Capitolo 12

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Harry capì che Louis non aveva afferrato la sua storia fino in fondo.
Facendo due calcoli sarebbe arrivato a realizzare che si è sposato a sedici anni e avrebbe fatto delle domande ma evidentemente non se ne era accorto o almeno non aveva detto nulla. La storia di come si è sposato non la sa nessuno, non lo sanno nè sua sorella nè i suoi nonni, ne è a conoscenza solo lui. Non è sicuro se dirglielo oppure aspettare che ci arrivi da solo ma ormai è iniziato il secondo mese di convivenza e a giorni Louis dovrà tornare al lavoro.

Era una di quelle mattinate tranquille, quelle nella quale ti svegli, fai colazione e ti butti sul divano perché non hai niente da fare.
Harry avrebbe tanto voluto poter uscire con lui e mettere quella gonna rosa che tanto bramava.

Mordendosi il labbro in ansia Haz gli chiese:

<<Lou te cosa ne pensi dei ragazzi che si vestono con abiti femminili?>>

<<Dico che probabilmente sono una delle cose che mi eccitano di più>>

<<Quindi nel caso lo facessi non ci sarebbero problemi per te?>>

<<Hai portato dei vestiti da ragazza con te Harold?>>

<<S-sì>>

Harry lo guardò con sguardo insicuro, non sapeva se avesse fatto quella domanda per curiosità o per prenderlo in giro ma dopotutto si parla di Louis Tomlinson e non aveva mai fatto nulla per ferirlo.

<<Ti andrebbe di farmi vedere qualche outfit? Tipo una sfilata nella quale sono giudice e dico quali ti stanno meglio e quali no? anche se dubito possa esserci qualcosa che puo' stare male su di te>>

Harry sorrise ed annuì, non si aspettava una reazione del genere ed era felice che Lou volesse fargli provare quei vestiti, erano settimane intere che voleva mettersi lì davanti al maggiore nei suoi abiti migliori.

Tornò nella camera da letto, la camera degli ospiti nella quale dorme da quando è in casa Tomlinson.
Aprì l'armadio e tirò fuori la tanto agognata gonna rosa lucida, prese fuori poi una t-shirt bianca larga e la mise dentro alla gonna, gli piaceva molto l'abbinamento bianco- rosa, gli ricordava un po' quei gelati che mangiava da bambino con la panna e la fragola.

<<Pronto Lou?>>

<<Credo, sì>>

Ad Harry non stupì quella risposta, era passata poco più di una settimana da quando Stan l'aveva lasciato e vedeva che le cose stavano lentamente migliorarando, stava cercando di andare avanti pur avendo perso suo marito per messaggio ed Harry era molto fiero di lui.

Prese le sue Vans Bianche e dopo averle indossate uscì dalla porta della stanza tornando da Louis in salotto.

Appena quest'ultimo lo vede rimase a bocca aperta, il suo sguardo è passato dalle cosce del Riccio fasciate nel tessuto rosa lucido ai suoi Ricci che ricadevano sulle spalle delicatamente, proprio come tutto il resto.
Gli occhioni verdi del ragazzo davanti a lui rendevano il tutto perfetto, lo facevano sembrare così innocente puro e Louis rimase davvero a bocca aperta.

<<Che ne dici Lou mi stanno bene?>>

In quel momento Louis si è dimenticato di tutto, si è dimenticato di Stan, di tutti gli anni passati a piangere e di tutte le sofferenze, vedeva solo Harry; il suo corpo perfetto il suo animo dolce e buono.
Si sentiva in colpa perché sapeva cosa voleva fare e non voleva approfittarsi di Harold, non in quel modo.

<<Ti sta perfettamente Harry>>

Harry dal canto suo sentiva lo sguardo del maggiore bruciargli addosso, sapeva cosa stava pensando.
Si sente disonesto a pensare ad un altro uomo in quel modo mentre in realtà è sposato però non può farne a meno, il ragazzo dagli occhi blu è davvero bellissimo, perfetto.
È Comunque rimasto stupito dalla sua reazione, si aspettava che lui cercasse di rendere tutto meno ovvio quando in realtà lo stava guardando in maniera insistente senza neanche provare a nasconderlo.

<<Haz, vestito così stai da dio, comunque ehm devo andare a chiamare James si sai ti ricordi di quello che hanno detto venerdì no?>>

<<No non me lo ricordo>>

<<Te lo spiegherò>>

Tomlinson cominciò ad allontararsi a viso basso verso il bagno più vicino al che il riccio lo fermò

<<Lou guarda che la tua stanza è dall'altra parte>>

<<Sì beh ma la rete non prende tanto quanto in bagno quindi preferisco andare lì>>

Il riccio non voleva né illudersi né trovare doppisensi in quello che era appena accaduto quindi tornò in salotto ed accese la televisione accavallando le gambe.
Era una domenica, le registrazioni erano in pausa i due ragazzi avevano tutto il tempo per stare un po' da soli ed in pace. Harry si ricordò dei pensieri che aveva fatto quella mattina appena sveglio, voleva essere sincero al cento per cento con il ragazzo dai capelli lisci però non voleva che lo prendesse per bugiardo.
Harry mentre pensava aveva lo sguardo fisso sul pavimento e si spaventò a morte quando sentì qualcosa vibrare sotto al cuscino del divano.

<<Ma che diamine?>>

Dopo aver spostato il cuscino vide il telefono di Louis in bella vista e gli venne da ridere, di tutte le scuse che poteva trovare per scappare aveva beccato l'unica che non aveva funzionato, almeno adesso aveva la conferma che non c'erano stati doppi sensi inutili.
Louis tornò dal bagno circa quindici minuti dopo e notando il suo telefono sul tavolino arrossi tantissimo.

<<Non è come sembra>>

<<Che cosa LouLou?>>

<<Ho usato il telefono di casa>>

<<Ne hai uno?>>

<<Harold quale casa non ha un telefono fisso?>>

<<La tua?>>

<<Io ne ho uno>>

<<Ookay, comunque per le registrazioni?>>

<<Torneranno martedì mattina>>

<<Andiamo a fare colazione fuori domani?>>

Gli occhi di Louis continuavano a ricadere sulle cosce del riccio

<<Harry..posso farti una domanda?>>

<<Certo Lou>>

<<Ti depili?>>

<<S-si certo, i peli non mi piacciono sul mio corpo>>

Louis non rispose, si costrinse a girarsi ed andare verso la cucina

<<Lou?>>

<<Si Haz?>>

<<Per te è ok vero?>>

<<Che cosa>>

<<Che io mi vesta così>>

<<Certo Har, sei bellissimo>>

<<Grazie Louis>>

<<Di nulla piccolo>>

E questa volta Harry riconobbe in quella parola un suono diverso, più rude ma comunque delicato.
Decise che il martedì mattina gli avrebbe parlato seriamente di come lui e Nick si sono sposati scrivendo a quest'ultimo un veloce messaggio prima di alzarsi ed andare verso la cucina per aiutare Lou col pranzo.

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