Non avrebbe mai voluto lasciare quel letto caldo e quell'angelo, ma doveva andare a scuola e non voleva essere assente già il secondo giorno. Quando si era alzata Andrea dormiva e sorrise nel vederla così pacifica e rilassata.
- Ehi Hèlen, ci sei?-
- Che?-
- Tutta la lezione l'hai passata a scarabocchiare e adesso non ci ascolti nemmeno.- si lamentò Irene.
- Scusate stavo pensando ad una persona.-
- E chi sarebbe questa persona?-
Le due ragazze la guardarono curiose e si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Ehi ferma ferma ferma. Da dove arriva quello?-
Melanie le indicò l'anello che aveva all'anulare della mano sinistra, quello che le aveva dato Andrea. Si era tolta la catenella il giorno prima, quando doveva andare a dormire e si era infilata l'anello al dito come faceva sempre ma si era dimenticata di rimetterlo al collo.
- Ehm...-
Le guardò per un secondo poi cedette.
- Sto con una ragazza.-
- Da quanto?- chiese la colombiana.
- Una settimana circa ma ci siamo frequentate per un mese.-
- Quindi vi siete incontrate quando eravate al mare giusto?-
- Si.-
La campanella suonò, dando inizio all'ultima lezione.
- Bene, c'è religione e noi non la facciamo quindi ora andiamo da qualche parte.- disse Irene prendendo lo zaino e Hèlen a braccetto. Le sue amiche la portarono fuori dalla scuola e infine fuori dal cancello.
- Bene, e ora dove si va?- domandò Melanie. Il telefono dell'indiana vibrò e lo prese subito. Era un messaggio di Stephan.
+ Ehi Hèlen. Giuro che ti farò un monumento, sei riuscita a far addormentare Andrea dopo quasi due giorni di insonnia e non ho la più pallida idea di come tu abbia fatto. Però le è venuto mal di testa, le capita quando non dorme. Ti dispiacerebbe prendere una medicina? Non la lascio sola manco morto, questa qui può fare casini.+
Hèlen sorrise e rispose subito.
*Certo, nessun problema. Devo prenderne uno in particolare?*
Il ragazzo scrisse subito e gli diede un nome ringraziandola.
- Dobbiamo andare in farmacia.- disse mettendo via il telefono e le altre la guardarono scettiche ma non fiatarono e la accompagnarono.- Ehi Andrea.-
La ragazza aprì gli occhi e guardò suo fratello che era seduto sul letto accanto a lei. Si mise a sedere e si stropicciò gli occhi.
- Tieni.-
Il ragazzo le porse una pastiglia bianca e tonda e per un attimo dei ricordi riaffiorarono, quelli dove si drogava ma fu una sensazione passeggera. Prese la pastiglia e il bicchiere d'acqua e la ingerì in fretta.
- Che ore sono?- chiese poi.
- Le due. Hai dormito altre quattro ore da quando ti sei riaddormentata. Chissà come ha fatto Hèlen.-
- Non so, stava giocherellando con i miei capelli ed era rilassante.-
- Vuoi qualcosa da mangiare?-
- No sono a posto.-
- Non hai fumato vero?-
- No, ho fumato solo una volta questa settimana, ieri a scuola.-
- Ok. Vado, ci vediamo dopo.-
Stephan le lasciò un bacio sulla fronte e lei si ributtò sul letto, chiudendo gli occhi e addormentandosi di nuovo.Per fortuna si ricordò la strada per la casa dei fratelli Nyber e non distava molto dalla farmacia e dal bar in cui avevano appena pranzato essendo ormai le tre del pomeriggio. Aveva detto alle sue amiche che potevano anche andare a casa loro ma avevano insistito per accompagnarla in un luogo che non sapevano.
- Allora, non cominciate a gridare e a sclerare vi prego.-
- Perché dovremmo?- chiese Irene.
- Capirai una volta dentro.-
Hèlen citofonò e subito il cancello si aprì come il portone e le ragazze entrarono e le due rimasero senza fiato. Era davvero grande quella villetta, non solo da fuori compreso giardino ma anche all'interno ed era piuttosto accogliente.
- Wow.- dissero le due.
- Ehi ciao.- disse una voce maschile e guardarono Stephan che era davanti a loro. Una ragazza aveva la pelle olivastra, abbronzata, occhi nocciola e capelli neri, mentre l'altra pelle bianca, occhi marrone scuro e capelli di un castano chiaro.
- Siete Melanie e Irene giusto? Piacere Stephan, anche se scommetto che mi conoscete già.- disse lui.
- Piacere nostro.- dissero entrambe con gli occhi già a cuoricino.
- Scusa se le ho portate qui Ste, ma volevano accompagnarmi.- disse Hèlen leggermente in imbarazzo.
- Figurati. Dai venite.-
Il ragazzo le portò in salotto e si sedettero si divani che c'erano. Hèlen prese dallo zaino la scatola che aveva comprato e la lanciò al modello che la prese al volo.
- Grazie.-
Hèlen sorrise.
- Non sapevo abitassi qui, conosco tutti in questo paese.- disse Irene guardandolo con occhi che brillavano.
