Mi butto sulla valigia e litigo con la zip per chiuderla.
<Ah! Hai visto alla fine l'ho spuntata io!> dico alzandomi e tirandola su.
Maledetta valigia, mi ha fatta sudare peggio di uno che ha appena finito la maratona.
<Sai, non è molto normale che tu parla da sola> dice mia mamma entrando in stanza
<Ma io non sto parlando da sola, sto parlando con la valigia.> dico
<Del tutto normale tranquilla> dice accarezzandomi la testa
<Smettila.-mi levo dalla sua presa- Sul serio vuoi passare questo poco tempo con la tua primogenita, dandole della pazza?> chiedo
<Awww. La mia piccola sta per andare al college> dice abbracciandomi, ansi stritolandomi. <Stefan!> urla mia madre chiamando mio padre.
Mia madre ha i capelli neri che gli arrivano fino a metà spalla. Il viso è piccolo, come lei d'altronde. Non è molto alta, ma neanche bassa, è sulla media. Ha gli occhi azzurri e nonostante abbia gli anni che ha, è una bella donna.
<Che c'è ora?> chiese mio padre entrando in camera con un succo in una mano e un toast nell'altra. Mio padre dal canto suo, è biondo. Molto alto, e siccome io sto crescendo, mi manca davvero poco per raggiungerlo. Ok forse non così poco, diciamo che manca un bel pò.
È magro, ha gli occhi marroni.
<Non dirmi che non si chiude la valigia! Te l'avevo detto di portarti lo stretto necessario> dice ma appena ci vede abbracciate indietreggia e bè lo farei anche io.
<Fermo lá. -lo minaccio con il mio dito-Primo: per te lo stretto necessario sono due magliette e due jeans se sei di buon umore. Secondo non ti azzardare a uscire dalla stanza, non vorrai mica lasciare la tua primogenita, nonché migliore giocatrice a Mario Bros nella Nintendo e miglior informatica nella storia del mondo, sono sempre tua figlia cavolo.> dico e lui rientra subito dicendo <Solo perché se morissi nell'abbraccio stritolatore di tua madre, non potrei più sconfiggerti a Mario Bros e così rimarrei con questa rivincita fino alla mia morte.> dice prendendo mi per il braccio e portandomi vicino a lui.
<Ma bene voi due! Sempre contro di me> dice <E io che pensavo di essere la tua preferita> dice riferendosi a me in quel momento io e papà ci guardiamo per poi scoppiare a ridere e riguardare mia madre.
<Bella questa mamma.> dico ma poi vedo il suo sguardo un mix di serietà e tristezza insieme <Lo sai che sei sempre la mia preferita , sei al terzo posto> dico
<Al secondo chi c'è?> chiese lei nel mentre l'abbraccio <Papà> dico e quest'ultimo si unisce all'abbraccio <Al primo??> chiedono insieme.
<Io. Ovvio, non mi avete sempre insegnato a volermi bene? Pensate che alcune volte mi conquisto da sola, ma poi mi rifiuto per alzare la mia voglia di me stessa> dico portandoli a una risata.
<Ci mancherai Alex> dice mamma
Già io mi chiamo Alexa Payton, ma gli amici mi chiamano Alex. Ho diciannove anni, sono alta, non lo so, ma so che sono alta.
Bionda, occhi azzurri, ma non fatevi ingannare dal mio stupendo aspetto, sono il caos fatto persona.
Solo con chi mi rompe i co-
Alexa!
Che c'è?
Niente parolacce sei una persona perbene tu.
Hai ragione. Manteniamo le apparenze.
Comunque sto per andare al college con le mie due migliori amiche Charlie e Kate.
<Forza andiamo o faremo tardi> dice mia mamma
Papà si carica le valige e usciamo tutti di casa, dopo almeno tre volte che mamma controlla se ha chiuso casa.
Oh scusatemi quattro, è appena tornata a ricontrollare.
***
<Oddio siamo in ritardo> dice mia mamma
<No, tranquilla> dico e mentre stavo per continuare vengo assalita dalle mie due migliori amiche.
