Capitolo 1

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Una voce, un rumore in lontananza, il cinguettio degli uccellini, le lenzuola morbide e comode, il fresco del mattino e...
- Hèlen!-
La ragazza aprì gli occhi di scatto e scese subito dal letto, ma stordita com'era cadde sul pavimento.
- Hèlen, non hai sentito la sveglia? Dai sbrigati che dobbiamo andare, altrimenti faremo tardi.-
- Ok ok.- bofonchiò lei mentre si trascinò in bagno.
- Sei stata sveglia fino a tardi vedo.-
Hèlen si lamentò mentalmente mentre chiuse la porta e subito si sciacquò la faccia con l'acqua fredda, per poi fissarsi allo specchio. Pelle olivastra, occhi verdi, capelli lunghi e castani, quasi neri, labbra sottili, denti bianchissimi e perfetti. Era lei, ma ancora non ci credeva. Era cambiata moltissimo dalle medie, così tanto che pensava fosse tutto uno scherzo o un sogno. Si stiracchiò un po' e si vestì in fretta con i primi vestiti che aveva trovato, si pettinò e si fiondò giù dalle scale. Davanti la porta d'ingresso c'erano cinque enormi valige che vennero trascinate fuori casa verso una macchina blu notte da un uomo verso la quarantina alto, magro, capelli ricci e neri, Julio, aiutato da una ragazzina dallo stesso colore di capelli ma liscissimi.
- Buongiorno Hèlen!- esclamò la ragazzina andandole incontro.
- Buongiorno Lucy.-
- Che bello, ho aspettato così tanto agosto! Non vedo l'ora di arrivare al mare e fare un'infinità di bagni!-
Ma come fa ad essere così piena di energia DI PRIMA MATTINA?
- Su, andiamo, altrimenti faremo tardi! Nalini è già in macchina.- disse Anne, la donna che aveva svegliato la ragazza. Si diressero tutti in macchina e il viaggio cominciò. Come solito Hèlen si perse nei suoi pensieri e per la maggior parte del tempo non disse nemmeno una parola. Aveva trovato una famiglia in cui viveva da quasi dieci anni e che l'avevano accolta a braccia aperte insieme a sua nonna, a scuola aveva voti altissimi, le sue amiche erano fantastiche e ringraziava tutto questo. Allora... perchè... mi sento come se fossi in un bicchiere d'acqua?
- Leela, figliola, stai bene? Non hai parlato fino adesso.-
Hèlen si girò alla sua sinistra a guardare sua nonna e sorrise al sentire il suo secondo nome pronunciato dalla donna.
- Sto bene naanee. È che stiamo andando in un posto pieno di gente. Sai che preferisco stare da sola...-
- Lo so bambina mia, ma troppa solitudine non ti fa molto bene.-
- Naanee, perchè... perchè in tutti questi anni non hai mai voluto rispondere in italiano nonostante tu capisca tutto?-
Si era posta molte volte questa domanda. Per tutto quel tempo da quando erano arrivate in Italia Nalini aveva sempre parlato in hindi.
- L'India rimane sempre nel mio cuore, è parte di me, come lo è per te. Parlare una lingua diversa dalla mia mi sembra un po' come tradire la mia terra. Lo so, è un po' strano. E poi sono vecchia, una lingua in più o in meno non mi fa certo ringiovanire.-
- Non sei vecchia e quello che hai detto è una cosa meravigliosa.-
Nalini sorrise e mise una mano su quella di Hèlen come per ringraziarla. Aveva sempre visto sua nonna come insegnante di vita, come si definiva lei. Adorava i suoi occhi verde smeraldo sempre pieni di vita, la pelle olivastra, i suoi capelli neri con qualche ciocca grigiastra e lunghi sistemati sempre in una treccia che si divertiva ogni volta a fare per lei. E poi il suo profumo, l'odore della terra, di spezie che era sempre come un abbraccio caldo e confortante. Era felice di avere almeno lei con sè.
- Siamo arrivati.- annunciò Julio dopo svariate e interminabili ore.
- Finalmente!- disse Lucy euforica che si catapultò fuori dal veicolo. Quando scese Hèlen guardò la villetta a due piani che aveva davanti a sè in ogni minimo dettaglio, come faceva sin da piccola. Pareti color pesca, finestre e porte in legno di ciliegio, un'enorme giardino ben curato e davanti la porta un uomo e una donna di una certa età li stavano aspettando sorridenti.
- Nonni miei, mi siete mancati tantissimo!- disse Lucy abbracciandoli forte.
- Anche noi abbiamo sentito la tua mancanza nipotina mia.- rispose la signora. Poi il suo sguardo ricadde su Hèlen che era subito dopo Lucy.
- Hèlen, sei stupenda. Sei cambiata così tanto in questo ultimi tre anni che non ci siamo visti.-
- Concordo, sei sempre stata stupenda.- aggiunse il marito. Hèlen arrossì lievemente e quando stette per parlare Lucy la prese per il polso e la trascinò dentro casa.
- Noi andiamo di sopra!- urlò. Cominciamo bene...

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