- Siamo qui da qualche giorno.-
- Chissà quante ragazze ti vanno dietro.- disse Melanie nella stessa situazione di Irene.
- Si ma solo perché sono famoso.-
- No, non direi solo per quello dai, sei famoso ok ma sei stupendo. In senso, bhe hai capito cosa intendo. La tua ragazza dev'essere gelosa.-
Hèlen si girò a vedere la colombiana avendo percepito tensione nell'aria.
- Non sono fidanzato.-
- Sul serio!?- esclamarono le due ragazze stupite.
- No. Quella che rimorchia di più qui è mia sorella.-
- Ho saputo che le sta andando dietro un certo Thomas.- aggiunse.
- Quello ci prova con tutte solo per portarle a letto.- disse Melanie schifata.
- Sarebbe andato d'accordo con lei fino a qualche anno fa. Solo che gli mancherebbe qualcosa.-
Hèlen ridacchiò avendo capito.
- Non riesco ad immaginarmi la scena per quanto sia così surreale.- disse.
- Con tutti è una scena surreale. Soprattutto se ti immagini lui a letto, è tutt'altro che passivo.- affermò Irene mentre l'indiana fece una faccia schifata.
- Sembra di descrivere Andrea.- ridacchiò Stephan guardando Hèlen che se ne accorse e guardò altrove. Il telefono di Melanie suonò e rimase perplessa quando vide il nome sulla schermata.
- Ciao Anne.-
- Ciao Melanie. Senti ma Hèlen ieri dopo la scuola è andata a casa tua o di Irene? La sera non era tornata e nemmeno stanotte. Pensavo si fosse fermata a dormire da una di voi.-
- No, non l'abbiamo vista o fatto nulla con lei. Se vuoi te la passo, ora è qui.-
- Ah ok, se ora è con voi lascia perdere. Grazie comunque.-
- Anne ti cercava, ieri non sei tornata a casa.- disse guardando la sua amica e interrompendo la chiamata.
- Pensavo di averle scritto ieri pomeriggio.- disse prendendo il telefono e controllando, ma non vide nulla.
- Eri troppo occupata con qualcuno ieri per poterti ricordare di scriverle.- le disse Stephan guardandola maliziosamente e lei gli lanciò un cuscino in faccia mentre lui rise.
- Stephan!- gli disse scuotendo la testa.
- Ragazzi, non sto capendo nulla.-
- Già, sembra che vi conosciate.- confermò Irene.
- Non glielo hai detto?-
- Lo stavo per fare ma poi era suonata la campanella e dovevamo uscire.-
- Dire cosa? Hèlen parla o giuro che io e Irene ti uccidiamo.-
- Sto con Andrea.- disse tutto d'un fiato.
- Andrea?- chiesero mentre cercavano di collegare un volto a quel nome.
- Andrea Nyber.- disse di nuovo mordendosi il labbro.
- O mio dio!- gridarono le due ragazze saltando in piedi e guardando Stephan come conferma e lui annuì divertito dalla loro reazione.
- Lurida stronza, non hai detto nulla! O mio dio, non ci posso credere!-disse Irene saltellando per la stanza.
- Quindi voi due vi conoscete già e sei stata qui ieri.- concluse la colombiana.
- Già. Non oso immaginare cosa hanno fatto ieri sotto la doccia prima che arrivassi a casa.-
- Stephan!- lo riprese Hèlen volendosi nascondere.
- Scommetto che l'attiva è Andrea.- esclamò l'italiana e l'indiana alzò gli occhi al cielo.
- Si può sapere perché mi ritrovo quasi sempre in argomenti a sfondo sessuale?- disse una voce che riconobbe subito. Andrea entrò nella sala, sembrava che stesse meglio e il suo sguardo era più vispo e si sedette sullo stesso divano in cui era seduto il ragazzo.
- Perché hai avuto una vita piuttosto attiva direi, quindi non lamentarti.- disse suo fratello.
- Secondo me sei geloso perché non ce l'hai a differenza di Andrea e ti rode il fatto che ha portato a letto e rimorchiato più persone di te.- disse Hèlen senza pensarci e solo dopo realizzò quanto detto.
- Ma cosa le hai fatto ieri sera che sta diventando come te?-
- Io niente, ho solo...-
Hèlen si alzò di scatto e le andò addosso, tappando la bocca ad Andrea con una mano sapendo che lei non avrebbe avuto problemi a raccontare al fratello quello che faceva. Andrea rise e levò la mano dell'indiana dalla sua bocca.
- Ora andiamo, abbiamo gli allenamenti. Poi facciamo i conti bella mia.- disse Melanie anche se Hèlen sapeva che non avevano alcun allenamento quel giorno e che volevano lasciarle sole ma non disse nulla.
- Devo uscire anche io, devo comprare delle cose.- e Stephan si unì a loro.
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In your eyes
Romance"Se una persona ti accetta nella propria vita accoglie anche il tuo passato, se non è così, non ci tiene a te e conviene cambiare persona" "I suoi occhi magnetici, profondi, sono ora la mia droga, tutto ciò di cui ho bisogno" AVVISO: I personaggi e...