<Alex> urlano abbracciandomi
<Charlie> <Kate> dico entusiasta
<Abbiamo già visto le stanze. Sono bellissime> dicono
<Bene. Perché io-inizio ad avvicinarmi ai miei genitori e dico- vi prego potete portarmi le valige in camera? Vi prego poi stiamo un po' insieme -mi avvicino di più e dico- devo prendere il letto.> intanto loro annuiscono <Grazie vi amo> dico baciandoli e abbracciandoli.
<Dicevo - torno dalle mie amiche e mi dirigo piano piano verso il dormitorio- sono contenta che la camera sia bella, anche perché il letto singolo è MIOOO> dico urlando e iniziando a correre
<No! Brutta S..... è mio> urla Charlie
<Che cosa?? È mioooo> urla Kate
Arrivo con il fiatone e mi butto sul letto.
<Mio> dico con l'asma <Porca puttana. Non ce la faccio più> dico mi metto seduta e non capisco perché non ci siano i bagagli delle ragazze.
Mi guardo attorno e poi mi alzo.
Ma dove cazzo sono?
<Visto Jake? Te l'avevo detto che saremmo arrivati> dice qualcuno entrando
Mi giro di soprassalto e vedo entrare due ragazzi nella mia camera.
<Cosa ci fate voi qui?> chiedo attirando la loro attenzione
Entrambi mi guardano con aria interrogativa.
Il primo ragazzo è biondo con gli occhi di un verde chiaro mischiato al marrone. Alto e dalla maglietta intravedo un po' di muscoli.
Il secondo, di cui non so perché ho la sensazione di conoscere, è moro occhi azzurri alto di qualche centimetro in più rispetto a quello biondo e visibilmente molto più muscoloso.
<In realtà questa è la nostra stanza e tu sei nel dormitorio dei maschi> dice quello moro
<Ma se vuoi puoi restare con noi> dice sorridendo maliziosamente quello biondo<Alex Reed> si presenta porgendomi la mano e gliela stringo <Il tuo sogno erotico da qui fino alla fine dei tuoi giorni> dice e capisco subito che con lui posso scherzare dato che sembra un tipo scherzoso, un po' matto, buono e non stupido, come in realtà vuol far credere.
<Alexa Python la tua futura moglie e madre dei tuoi figli> dico sorridendogli entusiasta
Per un momento ne sembra sconcertato, poi mi sorride subito e inizia ridere.
Dato che il moro non ha intenzione di presentarsi, lo lascio nel suo angolino buio a combattere i suoi demoni e parlo con Alex <Mi dispiace, mi sono sbagliata. Ora vado> dico uscendo ma Alex mi chiama subito <Futura moglie?> mi giro e lui continua <Chiamami e fissiamo il giorno delle nozze> dice porgendomi un bigliettino con il suo numero.
<Tieni il tuo numero sempre pronto? Non mi sono sbagliata allora> dico uscendo orgogliosa di me stessa perché ancora una volta il mio schema non ha sbagliato.
***
<Dove sei finita?> mi chiede Charlie
<Diciamo che mi sono fatta un giretto nel dormitorio dei maschi> dico
<Ti sei persa?> chiede Kate ridendo insieme a Charlie
<In parole povere...> dico
<Ricordami di portarmi un gps o un navigatore quando esco con te> dice
<Non è che tu sia meglio. Alle elementari non sono Io quella che è andata al bagno dei maschi, perché non trovava quello delle femmine, che per tua informazione era accanto> dico facendo ridere Kate
<Devi smetterla con questa storia> dice sedendosi sul letto singolo
<Hey! Alzati dal MIO letto> dico
<Non ci penso nemmeno. Questo è MIO> dice Charlie
<Scusatemi, ma sono invisibile?> chiede Kate
<Meglio che non parli, che sei arrivata quando ormai io avevo già messo le mie valige a posto e ci mancava pure finivo il primo anno> dice Charlie
<Ti odio!> dice Kate
<Hai capito Kate? Avrebbe finito il primo anno. Meno male che non si è dilungata, fortunatamente è onesta con se stessa e sa che non arriverà neanche al secondo trimestre del secondo anno> dico e iniziamo tutte a ridere.
