Capitolo 26

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Il minore cominciò a strusciarsi sul corpo di Harry

<<Ha-Harry>>

<<Si piccolo?>>

<<Haz portami di sopra ti prego..>>

<<Cazzo Lou>>

Harry si alzò dal pavimento e tirando e prese Louis per le cosce alzandolo e dirigendosi immediatamente verso la camera da letto.

<<Haz..daddy>>

Era una cosa speciale quella per loro ma a quanto pare oggi per Louis girava tutto bene ed Harold non voleva lasciar perdere nulla.

<<Cosa c'è babyboy? Cosa vuoi?>>

<<Te. Ti voglio così tanto Harry fa male>>

Ed era vero, il pene del maggiore era costretto in pantaloni dolorosamente stretti.

Harry si mosse veloce ed iniziò a baciare le labbra di Louis che si stava godendo tutto al massimo, forse troppo.

<<Daddy ti prego>>

Le labbra del riccio si mossero veloci dalla bocca del ragazzo sotto di lui al suo collo dove lasciò un paio di succhiotti ben visibili.

<<Mio>>

<<Sì tuo>>

I piccoli sospiri che rilasciava Louis sarebbero stati capaci di far venire Harry così senza neanche spogliarsi ma avevano entrambi piani diversi da ciò così, dopo l'ennesimo succhiotto, si alzò.

<<Ti va di spogliarti per me tesoro?>>

<<Sì Daddy>>

Louis si alzò sensualmente dal letto gattonando fino ad alzarsi in piedi, iniziò a muovere i fianchi a ritmo di una musica immaginaria che suonava nella sua mente.

Faceva ondeggiare i suoi fianchi femminili così bene..

Il suo sedere era così perfetto che fece venir voglia ad Harry di legarlo al letto ma questo sarà per un'altra volta.

Quando finalmente il corpo di Louis fu scoperto Harry parlò

<<Il mio piccolo babyboy..sei così bello cucciolo non sai cosa ti farei>>

Louis si girò per dare una vista completa del suo sedere al suo daddy

<<Qualunque cosa daddy ma ti prego toccami>>

<<Sei stato bravo tesoro, dici che meriti un premio?>>

<<Devi decidere tu daddy..>>

<<Bravo bambino, ora coricati sul letto>>

<<Si..>>

Louis fece ciò che Harry gli ordinò e si coricò sul letto separando le gambe.

Senza dire niente Harold si mise davanti a lui e con un movimento veloce prese in bocca il pene del liscio che senza protestare mise una mano tra i ricci del suo ragazzo spingendogli la testa più a fondo

<<Daddy..daddy ti prego ah le dita>>

Con un sonoro "pop" si staccò dal maggiore che fece un gemito bisognoso

<<Cosa vuoi piccolo?>>

<<Le tue dita daddy..le dita, la bocca..tutto>>

<<Dici che te lo meriti?>>

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