Capitolo 18

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Harry dormì tranquillo e beato tra le braccia di Louis che lo stringeva come se avesse il timore continuo di poterlo perdere.
Si svegliarono molto tardi rispetto al solito, Louis aprì gli occhi e sorrise trovando Harry al suo fianco che lo guardava pensieroso.

<<Buongiorno>>

<<Buongiorno Lou>>

Harry si sistemò sul petto di Louis mentre si lasciava coccolare dolcemente.

<<Dormito bene?>>

<<Sì molto, ma mi fa male il fondoschiena.>>

<<Ne sono felice e per quanto riguarda quel ben di dio puoi anche farci l'abitudine>>

Harry rise e rimasero abbracciati ancora un paio di minuti prima di decidere di alzarsi.

<<Andiamo a fare colazione piccolo?>>

<<Lou sono le undici passate>>

<<Quindi? Io voglio fare colazione>>

<<E colazione sarà allora, cosa ti preparo?>>

<<Che ne dici della colazione americana?>>

<<Ottima idea>>

I due ragazzi si vestirono e si misero al lavoro cercando gli ingredienti adatti prepararono una colazione coi fiocchi, pane tostato con uova cotte e bacon affumicato.

<<Siamo stati bravissimi>>

<<Oh sì>>

Mangiarono tranquilli mentre si rincorrevano con gli occhi e si sorridevano a vicenda.

<<Lou, dovremmo..>>

<<Lo so, dovremmo parlarne ma non voglio farlo. Non voglio che parlandone tu pensi che hai sbagliato o commesso un'errore venendo qua con me, non voglio che tu pensi troppo perdendoti il momento Haz perché davvero io voglio viverti a pieno.>>

<<Louis guardami>>

Il ragazzo davanti a lui puntò i suoi occhioni blu in quelli verdi del riccio cercando di apparire meno nervoso ma la realtà è che la risposta in arrivo da Harry lo spaventava abbastanza.

<<Tu, Louis William Tomlinson, sei riuscito a farmi provare cose che da anni speravo di sentire. Non ero felice di partire e lasciare Nick ma solo con la distanza ho capito che non è per me quello che era prima, non è per me quello che sei tu. Quella di ieri è stata la serata migliore che potevo desiderare, da almeno un mesetto speravo che questo accadesse, sul serio. Ho paura anche io perché non è una situazione semplice ma insieme ce la faremo ok?>>

Louis era arrivato solo a metà discorso quando sentì la prima debole goccia scivolargli lungo la guancia e alla fine di esso si può dire che era in un mare di lacrime senza neanche sapere il perché.

Louis si alzò dalla sua sedia e si sedette sulle gambe del riccio che lo abbracciò e lo lasciò sfogare con calma.
Dopo un paio di minuti i singhiozzi del liscio si placarono e ricominciò a respirare normalmente, o almeno a provarci.

<<Lou cucciolo posso farti una domanda?>>

Il liscio annuì leggermente

<<Ultimamente hai avuto problemi di ansia?>>

Esitò a rispondere ma dopo un po' annuì di nuovo.

<<Sì>>

<<Questo spiega ciò>>

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