<Va bene. Se tu prendi il letto singolo, io prendo il letto di sopra> dico salendo
<E io questo> dice Kate <Vi detesto. Secondo me lo fate apposta, vi approfittate di me perché sono di piccola statura> continua
<Non sia mai mia dolce e piccolissima Kate> dico
<Tu sei la nostra piccola. Non potremmo mai> dice Charlie inginocchiandosi davanti a lei.
Kate sta per ribattere ma i nostri genitori entrano.
<Ciao ragazze> dicono
<Pensate saranno così anche a trent'anni?> chiede Kate
<I miei fino a trentacinque> dice Charlie
<Fortunate, i miei penso mi accompagneranno alla tomba a braccetto> dico
<Avete visto come ci ripagano?> chiede mia madre
<Lascia perdere Sara, per fare la valigia con Charlotte è successo il finimondo> dice Cara, la mamma di Charlie. Cara ha i capelli a caschetto biondo cenere. È molto alta, non quanto Cristian (il padre di Charlie), gli occhi sono marroni, ed è sempre sorridente nonostante Charlotte la faccia impazzire.
<Perché?> chiede il padre di Kate, Lorenzo.
Lorenzo è moro con gli occhi azzurri, alto più o meno come Cristian e mio padre. È robusto, non è magro come mio padre e Cristian, ma ha un cuore grande. La mamma di Kate, Maddie, invece, è una donna di poche parole, ma quando parla riesce a zittire chiunque. È molto bella, come la figlia, non è molto alta però. Ha la pelle alla Edward Cullen e purtroppo questa cosa l'ha ripresa Kate.
<Io mettevo una cosa e lei la toglieva per metterne un'altra> dice Cara
<Sembrava una catena di montaggio al contrario> dice Cristian il padre di Charlie. Cristian invece ha i capelli di color marrone, gli occhi verdi e bè si può dire che Charlie sia identica a lui.
<Oook> dico io scendendo dal letto
<Mamma, papà vi sono grata per tutto, ma ora sono grande posso intraprendere la mia strada dorata come Dorothy. Vi amo, e vi amerò per sempre ma ora -dico prendendo le valige- sono grande e posso cavarmela da sola> dico
<Ma- inizia mia mamma- sei sicura che vada bene la camera? Possiamo farla cambiare e-> la interrompo <Tutto perfetto grazie ora per favore è il momento di andartene, sai com'è non voglio essere riconosciuta come la "ragazza non ancora autonoma"> dico sorridendole, abbraccio mio padre <Ciao Papà>
<Ciao Piccola> dice
<Ciao mamma> dico
<Ciao Alex> dice lei abbracciandomi, ansi stritolandomi.
<Mamma, papà anche per voi è il momento di lasciarmi andare come quando Alex di Madagascar ha preso il volo ed è andato per la sua strada.> dice Charlie
<Ma Alex non era il primo?> chiede il padre
<Si, ma-> inizia Charlie ma la madre la interrompe <Se non sbaglio, i genitori non lo avevano tipo abbandonato?> chiede
<Si vabbè. Ma per il suo bene, quindi ora vi ho amato, vi amo e vi amerò per sempre baci amori e unicorni a tutti voi. Ciao ciao> dice abbracciandoli
<Mamma papà anche per voi è il momento di andare, non vi faccio nessun esempio perché io sono molto più normale di quelle due pazze, tranquilli andrà bene. E niente vi amo e mi dovete lasciar respirare, almeno al college> dice facendoci ridere tutti quanti.
<Vi voglio bene> dice abbracciandoli.
Dopo qualche minuto uscirono tutti e se ne andarono.
<È finita> dice Charlie buttandosi nel suo letto insieme a noi.
<Ora mettiamo un po' a posto> dico
<Ok> dicono insieme
Iniziamo a svuotare le valige, mentre ascoltiamo la musica, balliamo e parliamo.
<Smettetela di twerkare in quel modo o mi ricrederò sulla vostra vera natura > ci dice Kate , mentre io e Charlie twerkiamo un po' troppo attaccate.
