. Aveva notato che le cosce del suo "coinquilino" erano fatte molto bene ma dopo aver visto questo doveva ricredersi, tutto quel ragazzo era fatto molto bene. Uscirono ed andarono direttamente al ristorante, Harry scelse di provare una pizza mentre Louis optò per un piatto di pasta che neanche lui sapeva cosa fosse.
La serata passò relativamente in fretta, Louis non é uno di quei ragazzi che ama i silenzi imbarazzanti così non smise un attimo di parlare perfortuna. Parlarono delle loro famiglie, di come entrambi avevano amato il rapporto con i loro nonni e poi finirono a parlare di relazioni, Louis raccontò ad Harry di come a 17 anni si innamorò del suo primo ragazzo, gli spiegò che suo padre lo aveva supportato sin dall'inizio e gli era sempre stato accanto. Harold scoprì che il padre di Louis abitava in una zona diversa del Regno Unito,una zona un po' più pacifica verso l'interno del paese. Haz gli spiegò che dopo la morte di Anne suo padre ebbe un brutto periodo, era sempre in tribunale per qualche sentenza da confermare o cose varie. Dopo un paio di settimane si fece forza e riprese la sua vita normalmente, Gemma vive ancora con lui e quando Harry la chiama cerca sempre di parlare con entrambi, gli manca casa.

La relazione con Nick era diventata strana, parlavano sì ma Harry sembrava l'unico alla quale non interessava ascoltare, cercava sempre di chiudere le conversazioni e Nicholas questo lo aveva notato.

'Tesoro ma stai bene?'

'Harry ci sei?'

'Riccio mi stai ascoltando?'

Erano questi tipi di domande che gli facevano venire il mal di testa, non sapeva dove fosse, é come se dopo tanto tempo il suo "io" interiore stesse cambiando alla sua insaputa. Questa cosa non gli faceva paura, bisogna sempre migliorarsi e se questo avrebbe portato ad un miglioramento del rapporto ne sarebbe stato davvero felice perché é da un po' che Harry si chiede come sta Nick senza volere realmente saperlo.