Appena finiamo di mettere apposto racconto loro dell'incontro con Alex e "Mister guardami o parlami e verrai circondato dall'oscurità dell'inferno".
<Wow! Sembra simpatico Alex> dice Charlie
<A me ha incuriosito molto "Mister guardami o parlami e verrai circondato dall'oscurità dell'inferno"> dico facendole ridere
Ad un certo punto bussano alla porta e vado ad aprire.
<Ciao> dico trovandomi davanti un ragazzo abbastanza carino, con le lentiggini. I capelli color biondo cenere alto quanto me e in ottima forma, ovvero con dei bei muscoli.
<Ciao, piacere Edward James> dice sorridendomi
<Alexa Payton.> mi presento stringendogli la mano che mi ha porto prima.
<Chi è Alex?> chiede Kate comparendo dietro di me con Charlie
<Piacere Edward James. Sono del secondo anno, voi siete del primo giusto?> chiede
<Si> risponde Charlie
<Bene questi sono per voi> dice dandoci tre inviti.
<Cosa sono?> chiedo appoggiandomi allo stipite della porta.
<Inviti per la festa delle matricole. Dovrete venire mascherate, non necessariamente da qualcosa va bene anche una semplice maschera> dice grattandosi la nuca evidentemente messo a disagio da una di noi.
Seguo il suo sguardo e vedo che è puntato sulla mia piccola Katherine.
Mi sposto dall'altra parte dello stipite per lasciargli il via libera, mi diverto a mettere a disagio la gente. Sono proprio stronza, lo so.
Charlie capisce subito e iniziai a ridere sotto i baffi, mentre Kate è visibilmente a disagio.
Così, da brava sorella maggiore la aiuto, anzi, li aiuto.
<Bè penso proprio ci saremo, a una condizione > dico
Edward alza un sopracciglio e io dico <C'è da bere?> chiedo
<Ovvio. Che festa sarebbe se no?> chiede continuando a guardare Kate.
<Bene allora ci vediamo di la. Ciao> dico prendendo Kate, che ormai è un gelatino di quelli che non ti soddisfano per niente e che ti costringono a mangiare l'intera scatola che hai comparato neanche cinque minuti fa, e portandola dentro.
<Bene gelatino> dico guardando Kate
<Ti sei presa una cotta?> chiede Charlie
<Non si prende una cotta, così su due passi> dice mettendo le mani sui suoi fianchi
<Non a caso si chiama amore a prima vista> dico
<Smettetela! Avanti Lexa leggi l'invito> dice chiamandomi con quel stramaledetto soprannome e subito mi irrigidisco.
<Kate!> urla Charlie
<Scusami Alex> dice Kate
<Non importa, solo... stai più attenta ok?> dico
<Si scusa> dice
<Bè comunque...-dico guardando l'invito- dice che sarà al locale Angel and Demon, alle nove di sera dice di indossare costumi sexy-> vengo interrotta <Che cosa?> chiede Charlie ma appena vede che scherzavo mi da uno schiaffo sulla nuca <Scema> dice mentre io rido vedendo la faccia pallida di Kate <Dai smettila di fare la santarellina piccola Kate> dico mentre lei si riprende e mi fa una linguaccia.
<Ok ok la smetto- dico prendendo dalle mani di Charlie- vabbè dicevo mascherate obbligatoriamente e dice che solo le matricole saranno mascherate mentre quelli del secondo anno, terzo ecc... non lo saranno, evidentemente perché così potranno rimorchiarci molto più facilmente.> dico
<Vabbè questo è tutto quello che si deve sapere, ora, Kate tieni i biglietti e mettili da qualche parte e ricordaci di portarli altrimenti non possiamo entrare -le passo i biglietti- che ne dite di andare a fare shopping? Sono le tre abbiamo tempo per fare shopping e prepararci> dico
<Ok> dicono in coro
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Succede tutto per una ragione
RomanceAlexa Payton, un mistero. Una ragazza piena di segreti, di cui neanche lei sa l'esistenza. Bugie e segreti sono il suo pasto giornaliero. È solare, bella, intelligente, ma anche molto stronza. Con una parola è capace di farti cadere il mondo addoss...